ISS Weekly Status Report – 28.2017

ISS, Shuttle, Sojuz e ATV. Credits: NASA

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

20 settembre

Marrow
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S ha raccolto campioni del proprio respiro e dell’atmosfera della ISS per soddisfare i requisiti dell’esperimento Marrow. Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

Combustion Integrated Rack (CIR) Configuration for Advanced Combustion via Microgravity Experiments (ACME)
L’equipaggio ha configurato il CIR Optics Bench che verrà utilizzato dall’indagine ACME. A causa della gran quantità di strumenti richiesta da questa installazione, per completare la configurazione saranno necessari due giorni di lavoro. L’indagine ACME è un insieme di cinque esperimenti indipendenti sulla combustione di fiamme gassose da condurre nel CIR. L’obiettivo primario di ACME è quello di migliorare l’efficienza del combustibile e ridurre la produzione di sostanze inquinanti. Il suo obiettivo secondario è quello di migliorare la prevenzione degli incendi sui veicoli spaziali attraverso una ricerca innovativa incentrata sull’infiammabilità dei materiali.

Sarcolab-3
Con l’assistenza di un membro dell’equipaggio russo, un astronauta USOS ha utilizzato la sedia Muscle Atrophy Research & Exercise System (MARES) posta nel modulo Columbus e, dopo aver collegato gli elettrodi alla gamba, ha effettuato le scansioni ad ultrasuoni della gamba destra nel corso di un esercizio fisico. I dati raccolti da questo esperimento verranno confrontati con i rilevi pre e post di volo per valutare l’impatto della perdita del tono muscolare indotto dalla microgravità. Lo studio denominato Myotendinous and Neuromuscular Adaptation to Long-term Spaceflight (Sarcolab) indaga l’adattamento ed il deterioramento del soleo (muscolo del polpaccio) nel punto di congiunzione al tendine di Achille. I campioni di fibra muscolare vengono prelevati dai membri dell’equipaggio prima e dopo il volo per essere analizzati e per individuare le variazioni delle proprietà strutturali e chimiche. Per aiutare l’analisi su come l’esposizione alla microgravità influenzi lo sviluppo muscolare, vengono utilizzati MRI, test ad ultrasuoni e stimolazione con elettrodi.

Multi-Omics-Mouse Consolidation
L’indagine Multi-Omics si è conclusa con successo la scorsa settimana. L’equipaggio ha completato i compiti di consolidamento dell’infrastruttura ed ha ripristinato la configurazione principale del CBEF.

EVA Preparation
In preparazione della prossima attività extraveicolare, l’equipaggio ha effettuato una sessione di addestramento sull’Enhanced Caution and Warning System (EWCS), dopodiché ha avviato la ricarica delle batterie delle EMU.

S-Band String 2 Troubleshooting
Ieri i Ground team, per ripristinare i collegamenti audio, hanno traslato i servizi S-Band dalla String 1 alla String 2. Il 6 agosto 2017, la String 2 S-Band/UHF Audio Interface (AUAI)-1P aveva iniziato a mostrare un funzionamento intermittente a causa del guasto dell’AUAI Passive Built-In Test (PBIT). Le trasmissioni audio Space to Ground (S/G) dei canali 1 e 2 si erano interrotte. La funzionalità è stata recuperata trasferendo i servizi alla S-band String 1. Si prevede di lasciare attiva la String 2 fino alla prossima EVA USOS di ottobre.

 

21 settembre

Sarcolab-3
Dopo aver completato con successo tre giorni di esercizi con i sensori collegati alla caviglia, oggi i soggetti USOS e russi hanno condotto il protocollo Sarcolab-3 con i sensori collegati al ginocchio. I dati raccolti da questo esperimento verranno confrontati con i rilevi pre e post di volo per valutare l’impatto della perdita del tono muscolare indotto dalla microgravità. Lo studio denominato Myotendinous and Neuromuscular Adaptation to Long-term Spaceflight (Sarcolab) indaga l’adattamento ed il deterioramento del soleo (muscolo del polpaccio) nel punto di congiunzione al tendine di Achille. I campioni di fibra muscolare vengono prelevati dai membri dell’equipaggio prima e dopo il volo per essere analizzati e per individuare le variazioni delle proprietà strutturali e chimiche. Per aiutare l’analisi su come l’esposizione alla microgravità influenzi lo sviluppo muscolare, vengono utilizzati MRI, test ad ultrasuoni e stimolazione con elettrodi.

Payload On-Orbit Still Shots for Utilization and Maintenance (POSSUM) Payload Photo
L’equipaggio, per documentare i nuovi layout dei rack, ha scattato alcune fotografie dei payload presenti nell’US Lab, nel JEM Pressurized Module (JPM) ed all’interno del modulo Columbus.

