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L-131: Di nuovo in piscina per l’addestramento alle passeggiate spaziali

Samantha Cristoforetti in una simulazione di EVA al NBL per la sostituzione del Latching End Effector del braccio robotico della ISS. Credit: NASA

Samantha Cristoforetti in una simulazione di EVA al NBL per la sostituzione del Latching End Effector del braccio robotico della ISS. Credit: NASA

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Johnson Space Center (Houston, USA), 16 luglio 2014—Scusate per la lunga interruzione nel diario, ma è stata una settimana di addestramento davvero intensa qui al Johnson Space Center!

Nell’ultima nota del diario vi ho parlato dell’imminente sessione nella camera a vuoto, così, prima di tutto, se vi state chiedendo come è andata… beh, ieri abbiamo dovuto interrompere la sessione a pressione da alta quota a causa di un problema tecnico, quindi l’attività dovrà essere riprogrammata. Presto vi dirò di più!

Ma oggi lasciatemi raccontarvi la giornata di addestramento di venerdì scorso al Neutral Buoyancy Laboratory [laboratorio di galleggiamento neutro—N.d.T.], la piscina gigante in cui facciamo pratica sott’acqua con le passeggiate spaziali. Con il veterano delle passeggiate spaziali Randy Bresnick ho provato una LEE R&R. LEE è il Latching End Effector [attuatore di aggancio all’estremità—N.d.T.], il componente all’estremità del braccio robotico che cattura un perno di presa, per esempio su un veicolo cargo, e stabilisce una connessione rigida con esso. Per qualche foto vedete questa vecchia nota del diario.

R&R sta per Remove and Replace [rimozione e sostituzione—N.d.T.]: rimuovere un’unità guasta, installare un ricambio. Così, l’obiettivo di venerdì scorso è stato fare pratica nel rimuovere un LEE guasto dal braccio robotico e sostituirlo con il POA—si tratta di un attuatore all’estremità che è identico a quelli alle estremità del braccio, ma è invece situato sul Mobile Transporter [trasportatore mobile—N.d.T.] e viene usato per stivare temporaneamente grandi attrezzature, se hanno un perno di presa.

Ci sono alcune situazioni in cui questo scambio avrebbe senso, perché un attuatore all’estremità potrebbe essere usurato in modo tale da non poter catturare affidabilmente un veicolo in visita, ma potrebbe ancora lavorare bene come un POA per lo stivaggio temporaneo.

Foto: la rimozione di uno dei sei bulloni che collegano il POA (o piuttosto il mockup del NBL) al suo punto di installazione sul Mobile Transporter. (Credit: NASA)

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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