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L’India testa con successo il mini shuttle RLV-TD

Il Reusable Launch Vehicle – Technology Demonstrator è stato lanciato oggi, dalla Satish Dhawan Space Center di Sriharikota sulla costa est indiana, a bordo di un razzo sonda HS-9, per un volo suborbitale di 13 minuti conclusosi con l’ammaraggio nel Golfo del Bengala.
Il veicolo, che non ha propulsione propria, è lungo 6,5 m pesa 1,5 t e nel design, doppio impennaggio di coda ed ali a delta, assomiglia molto all’X-37B dell’USAF.

Il momento del lancio, avvunuto alle 01.30 GMT.

In circa 90 secondi il razzo monostadio a propllente solido ha portato l’RLV-TD ad una velocità di oltre cinque volte quella del suono e, dopo l’avvenuta separazione, il mini shuttle ha proseguito la parabola fino ad un’altitudine massima di 65 km.
Con il classico assetto a muso in alto è iniziato quindi il rientro in atmosfera, per validare la capacità di resistenza dello scudo termico, la capacità di controllo dell’assetto e di guida.

Credit NDTV.com

Il veicolo, dopo aver simulato le manovre di avvicinamento ed atterraggio, è quindi ammarato a 450 km dalla base di lancio ed è andato perso in quanto nessuna operazione di recupero era prevista.
Il rientro in mare è ad ora l’unica soluzione possibile, in quanto l’RLV-TD necessiterebbe di una pista di atterraggio di almeno 5 km, che l’India attualmente non possiede.

La missione di oggi, denominata HEX-1 (Hypersonic Flight Experiment) è la prima di una serie in cui, in maniera graduale, verranno aggiunte e testate nuove caratteristiche e capacità, tra cui l’atterraggio su pista, il volo orbitale ed eventualmente un propulsore Scramjet.

L’RLV-TD è un dimostratore tecnologico, sviluppato dall’agenzia spaziale indiana ISRO nel corso degli ultimi 8 anni, per testare tecnologie chiave quali il volo ipersonico, rientro atmosferico ed atterraggio autonomo.

Progetto indiano di un lanciatore a due stadi riutilizzabile.

Nei prossimi anni l’esperienza acquisita servirà alla realizzazione di un veicolo automatico riutilizzabile TSTO (Two Stage To Orbit), progettato per abbassare i costi rispetto ad un lanciatore tradizionale a perdere.
L’ISRO ha reso noto che, se tutti i test saranno positivi e lo sviluppo continuerà secondo le previsioni, tale lanciatore diverrà operativo non prima di 15 anni.

Fonte e foto credit, ISRO

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