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NASA prolunga la missione Messenger

L’ente spaziale americano ha annunciato che estenderà di un anno l’operatività della sonda in orbita intorno a Mercurio, una missione che avrebbe dovuto concludersi il prossimo 17 marzo.

La notizia è stata data lo scorso 9 novembre durante il 24mo meeting dello Science Team di Messenger, in corso ad Annapolis.

La missione in corso ha già consentito di rivoluzionare molte delle conoscenze sul piccolo pianeta, ed il prolungamento promette di svelare nuovi misteri: la sonda trascorrerà più tempo in prossimità della superficie, gli obiettivi scientifici saranno più vasti, le osservazioni dirette più mirate. Altro motivo di interesse è l’approssimarsi del picco di attività solare del ciclo in corso: come Mercurio saprà adattarsi al mutamento ambientale è oggetto di grande curiosità.

Sono 6 le domande cui Messenger è chiamata a dare risposta:

1) Qual è l’origine delle sostanze volatili presenti sulla superficie di Mercurio?
2) Fino a quando, nella storia del pianeta, si è avuto un vulcanismo attivo?
3) Com’è cambiata nel tempo la topografia mercuriana?
4) Qual è l’origine delle zone che presentano una densità esosferica maggiore?
5) Qual è l’impatto del ciclo solare sull’esosfera mecuriana e sui trasferimenti di sostanze volatili?
6) Cosa genera gli elettroni energetici di Mercurio?

Tutti questi importanti quesiti sono relativamente recenti, e sono stati sollevati proprio nel corso della fase iniziale della missione. È la speranza di tutti gli scienziati che il prolungamento delle attività consenta di trovare risposta ad almeno alcuni di essi.

fonte: NASA

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