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L-110: Un’ultima volta nella mia tuta Sokol prima di Bajkonur

Samantha Cristoforetti prova la sua tuta Sokol presso gli stabilimenti Zvezda. Credit: Gagarin Cosmonaut Training Center

Samantha Cristoforetti prova la sua tuta Sokol presso gli stabilimenti Zvezda. Credit: Gagarin Cosmonaut Training Center

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 6 agosto 2014—Il flusso di addestramento dell’equipaggio primario a Star City continua con molte attività di padronanza dei vari aspetti della missione sulla Sojuz e sul segmento russo della ISS. Ho sessioni regolari di pilotaggio manuale, sia dell’attracco che della discesa. Ho scritto quelle storie in alcune note precedenti del diario, per esempio L-357 e L-223.

Periodicamente ho delle lezioni di ripasso sui vari sistemi, che sono anche un’occasione per illustrare eventuali cambiamenti recenti. E naturalmente Terry, Anton e io passiamo un bel po’ di tempo nel simulatore Sojuz.

Ieri sono andata per l’ultima volta da Zvezda, l’azienda che fabbrica le tute Sokol, i rivestimenti dei seggiolini, tutte le tute di sopravvivenza e gli indumenti per i climi freddi e l’atterraggio in acqua. Niente è cambiato nella mia tuta Sokol da quando l’ho indossata l’ultima volta a Bajkonur, ma questo controllo finale può individuare eventuali variazioni nella corporatura di un membro dell’equipaggio. Visto che il mio peso è rimasto lo stesso, abbiamo fatto solo una verifica veloce. È stato in realtà veramente bello essere ancora nella mia tuta Sokol: visto che sono piccola, in genere a Star City ricevo tute più grandi per l’addestramento. È bello farsi ricordare le sfide di indossare e togliere una tuta che è realmente della mia taglia!

Parlando di indossare la tuta, in questo album di foto ho spiegato passo per passo come si fa.

Ora mi sto preparando a una simulazione Sojuz di sei ore: oggi nessuna abbreviazione o salto delle porzioni del profilo di volo non molto interessanti, piloteremo in realtà una timeline nominale dal lancio all’attracco.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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