NASA ha acquistato altri 5 posti sulla Sojuz

Come preannunciato all’inizio dell’anno, l’agenzia spaziale statunitense ha recentemente acquistato dall’intermediaria Boeing altri cinque posti sulle Sojuz russe per l’invio dei propri astronauti sulla ISS.

I cinque seggiolini comprendono un primo volo nel settembre 2017, uno a marzo 2018 e gli altri tre entro non oltre il 2019, anno in cui dovrebbero entrare in servizio attivo le capsule commerciali Dragon Manned di SpaceX e CST-100 Starliner di Boeing.

Con la mediazione di Boeing, che nasce da un contenzioso con l’ex partner russa Energia nell’impresa Sea Launch, NASA ottiene un prezzo di favore pagando 74,7 milioni di $ per posto, contro i vecchi 81,7 del contratto 2015 stipulato direttamente con il governo russo.

Grazie al fatto che la Russia  per qualche mese ridurrà a due i propri cosmonauti sulla ISS, i primi due voli verranno sfruttati per incrementare a bordo il numero degli astronauti statunitensi da 3 a 4.
Infatti già dalla missione Sojuz MS-04 del prossimo 20 aprile l’equipaggio sarà composto dai soli Fyodor Yurchikhin e Jack Fischer (ex compagni di addestramento di Paolo Nespoli per la Sojuz MS-05) che, per quasi due mesi la prossima estate, saranno gli unici residenti a bordo della ISS fino all’arrivo proprio della Sojuz MS-05 a fine luglio.
Per non dover interrompere le varie attività di ricerca, NASA sta valutando la possibilità di estendere fino a settembre l’attuale missione di Peggy Whitson e Thomas Pesquet, sulla ISS dallo scorso novembre, che quindi supererebbero i 9 mesi di permanenza continuata a bordo.

Il primo seggiolino da assegnare sarebbe quello sulla Sojuz MS-06 del prossimo settembre, con l’attuale equipaggio formato dal comandante Alexander Misurkin e Mark Vande Hei. Naturalmente, secondo gli accordi internazionali, NASA potrebbe assegnare uno o più di questi nuovi posti anche agli astronauti rappresentanti dell’Unione Europea, Canada e Giappone.

In un comunicato NASA motiva la scelta di aumentare a quattro i propri astronauti per qualche mese:
“L’opportunità di avere un quarto membro a bordo permetterà l’introduzione di nuove ricerche commerciali, tecnologiche e naturalmente mediche. Un membro aggiuntivo al segmento statunitense incrementerà del 50% il tempo dedicato alla ricerca, permettendo quindi di svolgere esperimenti che attualmente rimangono accantonati. NASA sfrutterà l’incremento anche per preparare le future missioni di esplorazioni oltre l’orbita terrestre. Quest’incremento potrebbe potenzialmente essere sfruttato anche dal settore spaziale commerciale.”

La Russia comunque ha già in programma di tornare ai consueti tre cosmonauti verso la fine del 2018 quando aggiungerà alla ISS il nuovo e lungamente atteso modulo MLM Nauka.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.