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CST-100 la capsula secondo Boeing

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Con il contributo di 18 milioni di dollari vinto dalla NASA nell’ambito dei contratti CCDev di supporto all’industria privata nell’esplorazione umana spaziale, Boeing sta realizzando la propria capsula per la fornitura di servizi da e verso la ISS e più in generale per la vendita di servizi ad altre figure, come ad esempio alla Bigelow Aerospace per il supporto alle proprie stazioni orbitali.

La capsula progettata da Boeing, ridenominata CST-100, ha già raggiunto il 50-60% delle milestones programmate sino ad ora e quasi tutte con puntualità se non in anticipo.
La forma e le proporzioni sono quelle “classiche” di Apollo o Orion e la dimensione è intermedia fra le due citate con la possibilità però di trasportare fino a 7 persone essendo studiata per supporto a missioni in LEO e di breve permanenza in volo isolato.
Il lancio della capsula avverrà dalla Florida ma non è ancora stato definito quale dei vettori di ULA verrà individuato e in quale configurazione.
La scelta avverrà in un secondo momento in quanto la capsula è studiata per potersi adattare a vari tipi di lanciatore, proprio come avviene per i satelliti commerciali, e la disponibilità di vettori con le caratteristiche richieste è piuttosto ampia.
L’obiettivo è il lancio per il 2016 ma la capsula potrebbe essere disponibile con anticipo se fosse necessario colmare il gap con la chiusura del programma Shuttle.

Come detto la capsula è destinata a supportare inoltre la futura attività commerciale della Bigelow una volta messe in orbita le stazioni “gonfiabili” progettate dalla Società di Las Vegas.

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