Site icon AstronautiNEWS

Le sonde ARTEMIS raggiungono la luna

Nasa annuncia che entrambe le sonde ARTEMIS (Acceleration, Reconnection, Turbulence and Electrodynamics of the Moon’s Interaction with the Sun) hanno completato il loro avvicinamento  alla Luna. Il viaggio è durato circa 18 mesi, con il primo dei due veicoli che ha raggiunto l’orbita lunare il 27 giugno, seguito dal secondo il 17 luglio. In precedenza le sonde stazionavano presso i punti lagangiani, per studiare il magnetismo ed il modo in cui il vento solare (che è un plasma) investe ed aggira la Luna in due flussi, per poi ricongiungersi dall’altro lato del nostro satellite.
La nuova posizione delle sonde consente osservazioni da una distanza inferiore ai 160 chilometri, una volta per orbita. Per i prossimi 7-10 anni gli scienziati potranno raccogliere dati sulla struttura interna della Luna.
Il trasferimento delle due ARTEMIS è stato effettuato con un dispendio minimo di carburante, ma proprio per questo ha richesto una traiettoria molto complicata, e numerosi passaggi intesi a sfruttare la forza gravitazionale sia della Luna che della Terra.
Le due sonde in questione appartenevano ad una flotta di 5 veicoli spaziali nell’ambito della missione THEMIS (Time History of Events and Macroscale Interactions during Substorms) lanciata nel 2007. Le 3 ARTEMIS rimaste nei pressi della Terra proseguono la loro missione originale, studiando le cosiddette “sub-tempeste”, eventi atmosferici visibili nell’emisfero nord che provocano improvvisi aumenti della intensità delle aurore boreali. Lo scopo dell’indagine è migliorare la protezione per i satelliti commerciali e gli esseri umani che in orbita si trovano ad essere esposti alla radiazione particellare spaziale.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it
Exit mobile version