Fine Motor Skills (FMS)
Un membro dell’equipaggio ha completato una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. Questo test viene effettuato ogni 5 giorni durante i primi tre mesi a bordo della ISS, mentre la periodicità viene portata ad una volta ogni 14 giorni per i periodi successivi. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Tropical Cyclone Maria
L’equipaggio ha predisposto e configurato le telecamere per catturare immagini e video dell’uragano Maria. Questa indagine ha come scopo la cattura di immagini di cicloni tropicali e di uragani classificati in categoria 3 o superiore nella scala Saffir-Simpson. Viene utilizzato un metodo pseudo-stereoscopico per determinare le altezze delle nubi che sono vicine al centro (occhio) di un ciclone, tracciando con precisione la posizione ed il moto di tali nubi rispetto alla Terra. Le immagini fotografiche saranno utilizzate per dimostrare che la pseudo-spettroscopia può essere utilizzata per misurare, con sufficiente precisione, l’altitudine delle nubi, e che tale caratteristica, combinata con altri dati di telerilevamento, potrà offrire una accurata descrizione dell’intensità di un uragano o di un ciclone.

Marrow
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S ha raccolto campioni del proprio respiro e dell’atmosfera della ISS per soddisfare i requisiti dell’esperimento Marrow. Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

Rodent Research 9 (RR-9)
Oggi l’equipaggio ha effettuato un inventario degli strumenti dell’esperimento Rodent Research-9. Settimana scorsa gli animali sono stati inviati a Terra con il cargo Dragon della missione SpaceX-12. L’esperimento RR-9 ha studiato come la microgravità colpisce i sistemi immunitari, i muscoli e le ossa dei roditori nel corso di una missione a lungo temine a bordo della ISS. I topi sono rimasti in orbita per circa 30 giorni, dopodiché, una volta a Terra, verranno studiati dagli scienziati per osservare gli effetti della microgravità sui loro tessuti, tra cui il cervello, i muscoli, il cuore, le articolazioni, gli occhi ed il sistema immunitario.

Multi-Omics-Mouse Closeout
L’equipaggio ha concluso le attività Multi-Omics con la rimozione delle Mouse Habitat Unit dal CBEF (Cell Biology Experiment Facility), la pulizia del rack ed il ripristino dei cablaggi video tra la Video Compression and Recording Unit 2 (VRU2) ed il CBEF.

Manufacturing Device (MD) Operations
L’equipaggio ha sostituito il vassoio di alimentazione del Manufacturing Device (MD), l’estrusore ed il vassoio di stampa. Il Manufacturing Device-Additive Manufacturing Facility (AMF) consente la produzione di componenti 3D sulla ISS per conto della NASA e per scopi commerciali. Manufacturing Device è costituito dall’Additive Manufacturing Facility (AMF), un impianto di produzione permanente installato sulla ISS. AMF è in grado di produrre pezzi on-demand. AMF permette la riparazione immediata di componenti essenziali della ISS, essendo in grado di produrre pezzi più grandi, di più elevata complessità e di più grande precisione rispetto a quanto prodotto fino ad oggi sulla ISS.

N3 Aft Port Intermodule Ventilation (IMV) Fan Inlet Cleaning
L’equipaggio ha pulito le griglie di ingresso dell’N3 Aft Port Intermodule Ventilation (IMV) per rimuovere alcuni detriti – Foreign Object Debris.

Simplified Aid for EVA Rescue (SAFER) Training
In preparazione delle prossime EVA previste per il mese di ottobre, due membri dell’equipaggio USOS hanno effettuato una sessione di addestramento in modalità Virtual Reality (VR) per simulare l’utilizzo di SAFER in una situazione di emergenza. Nel corso della prima sessione sono stati rilevati alcuni problemi di configurazione che non hanno permesso la conclusione della sessione di addestramento. Entrambe le sessioni odierne sono state rinviate.
[NDT : Il Simplified Aid For EVA Rescue (SAFER) è un piccolo sistema propulsivo, indossato come uno zaino (jet pack) dagli astronauti impegnati in una attività extraveicolare, da utilizzare solo in caso di emergenza. SAFER, in caso di interruzione del contatto fisico che collega in sicurezza un astronauta alla ISS, permetterebbe il ritorno in volo libero. Indossato al di fuori della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), SAFER ed è stato indossato la prima volta durante le passeggiate spaziali delle missioni Shuttle. Ad oggi, fortunatamente, non sono mai state osservate situazioni reali di utilizzo di SAFER. SAFER è una versione semplificata della Manned Maneuvering Unit (MMU).]

