Il futuro di ESA: Esplorazione e collaborazione

Durante un evento molto informale, rapido negli interventi dei numerosi ospiti ma ricco di contenuti, l’Agenzia Spaziale Europea ha presentato la propria visione per l’esplorazione spaziale, la cui parola d’ordine sarà collaborazione.

Lo scorso 20 giugno, per i visitatori del padiglione ESA al salone aerospaziale di Le Bourget a Parigi ed in diretta streaming, si è tenuta una presentazione della “Europe’s Vision for Space Exploration”, con la partecipazione del Direttore Generale Jan Woerner, David Parker (Director of Human Spaceflight and Robotic Exploration), il nuovo astronauta tedesco Matthias Maurer, Bill Gerstenmeier (NASA Administrator for exploration and Operation), Laura Gatti (Thales Alenia Space e Presidente dell’Eurospace Exploration Working Group), Athena Coustenis (European Space Sciences Committee).

Come precedentemente illustrato, la strategia di esplorazione europea si basa su tre destinazioni: L’orbita bassa terrestre (LEO), la Luna ed infine Marte, dove poter condurre una varietà infinita di ricerche in altrettante discipline.
Gli argomenti cardine su cui si basa l’esplorazione europea sono conoscenza, scienza, innovazione, benefici e ritorno economico, ispirazione per le nuove generazioni e sopratutto collaborazione internazionale e commerciale.

Proprio la collaborazione commerciale con l’industria è stata quindi il centro della discussione. Parker ha ben chiarito che per raggiungere gli obbiettivi della visione, è stato avviato un programma di collaborazione con le imprese private, che naturalmente dovranno ricavarne un ritorno economico.
Il settore industriale saprà di certo cogliere questa apertura al fine di sviluppare nuove tecnologie in ambito aerospaziale, che comunque potranno essere adattate ad altre applicazioni commerciali.
La partnership darà accesso all’enorme mole di competenze e conoscenze che ESA metterà a disposizione e mitigherà il rischio imprenditoriale a livello economico.
Quello che l’industria chiede è una certa affidabilità a livello istituzionale e lo sviluppo un piano a lungo termine di cooperazione, per garantire fin dall’inizio, il supporto alle compagnie partecipanti.

Matthias Maurer ha quindi ben spiegato come cambierà il ruolo degli astronauti, non ci saranno più solamente gli astronauti istituzionali: Piloti, ingegneri, meccanici, scienziati, medici o comunque estensioni orbitanti della ricerca che si compie a terra, in futuro ci saranno anche gli astronauti commerciali altamente specializzati, il cui lavoro sarà quello di garantire un ritorno economico alla propria azienda.

Proprio durante la diretta è stato siglato il primo accordo di collaborazione commerciale di ESA con un’azienda privata, la belga Space Application Services, per l’invio sulla ISS di piccoli ed economici payloads chiamati Ice Cubes.
Gli Ice Cubes contenenti gli esperimenti da effettuare, probabilmente già dal 2018 arriveranno sulla ISS in racks dedicati, verranno gestiti dagli astronauti all’interno del laboratorio europeo Columbus e garantiranno un monitoraggio ed invio a Terra dei dati.

Il video dell’evento:

Fonte e foto credit: ESA

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Commenti

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.

Una risposta

  1. espirit ha detto:

    Investiamo troppo poco nell’ESA… rischiamo davvero di vederci superati dall’India e dalla Cina se non ci diamo una mossa!