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La distruzione del satellite Intelsat 29E

Intelsat

Una rappresentazione artistica di Intelsat 29E - (C) Intelsat

Le indagini iniziate in seguito all’improvvisa distruzione del satellite geostazionario per telecomunicazioni Intelsat 29E, avvenuta lo scorso 7 aprile, hanno concluso che una scarica elettrostatica aggravata da un difetto di cablaggio del veicolo spaziale sono la causa principale dell’incidente costato all’azienda ben 382 milioni di dollari.

«La commissione di inchiesta ha concluso che l’anomalia è stata causata da un difetto del cablaggio in concomitanza con delle scariche elettrostatiche dovute all’attività solare o dall’impatto di un micro-meteorite», ha dichiarato Intelsat. La commissione di inchiesta, formata per indagare sulla distruzione di Intelsat 29E, include membri di Boeing, Intelsat e altri consulenti esterni.

L’azienda si è vista costretta a trasferire i clienti verso altri operatori satellitari, causando problemi alle comunicazioni marittime e aeronautiche in Nord America, Caraibi e Sud America. L’amministratore delegato Stephen Spengler ha comunicato che Intelsat farà del suo meglio per ripristinare il servizio al più presto ed evitare che simili incidenti possano accadere in futuro.

Intelsat sta organizzando il riposizionamento di alcuni dei suoi satelliti orbitanti sopra l’Africa verso il continente americano, mentre Spengler ha aperto alla possibilità a collaborare con altri operatori per migliorare i servizi attualmente offerti e anche per sostituire Intelsat 29E con nuovo modello più affidabile.

Intelsat 29E era stato lanciato il 27 gennaio 2016 a bordo di un razzo Ariane 5, dalla Guiana francese, per una missione dalla durata prevista di 15 anni. Basato sulla piattaforma Boeing 702MP, Intelsat 29E si trovava in orbita geostazionaria a 50 gradi di longitudine ovest.

Intelsat possiede altri sei satelliti derivati dal progetto Boeing 702MP nella sua flotta, e per questo motivo è stata anche condotta un’indagine specifica per accertare l’esistenza di eventuali problemi affliggenti l’intera famiglia. Al termine dei lavori Boeing ha dichiarato che c’è un rischio molto basso che un evento simile si verifichi sugli altri satelliti basati su piattaforma Boeing 702MP.

Concept art dell’Intelsat 29E – © Intelsat

Sin dall’inizio della sua vita operativa commerciale, circa tre anni fa, Intelsat 29E ha fornito servizi di distribuzione di video e dati su banda C in Sud America, e ha trasmesso segnali in banda Ku nelle Americhe, comprese le rotte aeronautiche attraverso l’Atlantico settentrionale, dove proprio grazie ai suoi servizi i passeggeri hanno potuto vedere la televisione in diretta e utilizzare Internet. Intelsat 29E è stato il primo della nuova generazione di satelliti Intelsat, la serie “Epic”, in grado di trasmettere più dati rispetto ai precedenti modelli.

Un portavoce di Boeing ha dichiarato che l’azienda utilizzerà le informazioni apprese dal fallimento di Intelsat 29E nella costruzione di altri satelliti. Un nuovo satellite costruito da Boeing, con il nome di Amos 17 (di proprietà dell’israeliana Spacecom Ltd.), è partito a bordo di un Falcon 9, da Cape Canaveral, lo scorso 6 agosto.

Fonte: Intelsat, SpaceFlightNow

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