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Ambiziosa missione solare per NASA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Il progetto, denominato Solar Probe Plus, dovrebbe concretizzarsi entro il 2018, e si propone di arrivare piu’ vicino che mai alla nostra stella, penetrando l’atmosfera solare a una distanza di soli 6,4 milioni di km dalla superficie.
La missione ha due scopi principali: scoprire perche’ l’atmosfera esterna del sole e’ cosi’ tanto piu’ calda che non la superficie (con un rapporto di circa 200 a uno), e cosa fornisca impulso ai venti solari, due quesiti che tormentano da decenni gli scienziati.

Nell’avvicinarsi al sole, la sonda, delle dimensioni di una utilitara, dovra’ sopportare temperature di oltre 1700 gradi celsius, e intense vampe radioattive. Per proteggere gli strumenti e’ stato concepito un nuovo tipo di scudo termico, a base di carbonio e compositi.

Nel 2009 la NASA chiese alla comunita’ scientifica di proporre aree di indagine per la missione; ne sono state designate 5 che si spartiranno i 180 milioni di $ destinati alle analisi preliminari, alla progettazione, allo sviluppo ed ai tests.

Le 5 proposte selezionate sono:

– il conteggio delle particelle piu’ abbondanti nel vento solare (elettroni, protoni ed atomi di elio), e misura delle loro proprieta’, inclusa la cattura diretta di alcune particelle per un’analisi.
– un telescopio che offra immagini 3D della corona solare, dei venti solari e dei loro effetti sulla sonda. Questo esame visivo completera’ le indagini effettuate sul plasma.
– misura diretta dei campi elettromagnetici, delle emissioni radio e delle onde d’urto che si muovono attraverso il plasma atmosferico solare. L’esperimento sara’ anche in grado di individuare particelle di polvere che dovessero urtare l’antenna del vascello, generando una “firma” di potenziale elettrico.
– analisi delle particelle che vengono accelerate ad alte energie nell’atmosfera solare
– un ultima sezione di analisi sara’ riservata ad una valutazione complessiva dei risultati scientifici della missione, ed alla loro diffusione.

Per la prima volta, l’uomo potra’ “toccare, annusare, assaggiare” il sole.

Fonte: NASA

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