Advance Resistive Exercise Device (ARED) Upper Rack Cable Kinked
Oggi l’equipaggio ha segnalato un nuovo attorcigliamento del cavo dell’ARED Upper Rack. Dopo aver osservato l’assenza di danni, il cavo è stato raddrizzato e successivamente fotografato per poter documentarne lo stato agli specialisti a Terra. Questo è il secondo attorcigliamento che avviene questa settimana. A bordo della ISS ci sono cavi di scorta, nel caso ne venisse decisa la sostituzione.

 

22 settembre

Marrow
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 52S ha raccolto campioni del proprio respiro e dell’atmosfera della ISS per soddisfare i requisiti dell’esperimento Marrow. Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

Sarcolab-3
Un soggetto USOS ha condotto il protocollo Sarcolab-3 con i sensori collegati al ginocchio. L’attività di oggi conclude la sessione durata cinque giorni consecutivi in cui tre membri dell’equipaggio hanno condotto una serie di esercizi con i sensori collegati prima alla caviglia e successivamente al ginocchio. I dati raccolti da questo esperimento verranno confrontati con i rilevi pre e post di volo per valutare l’impatto della perdita del tono muscolare indotto dalla microgravità. Lo studio denominato Myotendinous and Neuromuscular Adaptation to Long-term Spaceflight (Sarcolab) indaga l’adattamento ed il deterioramento del soleo (muscolo del polpaccio) nel punto di congiunzione al tendine di Achille. I campioni di fibra muscolare vengono prelevati dai membri dell’equipaggio prima e dopo il volo per essere analizzati e per individuare le variazioni delle proprietà strutturali e chimiche. Per aiutare l’analisi su come l’esposizione alla microgravità influenzi lo sviluppo muscolare, vengono utilizzati MRI, test ad ultrasuoni e stimolazione con elettrodi.

Human Research Program (HRP) Collections (Biochemical Profile, Repository)
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 52S ha raccolto campioni di sangue a supporto degli esperimenti Biochemical Profile e Repository. I campioni raccolti saranno elaborati dalla Refrigerated Centrifuge prima di essere stivati nel Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI).

– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.

Advanced NanoStep
L’equipaggio ha completato tutte le attività che precedono l’installazione della Advanced NanoStep cartridge all’interno della Solution Crystallization Observation Facility (SCOF). L’esperimento Advanced NanoStep dell’Agenzia Spaziale giapponese (JAXA) indaga la relazione tra i meccanismi di incorporazione delle impurità e la qualità dei cristalli proteici ottenuti. In questa missione viene osservata con l’interferometro di Michelson la crescita delle proteine ​​cristalline dei cristalli di isomeri glicemici in presenza di diverse impurità e con il microscopio confocale la morfologia della superficie dei cristalli.

Electrostatic Levitation Furnace (ELF) Chamber Cap Removal and Cartridge Installation
L’equipaggio ha rimosso il tappo di protezione della fotocamera di ELF, dopodiché ha installato una nuova cartuccia campione. L’ELF è un impianto sperimentale progettato per far levitare/fondere/solidificare i materiali con tecniche di lavorazione senza contenitore utilizzando il metodo elettrostatico di levitazione.
[NDT : Probabilmente in tanti abbiamo visto in TV le immagini di astronauti che giocano con gocce d’acqua che galleggiano nell’aria. Un forno a levitazione è uno strumento il cui funzionamento è concettualmente simile a quella della goccia d’acqua fluttuante. L’Electrostatic Levitation Furnaces è un payload scientifico, in cui una varietà di materiali può essere elaborata senza crogiolo, sfruttando l’ambiente in microgravità presente sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Perché i materiali devono levitare durante gli esperimenti? Quando, ad esempio, fondiamo il vetro sulla Terra, una miscela di materie prime è messa in un contenitore denominato “crogiolo”, e l’intero crogiolo viene riscaldato per fondere i materiali in esso contenuti. Successivamente i materiali fusi vengono raffreddati per la solidificazione. Nel processo di fusione ad alta temperatura avviene una reazione chimica tra i materiali allo stato liquido ed il crogiolo, ciò comporta che le impurità dal contenitore vengono introdotte nella materia prima. Per evitare la contaminazione da parte del crogiolo, dobbiamo semplicemente smettere di utilizzarlo, cioè, le materie prime devono essere riscaldate in levitazione. Questo è un metodo di trattamento unico che è facilmente realizzabile in un ambiente a gravità zero o microgravità. Si potrebbe pensare che sia facile far levitare materiali nello spazio perché non c’è gravità. Tuttavia, si riscontrano vari problemi durante gli esperimenti attuali. In teoria un oggetto posto a gravità zero, se non è sottoposto ad alcuna forza, non dovrebbe spostarsi, bensì galleggiare rimanendo fermo nella sua posizione. In realtà esso subisce una forza dovuta alla gravità residua che, anche nello spazio, grava sui movimenti degli astronauti, sull’attracco di una navetta spaziale alla ISS, etc. Se la posizione dell’oggetto non è controllata correttamente, l’oggetto verrà spostato da queste forze, e gli esperimenti, inevitabilmente, falliranno. Sono state sviluppate varie tecnologie per controllare con successo la posizione di un campione sottoposto ad esperimenti. La levitazione di oggetti con la forza elettrostatica, come suggerisce il nome, permette di far levitare gli oggetti con la sola forza elettrostatica. In questo metodo, le forze di Coulomb che interagiscono tra il campione e gli elettrodi circostanti possono essere attivamente controllate per mantenere la posizione del campione. Pertanto, l’ELF controlla il materiale rilevandone la posizione tramite un sensore che invia un segnale agli elettrodi superiore e inferiore. Ciò significa che quando il materiale si sposta a destra, viene inviato rapidamente un segnale di posizione agli elettrodi in modo che possano controllare la forza elettrostatica per spostare il materiale verso sinistra. Questo metodo consente inoltre di spostare il materiale e fissarlo in una qualunque posizione desiderata, inoltre è anche possibile far ruotare il materiale stesso. Il materiale in levitazione può essere riscaldato mediante irradiazione con laser controllabili separatamente. I processi di fusione e recristallizzazione del materiale possono essere osservati usando un termometro a radiazione e le telecamere CCD, che vengono posizionate attorno al materiale. L’ELF è situato nel JEM Multipurpose Small Payload Rack (MSPR) in Kibo.]

