Cygnus lascia l’ISS dopo uno storico reboost

La capsula Cygnus catturata dal braccio Canadarm 2. Credit: NASA

La capsula logistica Cygnus OA-9 si è staccata dall’International Space Station ed è stata rilasciata nello spazio dal braccio robotico dell’ISS la scorsa domenica 15 luglio alle 14:37 italiane. La sua missione terminerà il 30 luglio con il rientro distruttivo sull’Oceano Pacifico.

Non è tuttavia una missione di routine quella che sta per concludersi per il veicolo della Orbital ATK, infatti alle 22:25 italiane del 10 luglio la Cygnus ha effettuato un reboost dell’ISS. La manovra sperimentale è avvenuta quindi tramite l’accensione del suo motore principale, che è durata 50 secondi ed ha innalzato la quota di volo del complesso spaziale di circa 90 metri.

Si è trattata della prima volta in cui un veicolo commerciale compie il reboost della stazione spaziale.

Il 24 maggio 2018 la Cygnus CRS-9 “S.S. J.R. Thompson” viene catturata dal braccio robotico dell’ISS. ©Northrop Grumman Corporation.

La manovra di reboost per l’ISS si rende necessaria circa ogni due mesi a causa della pur sottilissima atmosfera presente alla sua quota di volo, che letteralmente “frena” il suo cammino generando un drag atmosferico e facendola scendere di quota.

Solitamente tale manovra viene compiuta dai vari veicoli che di volta in volta si agganciano ad essa per portare rifornimenti ed astronauti, come le capsule russe Sojuz e Progress ed il veicolo automatico europeo ATV, che ormai ha concluso le sue missioni.

Anche il modulo russo Zvezda, tramite i suoi propulsori è in grado di effettuare la manovra, ma si preferisce evitarne l’utilizzo per preservarne le scorte di propellente.

L’idea di un reboost da parte della Cygnus è venuta ai dirigenti della Northrop Grumman sul finire dello scorso anno, e fin da subito la NASA si è mostrata interessata a questa opzione. Tuttavia gli ingegneri dell’ente spaziale americano hanno dovuto valutare il suo potenziale impatto sulle strutture portanti dell’ISS mentre la Cygnus è agganciata al boccaporto di Nadir del Node-1.

Dopo l’analisi dei dati del test raccolti dagli ingegneri della NASA e della Northrop Grumman, verrà deciso se anche durante la prossima missione della Cygnus, prevista per la fine di quest’anno, si effettuerà un altro test di reboost.

Il 16 luglio la Cygnus ha azionato ancora il suo propulsore per raggiungere la quota orbitale di 480 km per effettuare il rilascio di sei CubeSat. Quattro CubeSats si uniranno alla costellazione di satelliti meteorologici commerciali per il tracking della navigazione marittima e per i rilievi meteorologici; i restanti due satelliti, AeroCube 12A e 12B realizzati dalla Aerospace Corporation testeranno dei nuovi star tracker e dei pannelli solari ad alta efficienza.

L’external deployer della NanoRacks installato sulla Cygnus. ©NanoRacks

Fonti: nasaspaceflight.com; northropgrumman.com; nanoracks.com

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Commenti

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)

2 Risposte

  1. Adriano Del Bianco ha detto:

    L’astronautica e’ sempre molto affascinante

  2. Pasquale Boffa ha detto:

    Mi piace molto interessante.