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L’USAF Firma tre accordi per i servizi di lancio

USAF Logo (C) USAF

Lo scorso 10 ottobre l’U.S. Air Force ha reso noto di aver assegnato tre Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV) Launch Service Agreements alle aziende Blue Origin (per lo sviluppo del New Glenn Launch System), Northrop Grumman Innovation Systems (per lo sviluppo dell’OmegA Launch System) e United Launch Alliance (per lo sviluppo del Vulcan Centaur Launch System).

I Launch Service Agreements faciliteranno la prototipazione dei tre sistemi di lancio nazionali agevolando cosi la futura selezione competitiva dei due fornitori di servizi di lancio per la National Security, che avverrà non prima dell’anno fiscale 2020.

L’obiettivo di queste partnership fra il settore pubblico e quello privato è quello di soddisfare le leggi federali assicurando agli Stati Uniti l’accesso allo spazio, con almeno due fornitori di servizi di lancio domestici e senza doversi affidare a sistemi propulsivi provenienti da paesi non alleati.

“Il nostro programma di lancio è un ottimo esempio di quanto intelligentemente e quanto velocemente si stia evolvendo l’Air Force,” ha spiegato il Segretario dell’Air Force Heather Wilson. “Stiamo sfruttando al meglio le autorità concesseci dal Congresso e non dovremo più fare affidamento al propulsore russo RD-180.”

Infatti, con il mandato ricevuto dal Congresso, l’USAF riuscirà a rendersi indipendente dai sistemi propulsivi stranieri e a sopravvivere al ritiro del razzo Delta IV. Inoltre essa ha sviluppato una strategia di acquisizione per accelerare il soddisfacimento dei requisiti relativi ai lanci per la sicurezza nazionale.

“Lo sfruttamento dei sistemi di lancio commerciali nazionali oltre ad essere un buon affare per l’USAF, rivitalizza l’industria spaziale privata stessa creando quindi un ritorno anche per i contribuenti.” Ha concluso Wilson.

A partire dal 2003, il programma EELV ha lanciato con successo 72 missioni per la sicurezza nazionale, utilizzando i vettori Atlas V e Delta IV.

Il Capo dell’Air Force, Gen. David L. Goldfein ha ribadito che fin dagli albori del programma spaziale, l’USAF è stata leader mondiale per i lanci spaziali, ed ora che lo spazio è diventato un terreno molto conteso e che gli avversari sviluppano delle nuove capacità per contrastare il vantaggio statunitense, l’Air Force sta ampliando le sue capacità in modo tale da preservare la propria supremazia.

Mentre le aziende sviluppano i prototipi, l’Air Force continuerà a mantenere alto il livello della competizione assegnando contratti commerciali di lancio a quegli operatori che dimostrano la capacità di progettare, produrre, qualificare e gestire sistemi di lancio supportando inoltre le missioni per i lanci orbitali di satelliti per la sicurezza nazionale.

L’USAF ha assegnato gli accordi Launch Service Agreements e Oter Transaction (OT) in ottemperanza ai protocolli dell’autorità per la transazione di progetti prototipo (OTA). Gli accordi OT sono delle disposizioni di acquisizione non tradizionali che permettono agli investimenti condivisi di incoraggiare l’innovazione e promuovere la maturazione delle singole capacità. L’impiego dei protocolli OTA è consistente con le linee guida della National Space Transportation Policy per “coltivare l’innovazione tecnologica accresciuta e l’imprenditoria nel settore del trasporto spaziale statunitense tramite l’utilizzo di incentivi come gli accordi di acquisizione non tradizionali, la competizione ed i premi.”

I premi degli appalti verranno aggiudicati tramite lo Space and Missile Center (SMC) dell’Air Force Space Command, situato presso la Los Angeles Air Force Base, California. L’SMC è il centro di eccellenza per l’acquisizione e lo sviluppo di sistemi spaziali militari. Il suo portfolio comprende il Global Positioning System, le comunicazioni militari satellitari i satelliti meteorologici per la difesa, i sistemi di lancio, i network per il controllo dei satelliti, i sistemi spaziali ad infrarosso e le Space Situational Awareness Capabilities.

Fonte: USAF

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