Fluids Integrated Rack (FIR) Light Microscopy Module (LMM) Cable Re-clock
La scorsa settimana, durante la sostituzione della LMM Control Box, l’equipaggio aveva lasciato scollegati due cavi a causa di interferenze fisiche tra la copertura ed i cavi di alimentazione e dati adiacenti. Oggi l’equipaggio è riuscito a risolvere il problema, terminando l’attività di cablaggio interrotta settimana scorsa. LMM consente la ricerca dei fenomeni microscopici in microgravità, con la capacità di acquisire ed inviare immagini e video digitali ad elevati livelli di ingrandimento. Il modo in cui la materia è organizzata e si muove a livello microscopico incide profondamente il mondo macroscopico, ed una comprensione di tali processi aiuterà gli scienziati e gli ingegneri a costruire materiali e macchine più efficienti, sia per gli ambienti terrestri che per quelli spaziali.

Device for the study of Critical Liquids and Crystallization (DECLIC) Hose Reseat
L’equipaggio ha scollegato e ricollegato i tubi flessibili per cercare di risolvere il problema del circuito di raffreddamento del DECLIC Directional Solidification Insert (DSI). DECLIC è una struttura multiutente utilizzata per studiare i “transparent media” e le loro transizioni in microgravità. La porzione DSI della struttura DECLIC studierà una serie di esperimenti sul comportamento dei “transparent media” che in microgravità congelano come se fossero metalli. L’inserto DSI verrà installato prima della seconda esecuzione delle tre previste per gli esperimenti DECLIC.

RED Camera Calibration
L’equipaggio ha creato il file di calibrazione per la RED Dragon Camera a supporto dell’esperimento Earth Imagery from ISS. Earth Imagery from ISS fornirà una serie di video che mostreranno la Terra osservata dallo spazio. Questi video saranno acquisiti con le telecamere ad altissima risoluzione (6K) della Stazione Spaziale Internazionale e successivamente distribuiti gratuitamente al pubblico.

 

25 settembre

Human Research Program (HRP) Collections (Biochemical Profile, Repository)
Nel corso del fine settimana, un membro dell’equipaggio della Sojuz 52S, giunto al traguardo del Flight Day 15 (FD15), ha raccolto alcuni campioni di urina a supporto degli esperimenti Biochem Profile e Repository. I campioni di urina sono stati stivati nel Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI), mentre i campioni di sangue verranno prelevati domani.

– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.

Lighting Effects
Un membro dell’equipaggio della Sojuz 52S ha effettuato un Visual Performance Test nel proprio Crew Quarter (CQ) dove, dopo aver impostato l’illuminazione secondo quanto prescritto, ha spento tutte le altre sorgenti luminose ed ha eseguito un Numerical Verification Test ed un Color Discrimination Test. Martedì sono state effettuare rilevazioni all’interno del modulo Columbus, mentre oggi due membri dell’equipaggio hanno completato una batteria di test cognitivi effettuati con l’ausilio di un computer portatile. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Miniature Exercise Device (MED-2) Exercise Evaluation
I membri dell’equipaggio della Sojuz 51S, dopo aver indossato i body marker e posizionato le videocamere, hanno effettuato gli esercizi fisici con lo strumento MED-2. Vivere in microgravità implica una riduzione del tono muscolare ed un indebolimento, una decalcificazione, delle ossa degli equipaggi, per questo motivo gli astronauti in orbita spendono notevoli quantità di tempo in esercizi fisici con attrezzature ginniche che sono grandi ed ingombranti. MED-2 mira a dimostrare che attrezzature più piccole di dimensioni e massa possono fornire un supporto adeguato alle sessioni di allenamento dell’equipaggio.

