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JAXA ha presentato ufficialmente al Ministero della Scienza Giapponese il piano per Mars Moon eXploration

Una rappresentazione artistica della sonda MMX (C) JAXA.

Nessuna agenzia spaziale ha fino a oggi inviato una sonda su una luna marziana, il Giappone mira a raggiungere questo primato entro il 2024.

Forti dell’esperienza di aver inviato per due volte con successo una sonda su un asteroide distante, i funzionari di JAXA (Japan Aerospace eXploration Agency) hanno presentato ufficialmente un piano al Ministero della Scienza Giapponese il 19 febbraio. La proposta riguarda la già nota sonda MMX (acronimo di Mars Moons eXploration) capace tra le altre cose, del rilascio di un lander su Fobos con lo scopo di raccogliere circa 10 grammi di campioni di rocce e sabbia.

Per questo scopo verrà utilizzata una tecnologia simile a quella installata sulla sonda Hayabusa 2, che ha consentito a JAXA di prelevare i campioni dall’asteroide Ryugu nel 2019. Il ritorno di questo preziosissimo carico sulla Terra è previsto per la fine di quest’anno.

Con questa proposta ufficiale, il progetto MMX entra a tutti gli effetti nella fase concreta di sviluppo.

Le collaborazioni per altri strumenti scientifici a bordo

Credit immagine: JAXA

La raccolta di campioni sarà sicuramente la parte più emozionante da seguire, ma ovviamente ci saranno diversi strumenti a bordo della missione. Per questi, JAXA si è avvalsa della esperienza di diverse agenzie spaziali. Vediamo quali:

Inoltre il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR) e il Centro Nazionale Francese per gli Studi Spaziali (CNES) aiuteranno JAXA a sviluppare e costruire un piccolo rover dotato di telecamere, un radiometro e uno spettrometro Raman per l’esplorazione sulla superficie della “piccola” luna.

La collaborazione di JAXA con DLR offre anche l’opportunità di condurre dei test sulle strumentazioni ed i componenti utilizzando la torre di caduta di Brema in Germania, una torre che, grazie al rilascio di carichi da un altezza di 120 metri, offre agli scienziati 4,74 secondi di microgravità. Un ottimo modo per testare le apparecchiature che dovranno affrontare anche questa condizione durante il loro viaggio.

Il tutto volerà su un razzo giapponese di nuova generazione

Un Vettore H-3 di nuova concezione (primo volo previsto per questo modello di razzo è entro il 2020) verrà utilizzato per lanciare la nuova sonda nel settembre 2024. Se il progetto procede come previsto, la sonda entrerà nell’orbita marziana nell’estate dell’anno successivo.

Una rappresentazione artistica del vettore giapponese H3 (Credit immagine: JAXA)

Il piano prevede uno studio in orbita di Fobos per tre anni e nel contempo tentare almeno un atterraggio per raccogliere campioni della superficie, per poi intraprendere il viaggio di ritorno verso la Terra del prezioso carico nel settembre 2029.

Perché la scelta è caduta su Fobos

La Japan Aerospace Exploration Agency, stando al piano ufficiale presentato, punta per questa fase direttamente su Fobos la più grande delle due lune di Marte.

Fobos ha un diametro di circa 23 chilometri e la gravità sulla luna è circa un millesimo di quella che troviamo sulla Terra. Il basso livello di gravità è simile a quello degli asteroidi a cui entrambe le sonde Hayabusa sono state inviate in passato. Proprio queste caratteristiche hanno convinto i funzionari JAXA che la tecnologia utilizzata in tali sonde potrebbe essere adattata per questo ennesimo ambizioso progetto.

La luna marziana Fobos. Credit: NASA

Il progetto Mars Moon eXploration aveva anche posto sul tavolo delle ipotesi l’opportunità di inviare una sonda sulla luna più piccola di Marte, Deimos che ha un diametro di circa 12 km.

Ma Fobos è stato indicato come bersaglio della sonda per la sua maggiore vicinanza a Marte, il che aumenterebbe la probabilità di trovare particelle che hanno provenienza diretta dal pianeta rosso. La scelta è stata dettata anche dalla maggiore disponibilità di dati sui possibili siti di atterraggio, a seguito delle numerose osservazioni fatte in passato.

Rispetto a Deimos, andare su Fobos però implica un maggior bisogno di carburante per il completamento della missione. Ovviamente il ritorno in termini scientifici di questa missione aumenta la sua importanza in un’ottica di esplorazione umana di Marte, cosa di cui in questi ultimi anni si sta parlando molto. La missione MMX potrebbe quindi fornire preziose informazioni per la causa.

Il costo totale dello sviluppo sarà di 46,4 miliardi di yen (circa 385 milioni di euro), quasi il doppio dei 28,9 miliardi di yen spesi per il progetto della sonda Hayabusa 2.

Curiosità

È possibile realizzare la propria sonda MMX con i famosi mattoncini da costruzione grazie a questi progetti rilasciati direttamente da JAXA:

Fonte notizia: JAXA; Asahi News

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