Site icon AstronautiNEWS

Dopo tre mesi tre astronauti cinesi rientrano a Terra

I tre astronauti, molto provati, appena usciti dalla capsula. Credit: CGTN.

Nie Haisheng, Liu Boming e Tang Hongbo sono tornati a casa. Si tratta di tre astronauti cinesi, facenti parte del primo equipaggio della nuova stazione spaziale cinese (CSS), partiti il 17 giugno scorso, sono rientrati a Terra oggi alle 07:34 CEST dopo tre mesi di permanenza continua nello spazio. Si conclude così la missione Shenzhou-12, detentrice di parecchi record, mentre un nuovo equipaggio si prepara per l’imminente partenza di Shenzhou-13.

Si è trattata in assoluto della più lunga missione spaziale con equipaggio per l’agenzia spaziale cinese, che a parte brevi soggiorni nelle capsule Shenzhou e nei precedenti laboratori spaziali, Tiangong-1 e Tiangong-2, non vantava uno storico importante nell’esplorazione spaziale con equipaggio umano, ma da qui a breve la situazione cambierà radicalmente.

La missione Shenzhou-12, infatti, era quella di collaudo della nuova stazione spaziale cinese, il primo test di abitabilità di lunga durata di un equipaggio cinese nello spazio. La stazione non è ancora del tutto operativa, anzi è nella sua fase iniziale di costruzione. Possiede al momento un unico modulo, Tianhe, inaugurato un mese prima dell’inizio della missione Shenzhou-12, ma si espanderà ulteriormente nel corso del 2022 con l’aggiunta di altri due moduli.

Il momento del touchdown con l’ultima accensione dei motori frenanti a meno di un metro dalla superficie. Credits: CGTN

Durante questi tre mesi, l’attività principale degli astronauti è stata di testare il funzionamento del modulo Tianhe e di prendere familiarità con l’ambiente spaziale, sia per quanto riguarda l’equipaggio stesso che per quel che concerne il team di gestione a Terra, anch’esso poco più che novizio nella gestione di attività spaziali di lunga durata. Non sono stati svolti esperimenti scientifici importanti: la fase scientifica inizierà dopo il termine della costruzione, presumibilmente verso la fine del 2022.

Sebbene l’esperienza spaziale del volo con equipaggio umano sia appena all’inizio, l’apporto tecnologico di base a supporto delle attività è notevolmente maggiore di quello che aveva la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) agli inizi della sua carriera e l’equipaggio ha avuto un esordio relativamente comodo, per quanto possa permettere la vita nello spazio.

Una connotazione che risalta la differente era spaziale tra la costruzione della ISS e della CSS è il controllo delle attività da Terra, molto più preciso anche nei più piccoli particolari. Il simulatore, ad esempio, che tiene conto dell’assetto della stazione e dei suoi vari componenti esterni, viene aggiornato automaticamente in tempo reale grazie ai dati ottenuti dalle telecamere fuori bordo. Perfino la posizione stessa degli astronauti e dei vari utensili di cui dispongono durante un’attività extraveicolare viene replicata fedelmente.

Video che dimostra l’efficacia del simulatore, a parte piccolissimi dettagli è difficile distinguere la registrazione e la simulazione

Nonostante ciò, la vita sulla stazione spaziale non è una vacanza in un albergo a cinque stelle. Gli astronauti hanno lavorato, e tanto, per portare avanti la costruzione del loro nuovo avamposto. Poco prima del loro arrivo, infatti, è arrivato un intero cargo spaziale di lavoro da fare, Tianzhou-2, con quasi 7 tonnellate di materiale. Erano presenti rack, frigoriferi per esperimenti scientifici, sistemi per il supporto vitale e tanta altra attrezzatura da installare all’interno del modulo dove hanno vissuto per tre mesi.

I lavori non si sono limitati agli interni, infatti gli astronauti sono stati protagonisti di due attività extraveicolari per l’installazione di alcuni dispositivi, come telecamere, sistemi di controllo termico e accessori di complemento al braccio robotico che non potevano essere installati prima del lancio del modulo.

Una tipica giornata da astronauta sulla CSS

I tre astronauti sono diventati popolari in breve tempo nei media della loro nazione, e hanno persino avuto l’onore di ricevere un grazie dal presidente Xi Jinping in persona. Sono stati parte attiva nella divulgazione mettendosi in contatto con alcune scuole e rispondendo alle domande degli studenti. La vita a bordo è sembrata scorrere come normale routine, con le classiche attività quotidiane che facciamo a Terra, solo che la loro sede lavorativa era al di fuori di questo pianeta.

Anche se le attività umane in orbita terrestre bassa non sono una novità, e in questo la ISS ci ha un po’ abituati, non dimentichiamo che stiamo vivendo un periodo storico di crescita per quanto riguarda l’accessibilità allo spazio. Gli astronauti cinesi sono stati in orbita per 92 giorni consecutivi, un record per un taikonauta: hanno letteralmente surclassato il precedente record di 33 giorni. Nie Haisheng ha raggiunto il record cinese totale di 109 giorni in orbita, considerando anche le missioni precedenti a cui ha partecipato. Un altro record stabilito durante la loro missione è stato il numero massimo di persone contemporaneamente presenti nello spazio, che ha raggiunto la cifra di 16 unità, anche se per pochi minuti, in concomitanza con il debutto della SpaceShipTwo con equipaggio completo: 6 in questa navetta, 3 nella CSS e 7 nella ISS. Si è raggiunto invece il record di 14 persone in orbita attorno alla Terra in occasione del volo di Inspiration 4, lanciata proprio il giorno prima del rientro di Shenzhou-12.

Il rientro è iniziato il 16 settembre, quando i tre astronauti si sono trasferiti dal modulo Tianhe alla navetta Shenzhou, con la quale erano arrivati a bordo. Dopo aver chiuso definitivamente il portellone, hanno effettuato una manovra per simulare un redocking, che in generale si compie quando bisogna liberare una specifica porta di attracco della stazione spaziale riparcheggiando la navetta in un’altra porta. Il distacco di Shenzhou da Tianhe è avvenuto alle 02:56 ora italiana. Il test in realtà si è limitato a una manovra di allontanamento e riavvicinamento, senza riattraccare alla stazione spaziale, ma solo testando i sensori di avvicinamento per verificare se tutto funzionasse in modo ottimale.

Dopo questo esperimento, la navetta si è allontanata dalla stazione spaziale e ha iniziato le manovre di rientro a Terra vere e proprie. A differenza delle missioni Shenzhou precedenti, l’equipaggio è rientrato nel deserto del Gobi, poco a nord est rispetto al centro di lancio Jiuqian, da dove erano partiti. Tutta la fase di rientro si è svolta senza problemi, sia per quanto riguarda la gestione tecnica del volo, sia per quanto riguarda il team di soccorso a Terra e lo stato di salute degli astronauti.

Il video in inglese con la diretta del rientro a Terra

Fonti: China Manned Space, CGTN, CCTV.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it
Exit mobile version