Combustion Integrated Rack (CIR) Gas Chromatograph (GC) Installation
L’equipaggio ha installato il Gas Chromatograph (GC) a supporto delle operazioni ACME che vedranno l’utilizzo del CIR. Nel corso dell’installazione, l’equipaggio ha pulito e risolto una piccola perdita osservata fuoriuscire da un serbatoio di elio. Benché non compresa nell’attuale pacchetto di interventi legati all’installazione del Gas Chromatograph (GC), l’equipaggio ha verificato la connessione di un cavo sospettato di essere la causa dei problemi della Image Processing and Storage Unit (IPSU). Dopo aver segnalato l’apparente assenza di problemi, all’equipaggio è stato chiesto di scollegare e ricollegare il connettore, prima di inviare alcune foto a Terra per una valutazione. Il CIR è utilizzato per effettuare esperimenti sul processo di combustione in microgravità. Il CIR è un’infrastruttura di semplice e facile riconfigurazione che permette di effettuare esperimenti e ricerche sulla combustione in microgravità.

Fine Motor Skills (FMS)
Un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S, giunto al traguardo del Flight Day 60 (FD60), ha completato una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. Questo test viene effettuato ogni 5 giorni durante i primi tre mesi a bordo della ISS, mentre la periodicità viene portata ad una volta ogni 14 giorni per i periodi successivi. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Sally Ride Earth Knowledge Acquired by Middle School Students (EarthKAM) Node 2 Setup and Activation
L’equipaggio ha predisposto l’apparecchiatura Sally Ride EarthKam ed un computer portatile di fronte ad una finestra del Node 2, avviando una nuova sessione di acquisizione video della durata di 7 giorni. Sally Ride EarthKam è un programma di educazione della NASA che permette a circa 20.000 studenti provenienti da 247 scuole di 28 paesi di fotografare ed esaminare la Terra dal punto di vista di un equipaggio in orbita. Tramite internet, gli studenti controllano una speciale macchina fotografica digitale montata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ciò consente loro di fotografare prospettive del pianeta Terra dallo spazio.

MagVector
Poiché la chiavetta USB, normalmente utilizzata per la registrazione dei dati di ciascuna sessione dell’esperimento, si è rotta, l’equipaggio ne ha dovuta recuperare una nuova, per questo motivo la 14° sessione MagVector è stata avviata più tardi del solito. Magvector indaga qualitativamente l’interazione tra un campo magnetico in movimento ed un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

EVA preparations
Oggi l’equipaggio ha ispezionato i tiranti ed ha modificato il livello di serraggio del Ballscrew Lubrication Tool (BLT). Queste sono attività preparatorie per le prossime 3 EVA di ottobre; sostituzione e lubrificazione dei SSRMS LERR e la sostituzione delle due telecamere esterne.

 

26 settembre

Marrow
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S, giunto al traguardo del Flight Day 60 (FD60), ha raccolto campioni del proprio respiro e dell’atmosfera della ISS per soddisfare i requisiti dell’esperimento Marrow. Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

BioLab Glovebox Health Check
Oggi l’equipaggio ha sostituito i guanti del BioLab Glovebox ed ha eseguito i controlli periodici verificando la tenuta delle guarnizioni, lo stato dei sensori del ventilatore, dei sensori di pressione, di temperatura ed umidità relativa. Il BioLab è un impianto di ricerca multiuso installato nel modulo Columbus. Viene utilizzato per eseguire esperimenti di biologia spaziale su microrganismi, cellule, colture tissutali, piccole piante e piccoli invertebrati. BioLab consente lo studio degli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali sugli organismi biologici.

Circadian Rhythms
Oggi, un membro dell’equipaggio ha configurato ed indossato l’Actiwatch ed il Thermolab per dare il via ad una sessione di monitoraggio della durata di 36 ore per l’indagine Circadian Rhythms. L’esperimento esamina il ruolo dei ritmi circadiani (le reazioni del corpo umano nel ciclo di 24 ore di luce-buio) durante i voli spaziali di lunga durata, per capire come tali ritmi influenzino i cambiamenti nella composizione e nella regolazione della temperatura corporea in concomitanza di una ridotta attività fisica, il tutto in presenza della microgravità e dell’ambiente controllato artificialmente presente a bordo della ISS.

