Aggiornamenti dal sistema solare: maggio 2017

Credit: NASA

Dopo tanti ritardi comincia a farsi più concreta la missione del prossimo grande telescopio spaziale: il James Webb Space Telescope (JWST). Ai primi di maggio il telescopio è arrivato al Johnson Space Center di Houston per l’ultimo test criogenico prima del lancio, previsto per il 2018.

Addentrandoci più in là nel futuro, l’agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha annunciato una nuova missione diretta all’esplorazione delle lune di Marte per il 2024, mentre la NASA ha annunciato di aver ricevuto dodici proposte per la prossima missione del programma New Frontier (missioni di classe media), prevista sempre per la metà degli anni 20.

Tornando al presente, tutti i riflettori sono puntati su Cassini e sul ultima spettacolare fase della sua missione.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

L’unica missione governativa attualmente programmata per il 2017 è la cinese Chang’e 5, che a novembre raccoglierà dei campioni di roccia lunare per riportarli a Terra. I responsabili della missione hanno ristretto il campo dei possibili siti di atterraggio in una regione ai confini dell’Oceanus Procellarum nei pressi del Mons Rümkin.

Nel campo privato, siamo tutti curiosi di vedere come andrà a concludersi il Google Lunar X-Prize. Dei 5 team rimasti ufficialmente in gara per atterrare sulla Luna entro il 31 dicembre, SpaceIL pare abbia già rinunciato, rimandando la propria missione a data da destinarsi. Rimangono in corsa: Moon Express, Synergy Moon (con il suo rover Tesla Surveyor), Team Indus (lander HHK-1 e rover ECA) e Hakuto (rover Moonraker che condividerà il passaggio con Team Indus).

Nel sistema solare interno

Nessun aggiornamento particolare per le missioni lunari, questo mese, con Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e le due sonde ARTEMIS, della NASA, che rimangono in orbita insieme alla cinese Chang’e 5-T1, che potrebbe essere ancora attiva.Sulla superficie ha probabilmente smesso di funzionare da diversi mesi il rover cinese Yutu, mentre molti degli strumenti del lander Chang’e 3 dovrebbero essere ancora attivi.

Quattro sonde della NASA condividono l’orbita eliocentrica con il nostro pianeta. Le due sonde della missione STEREO (Stereo A e Stereo B, anche se i contatti con quest’ultima si sono persi da diverso tempo), che continuano a studiare il sole, la sonda caccia-esopianeti Kepler, e il telescopio spaziale all’infrarosso Spitzer. Presso il punto lagrangiano L1 Terra-Sole ci sono invece numerose sonde, tra cui le missioni di osservazione solare WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA), la missione di studio del clima terrestre DSCOVR (NASA/NOAA) e il dimostratore tecnologico LISA Pathfinder (ESA). Dall’altra parte della Terra rispetto al Sole, intorno al punto lagrangiano L2, c’è invece la sonda Gaia (ESA), che si occupa di mappare la nostra galassia e quelle limitrofe.

Sono invece in viaggio verso il loro traguardo due sonde dirette all’esplorazione di asteroidi NEO (Near Earth Object). Sia OSIRIS-REx (NASA) che Hayabusa 2 (JAXA) hanno come obiettivo la raccolta di campioni, rispettivamente, da Bennu e Ryugu che saranno raggiunti entrambi nel 2018.

Come per altre missioni cinesi la cui fase principale è terminata da tempo, non si hanno notizie di Chang’e 2, che dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, è attualmente in orbita eliocentrica.

La sonda giapponese Akatsuki continua le sue osservazioni in orbita intorno a Venere. Giunta circa a metà della sua missione di due anni, l’agenzia spaziale giapponese JAXA ha reso noto all’inizio di marzo che due delle cinque fotocamere di bordo sono state temporaneamente disattivate. Le due camere ad infrarossi erano in avaria dallo scorso dicembre e i tecnici giapponesi hanno deciso di disattivarle per non compromettere ulteriormente la sonda e poter pensare con calma ad un recupero. È probabile che le due fotocamere abbiano risentito più del previsto della notevole dose di radiazione ricevuta durante un passaggio troppo ravvicinato del sole, a causa della mancata prima inserzione orbitale del 2010.

Esplorando Marte

Continua la campagna di aerobraking della sonda europea Trace Gas Orbiter nell’ambito della missione ESA/Roscosmos Exomars 2016. La sonda passerà i prossimi mesi a circolarizzare la propria orbita intorno a Marte prima dell’inizio della missione scientifica.

Oltre a TGO ci sono altri cinque emissari robotici in orbita intorno al pianeta rosso: Mars Reconnaissance OrbiterMars Express (ESA), Mars Odyssey (NASA), MAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

La piattaforma di atterraggio di Opportunity in “buca” nel cratere Eagle. Ripresa annotata dell’8 aprile 2017 da parte di MRO. Credit: NASA / JPL-Caltech / Univ. of Arizona

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1703 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover si sta dirigendo verso il Vera Rubin Ridge, continuando la scalata verso il monte Sharp.

È invece il sol numero 4737 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite si è lasciato alle spalle Cape Tribulation, che studiava dal 2014, ed ha da poco raggiunto la perseverance Valley, nei pressi di Cape Byron. Gli scienziati sperano, grazie ad Opportunity, di riuscire a risalire alle origini della valle.

Sulla fascia degli asteroidi

La sonda americana Dawn è sempre in orbita intorno al pianeta nano Cerere. Lo scorso 29 aprile la sonda ha compiuto interessanti osservazioni durante la fase di opposizione in cui ha potuto osservare il famoso cratere Occator con le sue aree brillanti. Purtroppo qualche giorno prima i tecnici della NASA hanno scoperto che una delle dure ruote di reazione rimaste si è guastata. Avendo perso tre delle quattro ruote di reazione Dawn è ora impossibilitata ad usare l’unica rimasta per orientarsi nello spazio. Gli obiettivi di questa missione estesa verranno comunque raggiunti utilizzando i motori di manovra ad idrazina per mantenere l’assetto. Questo ovviamente accorcerà la vita operativa della sonda. Dawn ha completato la sua missione primaria a giugno del 2016.

Animazione di Cerere osservata da Dawn durante l’opposizione. Credit: NASA / JPL-Caltech / UCLA / MPS / DLR / IDA

 

Sui giganti gassosi

Juno (NASA), in un’orbita fortemente ellittica intorno a Giove, ha appena completato il suo sesto flyby intorno al gigante del sistema solare (PJ6). Il settimo sorvolo ravvicinato di Giove avverrà l’11 giugno (PJ7).

Il 26 aprile la sonda NASA/ESA/ASI Cassini ha effettuato il primo di una lunga serie di passaggi tra l’atmosfera di Saturno e i suoi anelli più interni.  La sonda sta completando l’orbita Rev-275, la quinta di quest’ultima parte di missione. Le osservazioni e le immagini che stanno arrivando dal sistema planetario più fotogenico del sistema solare sono qualcosa di mai visto, un finale di missione degno di una delle missioni interplanetarie più spettacolari della storia.

Nel sistema solare esterno

La sonda americana New Horizons è in viaggio verso 2014 MU69, che raggiungerà tra 589 giorni. Lo scorso 7 aprile la sonda è stata posta in una fase di ibernazione che durerà fino a settembre.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, lanciate nel 1977, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 138 UA dalla Terra (19 ore e 6 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 114 UA dalla Terra (15 ore e 47 minuti-luce).

Sommario missioni

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 5

Missioni operative nella fase principale o estesa: 28

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 3

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.