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ESA riceve il più alto budget triennale mai approvato

Credits: ESA - S. Corvaja

I rappresentanti dei 23 Stati membri dell’Agenzia spaziale europea (ESA), degli Stati associati e di quelli con accordi di cooperazione, hanno recentemente disposto il finanziamento di 22,1 miliardi di euro per il prossimo triennio, il più alto mai approvato nella storia cinquantennale dell’Agenzia.

Il finanziamento è stato ufficializzato al termine del consueto Consiglio a livello Ministeriale (CM), che si è svolto a Brema, in Germania, il 26 e 27 novembre 2025. La riunione dell’organo decisionale dell’ESA si tiene ogni tre anni per delineare il proprio programma operativo.
L’incremento netto rispetto all’ultimo CM del 2022 è stato del 32% (il 17% se si tiene conto dell’inflazione).

L’Italia, con 3,5 miliardi di euro e un incremento del 13%, si conferma il terzo contributore dopo Germania (5 miliardi) e Francia (3,6 miliardi) e, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle politiche spaziali Adolfo Urso, presiederà le attività del consiglio fino al prossimo CM 2028 che si terrà nel nostro paese.

Il budget per il prossimo triennio suddiviso per settori. Crediti: ESA

Con 4,4 miliardi di euro, Space Transportation è il settore che riceve il finanziamento più alto, un dato indicativo che evidenzia la necessità di realizzare a breve termine un sistema di lancio riutilizzabile europeo. Infatti ben 900 milioni sono destinati al programma European Launcher Challenge per finanziare le cinque aziende selezionate: Isar Aerospace, MaiaSpace, Orbex, PLD Space e Rocket Factory Augsburg.

I programmi scientifici ricevono 3,7 miliardi e tra di essi spiccano le missioni LISA, NewAthena e la missione verso Encelado, la luna di Saturno che sotto la superficie ghiacciata ha un oceano caldo che potrebbe ospitare forme di vita.

Il ministro Urso, il DG Aschbacher, il ministro tedesco Dorothee Bär e la moderatrice dell’ESA Anne-Sophie Bradelle. Credits: ESA/ S. Corvaja

L’osservazione della Terra riceve 3,4 miliardi, mentre l’esplorazione umana e robotica, che include il supporto alla Stazione Spaziale Internazionale, la collaborazione con il programma NASA Artemis, il rover marziano ExoMars Rosalind Franklin, la missione Mars Sample Return e il lander lunare Argonaut, ottiene 2,9 miliardi, il 20% in meno di quanto richiesto ma comunque superiori ai 2,7 del 2022.
In particolare riguardo al programma Artemis, che l’amministrazione Trump ha deciso di terminare dopo la sesta missione (Artemis 6), il modulo di servizio europeo (ESM – European Service Module) della capsula Orion, verrà probabilmente riconvertito in un veicolo cargo multifunzionale. Restando nell’ambito della Luna, proseguirà come da accordi con NASA la realizzazione dei moduli per il Lunar Gateway, nonostante sia concreta l’eventualità di una chiusura anticipata. Invece l’Earth Return Orbiter della missione Mars Sample Return, anch’essa vittima dei tagli dell’amministrazione statunitense, verrà trasformato in un orbiter marziano per rilevazioni geologiche e atmosferiche.

Durante la conferenza stampa che ha concluso il meeting, il direttore generale ESA, Josef Aschbacher ha inoltre annunciato che tre astronauti europei prenderanno parte a missioni lunari, il primo sarà tedesco mentre i restanti due saranno un francese e un italiano e probabilmente, a differenza del primo che rimarrà in orbita, scenderanno sulla superficie durante le rispettive missioni.

Fonte: ESA

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