Human Research Program (HRP) Collections (Biochemical Profile, Repository)
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 52S, giunto al traguardo del Flight Day 15 (FD15), ha raccolto campioni di sangue urina a supporto degli esperimenti Biochemical Profile e Repository. I campioni di sangue saranno elaborati dalla Refrigerated Centrifuge prima di essere stivati nel Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI).

– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.

Lighting Effects Meter Readings
L’equipaggio ha configurato il misuratore dell’intensità dell’illuminazione, dopodiché ha effettuato alcune rilevazioni. Lo studio Lighting Effects studia l’impatto arrecato della sostituzione delle “vecchie” lampade fluorescenti con le nuove a diodi allo stato solido (LED) ad intensità e colore regolabili. Si desidera determinare se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani, il sonno e le prestazioni cognitive dell’equipaggio.

European Modular Cultivation System (EMCS) Gas Valve Open
L’equipaggio ha aperto manualmente le valvole dell’EMCS, 24 ore prima dell’avvio dell’esperimento EMCS. L’European Modular Cultivation System (EMCS) è un impianto di sperimentazione dell’ESA dedicato allo studio della biologia delle piante in ambienti a gravità ridotta. EMCS sostiene la coltivazione, la stimolazione ed il funzionamento assistito di esperimenti biologici in condizioni controllate (ad esempio temperatura, composizione atmosferica, approvvigionamento idrico, illuminazione e gestione della gravità).

VEG-03
L’equipaggio ha completato l’addestramento relativo all’installazione di Root Mat e Plant Pillows, dopodiché ha stabilito gli intervalli di intervento prima di riempire i Root Mat a sostegno dell’esperimento VEG-03. Veg-03 è un follow-up dell’esperimento Veg-01 volto alla validazione della struttura Veggie, che ha già dimostrato in passato di poter far crescere piante in microgravità. Gli organismi, dai batteri alle singole cellule, dalle piante agli esseri umani, crescono e si sviluppano in modo diverso nello spazio rispetto a quanto osservato a Terra. Le future missioni spaziali richiederanno un certo grado di autonomia nell’approvigionamento del cibo poiché verra chiesto all’equipaggio di coltivare il proprio cibo. Capire come le piante rispondono alla microgravità è un passo importante verso tale obiettivo. Veg-03 utilizza l’impianto di crescita Veggie per coltivare sulla ISS un tipo di cavolo, lattuga e mizuna. I campioni raccolti in orbita verranno inviati a Terra per le analisi.

Extra Vehicular Activity (EVA) preparations
Oggi l’equipaggio ha ripassato l’elenco delle attività che dovranno essere effettuate nel corso della prossima EVA, ha configurato gli strumenti, ha verificato l’indossabilità delle EVA Mobility Unit (EMU) e controllato la funzionalità del Simplified Aid for EVA Rescue (SAFER). Gli obiettivi della prossima EVA saranno la sostituzione dello Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) Latching End Effector (LEE), la lubrificazione dei LEE e la sostituzione di due telecamere esterne.

 

27 settembre

Radiation Dosimetry Inside ISS-Neutron (RaDI-N)
L’equipaggio USOS ha ricevuto da un membro dell’equipaggio russo 8 rilevatori Bubble Space da distribuire in vari moduli della ISS. L’obiettivo dell’esperimento Radi-N2 della Canadian Space Agency (CSA) è quello di caratterizzare la radiazione di neutroni sulla ISS. I risultati di questa indagine saranno utilizzati per definire i rischi per la salute dei membri dell’equipaggio della ISS e per sviluppare misure di protezione avanzate per i voli spaziali del futuro.

At Home in Space Questionnaire and Photo
L’equipaggio ha risposto questa mattina alle domande di un questionario dell’esperimento “At Home in Space” ed ha scattato alcune fotografie per documentare come si vive a bordo della ISS. Il questionario della Canadian Space Agency (CSA) valuta la cultura, i valori e l’adattamento psicosociale degli astronauti che vivono e lavorano in uno spazio condiviso da equipaggi multinazionali impegnati in missioni di lunga durata. Si ipotizza che gli astronauti possano sviluppare una cultura dello spazio condiviso, una strategia adattativa per la gestione delle differenze culturali che hanno a che fare con l’ambiente confinato ed isolato della navicella spaziale. At Home in Space indaga le differenze individuali e culturali, il funzionamento della famiglia, i valori, la gestione dello stress e la crescita esperienziale.

