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L-351: Quando gli amici arrivano a sollevarvi

Samantha Cristoforetti si addestra al sollevamento dall'elicottero di soccorso. Fonte: Gagarin Cosmonaut Training Center

Samantha Cristoforetti si addestra al sollevamento dall'elicottero di soccorso. Fonte: Gagarin Cosmonaut Training Center

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 9 dicembre 2013—Oggi un inizio di settimana umido per Terry e me. Questa mattina come primo corso ci siamo diretti all’Hydrolab, dove abbiamo provato le operazioni che dovremmo eseguire per agganciarci in sicurezza nel caso dovessimo essere sollevati con il verricello dagli elicotteri di soccorso.

In tuta Forel, pronta per il sollevamento. Fonte: Gagarin Cosmonaut Training Center

Nel vostro normale giorno di atterraggio, naturalmente, gli elicotteri semplicemente atterrano accanto al modulo di discesa e il personale di soccorso aiuta l’equipaggio a uscire. Tuttavia, ci potrebbero essere situazioni (e ci sono state in passato) in cui gli elicotteri non possono atterrare. E di sicuro potrebbero verificarsi ammaraggi in acqua, specialmente nel caso di un’avaria al razzo nella parte finale della corsa di 8 minuti verso l’orbita, quando il modulo di discesa finirebbe nel Pacifico.

Inizia il sollevamento. Fonte: Gagarin Cosmonaut Training Center

Terry e io abbiamo avuto l’opportunità di fare pratica sia nella Sokol, la nostra normale tuta pressurizzata, sia nella tuta asciutta Forel, che è parte del nostro equipaggiamento di sopravvivenza. Abbiamo avuto una gru invece del vero elicottero, che rende le cose un po’ più facili. Ma in passato abbiamo entrambi fatto esperienza di reali sollevamenti dall’elicottero come parte del nostro addestramento da piloti militari.

Preparazione al sollevamento in tuta Sokol. Fonte: Gagarin Cosmonaut Training Center

Con tutte le operazioni che conducono al soccorso con l’elicottero—entrare nella Forel, uscire dal modulo di discesa, usare l’equipaggiamento di segnalazione e altri dispositivi di sopravvivenza—abbiamo fatto pratica l’estate scorsa. Potete vedere alcune foto qui.

Oh, e l’Hydrolab è naturalmente riservato in genere all’addestramento alle passeggiate spaziali. Ecco alcune foto di quello, se ve le siete perse.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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