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Il Grasshopper completa il 4° volo

Mentre la capsula Dragon è agganciata alla International Space Station, SpaceX continua a collezionare successi legati ai propri progetti spaziali.

Lo scorsa settimana, nel perimetro della base di McGregor in Texas, il velivolo Grasshopper, un razzo riutilizzabile progettato e realizzato per essere in grado di eseguire autonomamente atterraggi verticali, ha conseguito un nuovo record completando una nuova missione di test in cui ha raggiunto la quota di 263 piedi, corrispondenti a 80 m circa, prima di riatterrare nell’esatto punto da cui era precedentemente decollato.

Benchè si parli di un mezzo spaziale in questo caso riteniamo più corretto parlare di quota piuttosto che di altitudine, ma in ogni caso osservare questo velivolo decollare, raggiungere la quota prestabilita, fermarsi in aria per 34 secondi dopodiché iniziare una discesa controllata dal suo motore Merlin 1D che gli consente di atterrare nel medesimo punto del decollo, è ogni volta sorprendente.

Questo per il Grasshopper rappresenta il quarto di una serie di voli iniziati nel settembre 2012 con un primo balzo di 8 m.

Grasshopper è una versione modificata del primo stadio di un Falcon 9 a cui è stato aggiunto alla base una struttura a 4 gambe in acciaio dotate di ammortizzatori idraulici.

L’idea di SpaceX è quella di abilitare il primo stadio del vettore Falcon 9, una volta staccatosi dal resto del razzo, ad atterrare in piena autonomia sullo stesso luogo del decollo anzichè ammarare.

SpaceX non è ancora in grado di stabilire se tale concetto potrà essere applicato al vettore di produzione ma Elon Musk, fondatore e CEO di SpaceX, ritiene di riuscire entro l’anno a far compiere al Grasshopper il primo volo ipersonico e quindi tornare a terra.

Fonte : SpaceX

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