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La NASA ordina a SpaceX una seconda missione abitata verso l’ISS

Una rappresentazione artistica di una capsula Crew Dragon mentre effettua il docking con l'International Space Station. (C) SpaceX

Lo scorso 29 luglio l’agenzia spaziale statunitense ha formalizzato alla compagnia di Elon Musk l’ordinativo per una seconda missione abitata post-certificazione verso l’International Space Station.

L’ordine di una seconda missione per la rotazione degli equipaggi alla SpaceX, unitamente alle due già ordinate alla Boeing assicureranno un accesso affidabile alla Stazione Spaziale con capsule e vettori americani.” Ha dischiarato Kathy Lueders, manager del Commercial Crew Program della NASA. “Questi sistemi permetteranno di effettuare le rotazioni degli equipaggi oltre a fungere da scialuppe di salvataggio per periodi fino a sette mesi.”

Questo è il quarto ed ultimo ordine garantito da parte della NASA relativamente ai contratti Commercial Crew Transportation Capability (CCtCap). La Boeing ha ricevuto i suoi ordini nel Maggio e nel Dicembre del 2015, mentre il primo ordine per l’azienda di Hawthorne è arrivato nel Novembre sempre dello scorso anno. Ogni contratto include un minimo di due ed un massimo di sei potenziali missioni.

Se da un lato entrambe le compagnie hanno già iniziato a pianificare, a costruire e a testare l’hardware necessario, dall’altro l’agenzia spaziale americana si riserverà alla fine di scegliere quale delle due company svolgerà la prima missione post-certificazione.

Stiamo facendo grandi progressi con il Crew Dragon, con il completamento della qualificazione del nostro adattatore per il docking e dei test iniziali di accettazione della sezione pressurizzata.” Ha spiegato Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX e Chief Operating Officer (Direttore Generale). “Apprezziamo la fiducia che la NASA ha riposto nella SpaceX con l’ordinativo di un’altra missione abitata e non vediamo l’ora di far volare astronauti dal suolo americano il prossimo anno.”

SpaceX sta costruendo quattro Crew Dragon presso gli stabilimenti di Hawthorne, due per i test di qualificazione e due destinati a voli di test previsti per il prossimo anno. La compagnia californiana sta inoltre procedendo con le modifiche al Launch Pad 39A del Kennedy Space Center in Florida, il quale diventerà il punto di partenza delle sue missioni abitate verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Secondo quanto riferito da Julie Robinson, chief scientist dell’International Space Station per la NASA, con l’entrata in servizio dei veicoli di Boeing e SpaceX sarà possibile aggiungere un settimo membro agli equipaggi dell’ISS e ciò incrementerà in maniera significativa l’ammontare di crew time dedicato alla ricerca.

Il Commercial Crew Program della NASA gestisce i contratti CCtCap ed è a stretto contatto con ciascuna compagnia per assicurare che i progetti dei sistemi di trasporto commerciale e le missioni post-certificazione possano incontrare i requisiti di sicurezza dell’agenzia. Le attività che seguono le assegnazioni delle missioni includono una serie di revisioni ed approvazioni ad esse correlate, che si svolgeranno fino al momento del lancio.

Una missione commerciale standard con equipaggio potrà trasportare fino a quattro astronauti e circa 100 kg di carico pressurizzato e potrà restare sulla Stazione per un periodo fino a 210 giorni, rendendosi inoltre disponibile come scialuppa di salvataggio.

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