Japanese Experiment Module (JEM) Camera Robot
L’equipaggio ha configurato il JEM Camera Robot ed effettuato alcune riprese video prima di fornire assistenza agli specialisti a Terra per la quarta sessione di verifica. Questo dispositivo è una fotocamera in volo libero in grado di inviare a Terra video e fotografie in tempo reale. Questo strumento permetterà di ridurre sensibilmente l’apporto umano alle riprese in tempo reale effettuate sulla ISS, risolvendo anche il problema di coprire le zone cieche non coperte dalle inquadrature delle videocamere del JEM.

Veggie-01 Installation
L’equipaggio ha assemblato l’infrastruttura Veggie prima di installarla all’interno dell’EXPRESS Rack. Il Vegetable Production System (Veggie) è una sorta di serra in miniatura in grado di produrre e far crescere verdure, come ad esempio l’insalata, per fornire all’equipaggio una fonte di cibo fresco, nutriente e sicuro, nonché un mezzo per il relax e la ricreazione. Veggie è in grado di fornire alle piante in crescita l’illuminazione e la distribuzione delle sostanze nutritive, ma sfrutta l’ambiente della ISS in cui è installata per il controllo della temperatura e per l’assorbimento della CO2.

Human Research Program (HRP) Collections (Biochemical Profile, Repository)
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S, giunto al traguardo del Flight Day 60 (FD60), ha raccolto campioni di urina a supporto degli esperimenti Biochemical Profile e Repository. I campioni sono stati successivamente stivati nel Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI).

– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.

Marrow
Oggi un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S ha raccolto campioni del proprio respiro e dell’atmosfera della ISS per soddisfare i requisiti dell’esperimento Marrow. Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

Extra Vehicular Activity (EVA) preparations
Oggi l’equipaggio ha ripassato le procedure della prossima attività extraveicolare, ha condotto una videoconferenza con gli EVA Specialist, ha preparato il Contingency Water Container (CWC) e configurato gli strumenti che verranno utilizzati. Gli obiettivi della prossima EVA comprendono la sostituzione dello Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) Latching End Effector (LEE), la lubrificazione dei LEE e la sostituzione di due telecamere esterne.

ISS Reboost
Oggi, i Ground teams hanno richiesto un innalzamento dell’orbita della ISS che verrà eseguita con l’accensione dei propulsori della Progress (67P). Questo reboost creerà le condizioni ottimali per l’arrivo del cargo Progress 68P, con un avvicinamento basato su due orbite, il cui arrivo è in programma per il 12 ottobre. A breve verranno richiesti tre ulteriori reboost; il prossimo permetterà di impostare un’orbita adeguata per la partenza della Sojuz 51S (14/12/2017) e per l’arrivo della Sojuz 53S (17/12/2017), il secondo reboost è in programma per il 2 novembre, mentre il terzo verrà effettuato il 22 novembre.

 

28 settembre

MagVector
L’equipaggio ha completato le attività di configurazione ed ha avviato la sessione MagVector #14 che durerà 7 giorni. Magvector indaga qualitativamente l’interazione tra un campo magnetico in movimento ed un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

At Home in Space Questionnaire and Photo
L’equipaggio ha scattato questa mattina alcune fotografie per l’indagine “At Home in Space”. Questo esperimento della Canadian Space Agency (CSA) valuta la cultura, i valori e l’adattamento psicosociale degli astronauti che vivono e lavorano in uno spazio condiviso da equipaggi multinazionali impegnati in missioni di lunga durata. Si ipotizza che gli astronauti possano sviluppare una cultura dello spazio condiviso, una strategia adattativa per la gestione delle differenze culturali che hanno a che fare con l’ambiente confinato ed isolato della navicella spaziale. At Home in Space indaga le differenze individuali e culturali, il funzionamento della famiglia, i valori, la gestione dello stress e la crescita esperienziale.

Circadian Rhythms
Un membro dell’equipaggio della Sojuz 51S ha rimosso e stivato l’equipaggiamento Double Sensors e la Thermolab Unit al termine della sessione Circadian Rhytms iniziata martedì scorso e durata 36 ore. L’esperimento Circadian Rhythms esamina il ruolo dei ritmi circadiani (le reazioni del corpo umano nel ciclo di 24 ore di luce-buio) durante i voli spaziali di lunga durata, per capire come tali ritmi influenzino i cambiamenti nella composizione e nella regolazione della temperatura corporea in concomitanza di una ridotta attività fisica, il tutto in presenza della microgravità e dell’ambiente controllato artificialmente presente a bordo della ISS.

