Pad Abort Test per il prototipo della capsula manned indiana

L’Indian Space Research Organisation (ISRO) ha testato con successo il sistema di rimozione ed allontanamento rapido dalla rampa di lancio della futura capsula con equipaggio, nel caso capitasse un’emergenza con il vettore carico di propellenti prima del lancio.

Credit, https://twitter.com/writetake

Il test è avvenuto lo scorso 5 luglio alle 7 del mattino ora locale, presso lo Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota sulla costa est dell’India, un’ottantina di km a nord di Chennai.
Il prototipo della capsula, del peso di 12,6 t, è stato portato ad una quota di 2,7 km grazie all’azione combinata di diversi propulsori a propellente solido, presenti sia sul corpo della capsula stessa che sulla classica torre di emergenza LAS (Launch Abort System).
Dopo una parabola di 259 secondi, stabilizzata dai paracadute pilota e definitivamente rallentata da due paracadute primari, la capsula è ammarata nelle acque del Golfo del Bengala a quasi 3 km di distanza dalla base di lancio.
Un piccolo brivido si è avuto solo a pochi secondi dall’ammaraggio quando inaspettatamente è avvenuto il rilascio prematuro dei paracadute, il che ha causato una breve caduta libera della capsula in mare. Nessuna notizia è stata rilasciata a riguardo.

Nonostante l’inconveniente il test è stato dichiarato un successo, l’accelerazione a cui è stata sottoposta la capsula non ha superato i limiti previsti, oltre 300 sensori hanno monitorato e registrato ogni fase del volo e 3 navi appositamente equipaggiate hanno quindi provveduto al recupero del prototipo.
L’ISRO, annunciando la riuscita del test, ha comunicato che a questo ne seguiranno altri per qualificare il sistema di emergenza, che solitamente prevede anche un “Ascent Abort Test”, in cui la capsula viene separata ed allontanata dal vettore durante le prime fasi di volo.

Il video integrale del test.

Ricordiamo che il 18 dicembre 2014 l’ISRO aveva testato contemporaneamente la capsula CARE (Crew Module Atmospheric Re-entry Experiment) ed il vettore GSLV Mk III, recuperando la capsula dopo un volo suborbitale di 19 minuti con un apogeo di 126 km di altitudine ed una velocità massima raggiunta di oltre 5 km/s.

Fonte e foto credit, ISRO.

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Commenti

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.

Una risposta

  1. RT83_Ita ha detto:

    Video inguardabile… ormai siamo abituati a SpaceX. Fatevi un favore ISRO, assumente qualcuno che almeno riesca a filmare decentemente 🙂