Aggiornamenti dal sistema solare: luglio 2016

Una nuova missione sta per cominciare. Juno, della NASA, ha raggiunto Giove ed è quasi pronta per le osservazioni scientifiche. Nel frattempo, su Marte, i rover ancora operativi tornano a macinare strada, anche se proprio nei giorni scorsi Curiosity ha avuto un problema ed è andato in safe mode. Comincia ad avvistare il suo rosso obiettivo finale anche la missione europea Exomars 2016, che il mese scorso ha superato metà strada nel lungo viaggio verso Marte.

Buone notizie anche da NASA, che ha ufficializzato l’estensione fino all’anno fiscale 2018 delle missioni di Lunar Reconnaissance Orbiter, Dawn e New Horizons, oltre a tutte le missioni marziane dell’agenzia, ovvero Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter, MAVEN, Curiosity e Opportunity.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

A Terra in attesa di partire

La sonda OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer), della NASA, si trova attualmente al Kennedy Space Center, in Florida, in attesa di partire per l’asteroide Bennu per una missione di raccolta campioni. La finestra du lancio si apre l’8 settembre e si chiude il 12 ottobre.

Sulla Luna

Senza particolari aggiornamenti dal mese scorso, proseguono le missioni lunari di Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e ARTEMIS, di NASA, Chang’e 5-T1Chang’e 3 e il rover Yutu dell’agenzia spaziale cinese, CNSA.

Nei dintorni dell’orbita della Terra (NEO)

Ci sono numerose missioni in orbita eliocentrica nei pressi dell’orbita terrestre. Kepler, missione cui obiettivo è la scoperta di pianeti extrasolari, condivide l’orbita eliocentrica con la Terra. Stesso discorso per le due sonde della missione di osservazione solare STEREO (osservazione solare), di cui però si sono da tempo persi i contatti con Stereo B.

In orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole si trovano diverse sonde per l’osservazione solare: WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA). DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), missione congiunta NASA/NOAA, ha come obiettivo principale l’osservazione della Terra, mentre LISA Pathfinder (ESA) è una sonda dimostrativa per lo sviluppo di strumenti scientifici per l’osservazione delle onde gravitazionali. La sonda europea ha concluso nelle scorse settimane la prima fase della missione. Lo scorso 26 giugno è cominciata la seconda fase in cui verranno utilizzati nuovi payload ed esperimenti e che si concluderà ad ottobre.

Nel punto lagrangiano Terra-Sole L2, quello più lontano dal Sole, si trova invece la sonda dell’ESA GAIA, in orbita dal 2013 nella sua missione di mappatura del cosmo.

Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), è in viaggio verso l’asteroide Ryugu per riportarne a terra un campione. L’arrivo su Ryugu è previsto per il luglio del 2018, mentre il campione dovrebbe tornare a Terra nel dicembre del 2020.

Da molti mesi non ci sono aggiornamenti sulla sonda cinese Chang’e 2, che dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, viene utilizzata in orbita eliocentrica dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.

Nel sistema solare interno

La sonda giapponese Akatsuki ha finalmente cominciato la sua missione scientifica intorno a Venere, 5 anni dopo la data inizialmente prevista.

Esplorando Marte

Trace Gas Orbiter (TGO), insieme al lander Schiaparelli, sono in viaggio verso il pianeta rosso, nell’ambito della missione ESA/Roscosmos Exomars 2016. La sonda si trova ormai più vicino a Marte che alla Terra, e proprio il mese scorso ha scattato la prima immagine della sua destinazione. L’arrivo è previsto per il 19 ottobre, mentre Schiaparelli si separerà da TGO in previsione dell’atterraggio il 16 ottobre.

Autoritratto di Curiosity presso il sito “Okoruso”. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Autoritratto di Curiosity presso il sito “Okoruso”. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1396 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover sta attraversando la regione delle Bagnold Dunes, e ha ripreso a percorrere distanze sempre più lunghe verso la cima del monte Sharp. Nei giorni scorsi un problema al software ha provocato un blocco del computer di bordo che è quindi entrato in safe mode. I tecnici NASA contano di risolvere l’anomalia a breve. Curiosity era entrato in safe mode già tre volte nel corso del 2013.