Two Phase Flow
L’equipaggio ha predisposto e configurato il computer portatile dell’esperimento Two Phase Flow nel Multi-Purpose Small Payload Rack (MSPR).
[NDT: Normalmente, il meccanismo dell’ebollizione rimuove il calore trasformando il liquido in vapore, mentre il processo contrario trasforma il vapore in liquido per mezzo di un processo di condensazione o raffreddamento. Nello spazio, la velocità e la modalità di trasferimento del calore è diversa da quanto avviene sulla Terra, poiché il comportamento dei liquidi e del vapore in microgravità sono drasticamente diversi da quanto osservato sulla Terra. Questa ricerca desidera creare un database con i valori dell’efficienza di trasferimento di calore dei liquidi nello spazio che potrà essere utilizzato nella progettazione di sistemi di gestione termica ad alte prestazioni per le future piattaforme spaziali.]

Japanese Experiment Module (JEM) Camera Robot
A seguito delle verifiche effettuate ieri, oggi l’equipaggio ha sostituito il cavo per consentire agli specialisti a Terra di eseguire l’aggiornamento software. Questo dispositivo è una fotocamera in volo libero in grado di inviare a Terra video e fotografie in tempo reale. Questo strumento permetterà di ridurre sensibilmente l’apporto umano alle riprese in tempo reale effettuate sulla ISS, risolvendo anche il problema di coprire le zone cieche non coperte dalle inquadrature delle videocamere del JEM.

Meteor Hard Disk Drive and Antivirus Update
L’equipaggio ha sostituito il disco rigido ed ha aggiornato l’antivirus del portatile Meteor posto all’interno della Window Observational Research Facility (WORF). Il payload Meteor è uno strumento per l’analisi dello spettro visibile con lo scopo primario di osservare meteore nell’orbita terrestre. L’indagine Meteor consiste nell’acquisizione di video ed immagini ad alta risoluzione dell’atmosfera terrestre, successivamente rielaborati da un particolare software, per la ricerca dei punti luminosi e l’osservazione di meteoriti in orbita terrestre.

Device for the study of Critical Liquids and Crystallization) DECLIC Hose Relocation
Sono stati scambiati i flessibili di rifornimento e di scarico di DECLIC, dall’Upper Control Panel (UCP) al Lower Control Panel (LCP), per proseguire l’analisi dei problemi del Moderate Temperature Loop (MTL). L’esperimento DECLIC High Temperature Insert (HTI)-Reflight (R) studia il comportamento dell’acqua al raggiungimento del punto critico, il punto oltre il quale l’acqua perde la distinzione tra liquido e vapore ed inizia a comportarsi come un gas denso. Il sale tende a precipitare in acqua posta a valori di temperatura e pressione superiori il punto critico. Comprendere questo comportamento aiuterà i progettisti a costruire reattori “extended-life e low-maintenance supercritical water oxidation (SCWO)” che forniranno sistemi di gestione dei rifiuti più rispettosi dell’ambiente nonché capaci di ridurre i costi operativi delle centrali elettriche che utilizzano acqua supercritica.

Space Linear Acceleration Mass Measurement Device (SLAMMD) Hardware Setup and Control Run
L’equipaggio ha eseguito una verifica ed una calibrazione dello strumento SLAMMD prima di impostare il software per effettuare una misurazione di test seguita da una rilevazione della massa corporea.
[NDT: Il dispositivo SLAMMD, sfruttando la seconda legge del moto di Newton, utilizza due molle che generano una forza nota contro un membro dell’equipaggio posizionato su un braccio di estensione; l’accelerazione risultante viene utilizzata per calcolare la massa del soggetto. Il dispositivo ha una tolleranza di 0,2 kg in un range compreso tra i 40 ed i 108 kg. Il fisico degli astronauti in orbita subisce variazioni nelle dimensioni indotte dal vivere in ambienti in microgravità. L’obiettivo di questo studio è raccogliere dati per meglio comprendere l’entità e la variabilità di questi cambiamenti, nonché analizzare gli spostamenti dei liquidi all’interno del corpo umano. Questo studio è importante per poter predeterminare i cambiamenti che possono verificarsi durante il volo spaziale in missioni di lunga durata e per essere in grado di gestire le modifiche all’abbigliamento, alle postazioni di lavoro, etc.]

Extra Vehicular Activity (EVA) preparations
Oggi l’equipaggio ha configurato gli EVA Tools, ha ispezionato i sublimatori delle EVA Mobility Unit (EMU), ha pulito il circuito di raffreddamento delle EMU, ha riempito il Liquid Cooled Ventilation Garment (LCVG), ha rifornito di acqua tutte le EMU ed ha verificato la conducibilità elettrica di alcuni campioni d’acqua. Gli obiettivi delle prossime attività extraveicolari comprendono la rimozione dello Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) Latching End Effector (LEE), la lubrificazione dei LEE e la sostituzione di due telecamere esterne.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.