Il Dream Chaser completa con successo un test di volo vincolato

Una suggestiva immagine del Captive Carry Test #1 (C) NASA

L’engineering test article dello spazioplano della Sierra Nevada Corporation ha svolto con successo un test di planata vincolata, lo scorso mercoledì 30 agosto, presso l’Armstrong Flight Research Center della NASA, situato all’interno dell’Edwards Air Force Base in California.

La società di Sparks, nel Nevada, sta sviluppando parallelamente due tipologie di spazioplani da porre al servizio della NASA relativamente ai programmi Commercial Crew Program (CCP) e Commercial Resupply Services 2 (CRS2).

Il Dream Chaser durante i preparativi per il test, all’alba del 30 agosto.

Il test del 30 agosto si inquadra nel gruppo dei Phase Two Flight Tests che sono stati studiati per fornire anche indicazioni utili allo sviluppo del Cargo System di SNC. Infatti il Dream Chaser Test Vehicle è stato aggiornato per includere diversi componenti che possono venire integrati nel progetto del Dream Chaser Cargo System; in questo modo i test della Phase Two fungeranno da ponte tecnologico fra il lavoro svolto in passato per il Commercial Crew Program ed il veicolo della nuova generazione per le missioni cargo attualmente in fase di sviluppo.

Nel corso del Captive Carry Test #1, un elicottero Chinook 234-UT della Columbia Helicopters ha portato il Dream Chaser alla stessa quota e alle stesse condizioni di volo di un Free Flight Test, a quel punto il Mission Contro Center di SNC ha inviato dei comandi allo spazioplano monitorandone la performance e raccogliendo importanti dati relativi ai radar altimetri, ai flussi aerodinamici, ai sistemi di navigazione ecc., che permetteranno al team di progettisti di rifinire i suoi sistemi in vista del prossimo Free Flight Test.

Inutile sottolineare che la Certification of Flight Readiness passerà per il successo dell’analisi dei dati raccolti in questo test e per l’efficienza dell’equipaggio di volo e del team dei controllori del volo. Tutte le informazioni tecniche ottenute dai Captive Carry Flight Tests verranno valutate dagli ingegneri di SNC e verranno condivise con le controparti della NASA.

Una fase del test.

Questo test ci offre l’indicazione che il nostro Dream Chaser è sulla giusta strada per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati al fine di poter effettuare il suo primo volo orbitale. Non vediamo l’ora di passare ai restanti test per aiutare la progettazione e la produzione del nostro veicolo da rifornimento.” Ha dichiarato Steve Lindsey, vice presidente della Space Exploration System della SNC, nonché ex astronauta della NASA.

Al termine del test, il Dream Chaser viene trainato nel suo hangar.

Questo Captive Test è il primo dei due programmati per il 2017; il secondo, designato Captive Test #2, comprenderà gli aggiornamenti e le correzioni sviluppate dal Test #1.

Il pieno successo del Test #2, previsto entro la fine di settembre, spianerà la strada al Dream Chaser Free Flight Test per la metà di ottobre.

Qui, il video del test dalla pagina di Facebook di SNC.

 

Fonte: SNC

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Commenti

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)

4 Risposte

  1. espirit ha detto:

    Dato che non sono un esperto, c’è qualcuno che mi puoi indicare a cosa serve esattamente un test del genere?

    • Luca Frigerio ha detto:

      Il Dream Chaser in questo test è stato fatto volare ad una quota e ad una velocità simili a quelle che incontrerà durante il suo rientro dall’orbita. Lo spazioplano è stato settato con diversi sensori per la rilevazione di tutti i parametri aerodinamici necessari agli ingegneri per meglio progettare i test futuri.

  2. espirit ha detto:

    @Luca Frigerio vedo la tua risposta da Firefox ma non da Chrome 😐
    Comunque grazie per la risposta.
    Questo aspetto l’avevo capito, mi sono espresso male io. Mi sembra strano che riescano a simulare tali comportamenti con la navicella agganciata ad un elicottero: non penso possa raggiungere grandi velocità

    • Luca Frigerio ha detto:

      Non sono un ingegnere, ma credo probabilmente il test sia servito più che altro per validare i sistemi di simulazione ideati per guidare la progettazione del Dream Chaser.