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Il Canada costruirà il Canadarm3 per il Lunar Gateway

Il logo ufficiale del Canadarm3. Credit: Canadian Space Agency

Sarà il Canadarm3 il contributo principale dell’agenzia spaziale canadese all’esplorazione lunare. Lo scorso 26 giugno l’onorevole Navdeep Bains, Ministro dell’innovazione del governo canadese, ha infatti annunciato l’intenzione di firmare un contratto con la MacDonald, Dettwiler and Associates Inc. (MDA) di Brampton, Ontario, per la costruzione del nuovo braccio robotico.

Questo sistema robotico intelligente rappresenterà il contributo canadese per il Lunar Gateway, nell’ambito del programma Artemis, e sarà una pietra angolare del programma spaziale nazionale pluriennale Exploration, Imagination, Innovation: A New Space Strategy for Canada. Lo sviluppo del Canadarm3 amplierà e rafforzerà la leadership della nazione nordamericana nella robotica spaziale, oltre a farne crescere l’economia, a sviluppare professioni future, e a far aumentare l’interesse dei giovani canadesi negli studi e nelle carriere legate alle discipline STEM.

Il Canadarm3 sarà composto da un braccio robotico di nuova generazione, da un altro braccio più piccolo e da un set di utensili specializzati. Utilizzando sistemi avanzati di visione autonoma, software allo stato dell’arte e gli ultimi progressi nel campo dell’intelligenza artificiale, questo sistema avrà un grado di autonomia molto elevato e potrà eseguire i propri compiti senza bisogno di intervento umano.

Con la sua esperienza ultra quarantennale con programmi robotici spaziali, come il Canadarm impiegato sugli Space Shuttle, il Canadarm2 e il manipolatore Dextre, attualmente in uso sulla Stazione Spaziale Internazionale, MDA è senza dubbio al centro di un ecosistema di organizzazioni di piccole e medie dimensioni, sparse in tutta la nazione canadese. Per lo sviluppo del nuovo braccio robotico si prevede il coinvolgimento di centinaia di imprese in sinergia con MDA, oltre a enti di ricerca e a operatori nel campo delle tecnologie emergenti. Lo sviluppo del Canadarm3 prevederà l’applicazione delle procedure Industrial and Technological Benefits (ITB) Policy, che assicureranno la partecipazione della più ampia gamma di fornitori canadesi oltre a motivare gli investimenti chiave nel settore industriale spaziale nazionale.

Va ricordato che nel 2019 il Canada è stata la prima nazione a unirsi al programma statunitense del Lunar Gateway, ovvero la nuova impresa esplorativa internazionale basata sull’eredità della Stazione Spaziale Internazionale, volta a riportare l’uomo sulla Luna e a mandare, per la prima volta nella storia, degli esseri umani nello spazio profondo.

Una rappresentazione artistica del Canadarm3 montato all’esterno del Lunar Gateway. Credits: Canadian Space Agency, NASA

Un breve riassunto

Il Canadarm3

La terza evoluzione del Canadarm è composta da un grosso braccio lungo 8,5 metri, da un secondo braccio più piccolo e più agile, e da un set di accessori rimovibili. I suoi compiti principali saranno quelli di manutenere, riparare e ispezionare il Gateway, di catturare i veicoli in arrivo, di rilocare i moduli dell’avamposto lunare, di coadiuvare gli astronauti durante le attività extraveicolari e di sostenere le attività scientifiche sia in orbita lunare sia, indirettamente, sulla superficie selenica. Oltre a essere in grado di lavorare autonomamente, il sistema può anche essere comandato dai controllori in Canada e dall’equipaggio del Gateway durante le EVA.

Il braccio più piccolo del Canadarm3 sarà equipaggiato con un sistema in grado di trasferire del materiale di importanza critica fra l’interno e l’esterno della stazione spaziale lunare. Esso potrà inoltre essere d’aiuto per le riparazioni del braccio maggiore nello spazio, se necessario. Ciò significa che, grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale e del controllo autonomo, il Canadarm3 sarà in grado di automanutenersi nello spazio, sostituendo le proprie parti difettose e mantenendosi sempre pronto a svolgere i suoi compiti.

Ciascuna delle estremità dei due bracci del Canadarm3 sarà in grado di attaccarsi al Gateway grazie a delle interfacce appositamente progettate e situate sulle superfici esterne del Gateway stesso, proprio come i Latching End Effector del Canadarm2. Come già avviene per quest’ultimo sulla Stazione Spaziale, le estremità del braccio robotico del Gateway potranno inserirsi in un’interfaccia in grado di fornire energia e connessioni per la trasmissione di dati e immagini. Queste interfacce permetteranno ai due bracci di lavorare assieme per completare i lavori assegnati, e di poter riporre gli accessori quando non più in uso, spostandosi come un bruco.

Fonte: CSA

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