È invece il sol numero 4430 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha ormai concluso lo studio della Marathon Valley, nei pressi del cratere Endeavour, e si se la lascerà presto alle spalle dirigendosi verso sud-est.

Panorama della Marathon Valley ripresa da Opportunity. Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell Univ./Arizona State Univ.

Panorama della Marathon Valley ripresa da Opportunity. Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell Univ./Arizona State Univ.

In attesa dell’arrivo di TGO, in orbita intorno a Marte continuano le missioni di Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), Mars Express (ESA), Mars Odyssey (NASA), MAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

Sulla fascia degli asteroidi

Animazione di 12 fotogrammi che riprendono l’ombra di Rosetta sulla superficie della cometa 67P. Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Animazione di 12 fotogrammi che riprendono l’ombra di Rosetta sulla superficie della cometa 67P. Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA (cliccare due volte per vedere l’animazione)

Mancano 82 giorni alla fine della missione della sonda europea Rosetta, da 704 giorni in orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il team di ESA ha rilasciato nei giorni scorsi migliaia di immagini ad alta risoluzione riprese dallo strumento OSIRIS tra dicembre 2014 e marzo 2015, tra cui le magnifiche immagini mostrate qui a fianco. La missione terminerà a settembre con una discesa controllata sul nucleo della cometa.

La sonda americana Dawn è in orbita intorno al pianeta nano Cerere e ha concluso proprio lo scorso 30 giugno la sua missione primaria. La sonda continuerà la sua missione estesa sull’oggetto più grande della fascia degli asteroidi, mentre è stata scartata l’ipotesi di far visitare alla sonda un terzo asteroide, dopo aver orbitato Vesta e, appunto, Cerere.

Sui giganti gassosi

La sonda della NASA Juno ha eseguito con successo la manovra di inserzione orbitale intorno a Giove lo scorso 4 luglio. La sonda è ora in un’orbita polare fortemente ellittica intorno al gigante gassoso e, dopo aver passato la distanza minima da Giove (periastro) durante l’inserzione orbitale, si sta ora allontanando dal pianeta. Cinque dei nove strumenti sono stati accesi con successo nei giorni scorsi, mentre gli altri verranno attivati entro la fine del mese. Il 13 luglio verrà anche effettuata una piccola manovra correttiva per affinare l’orbita. Juno tornerà al periastro intorno al 27 agosto quando sarà anche in grado di raccogliere dei dati scientifici preliminari. La missione scientifica vera e propria comincerà al passaggio successivo, previsto per il 19 ottobre.

La sonda NASA/ESA/ASI Cassini sta completando la sua orbita Rev 237 intorno a Saturno, nell’ambito dell’ultima fase “inclinata” della Solstice Mission. La Rev 238 comincerà l’11 luglio e, oltre all’osservazione degli anelli e dell’atmosfera di Saturno come nell’orbita precedente, Cassini si dedicherà anche all’osservazione di Titano, che sorvolerà il 25 giugno (T–121) alla quota di 976 km. Il flyby successivo avverrà il 23 agosto (T–122). Questi sorvoli e i successivi contribuiranno a incrementare ulteriormente l’inclinazione dell’orbita della sonda.

Nel sistema solare esterno

La sonda americana New Horizons è in viaggio verso 2014 MU69. Nei giorni scorsi la NASA ha ufficializzato che la missione verrà infatti estesa per permettere il flyby di un altro oggetto della fascia di Kuiper. Nel frattempo la sonda sta continuando a trasmettere a Terra la grossa mole di dati accumulati durante la missione su Plutone, e continuerà a farlo per tutto il 2016.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, lanciate nel 1977, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 135 UA dalla Terra (18 ore e 41 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 111 UA dalla Terra (15 ore e 22 minuti-luce).

Sommario missioni

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 1

Missioni operative nella fase principale o estesa: 27

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 3

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.