L-0: Qualche pensiero e ringraziamento prima della partenza!

Il razzo Soyuz TMA-15M sulla rampa 31/6 di Baikonur. Credit: Oleg Kononenko
Il razzo Sojuz TMA-15M sulla rampa 31/6 di Bajkonur. Credit: Oleg Kononenko

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Diario del giorno del lancio

Bajkonur (Kazakistan), 23 novembre 2014—Beh, vi avevo detto che quella di ieri potrebbe non essere stata l’ultima nota pre-lancio del diario. Mi sono svegliata un po’ in anticipo dal pisolino programmato di 5 ore e non ha senso cercare di tornare a dormire, quindi eccomi qui, a condividere qualche pensiero prima di partire. I medici arriveranno fra circa 40 minuti per iniziare una serie di operazioni di igiene: prima di andare nello spazio sarò pulita come non lo sono mai stata, all’esterno e all’interno (se capite il messaggio, qui non entrerò nei dettagli).

Ho preso il mio computer e sono tornata a letto. La mia ultima volta nel letto per molti mesi. Chissà se al mio corpo mancherà o se gli piacerà dormire in assenza di peso. Il pisolino è stato bizzarro: una parte del mio cervello stava sognando, un’altra parte era sveglia e mi guardava sognare. Ma è come sono stati gli ultimi giorni: una parte di me stava vivendo tutti gli eventi, gli incontri, le tradizioni dei giorni scorsi, e una parte di me stava quasi guardando scorrere un film.

Ora è stato fatto quasi tutto. Le mie valigie sono state preparate ordinatamente e saranno portate alla loro destinazione finale dalla mia famiglia, dall’equipaggio di backup e dal sempre premuroso personale di supporto dell’ESA. Auspicabilmente, è tutto organizzato opportunamente: una parte dei bagagli andranno nelle mie sacche per l’atterraggio, una per il sito di atterraggio nominale e una per il sito balistico. Una parte tornerà a casa a Colonia, una parte troverà la sua strada verso Houston per il mio ritorno.

La posta elettronica è configurata con le risposte automatiche per l’assenza dall’ufficio: forte poter scrivere “Mi dispiace, sono fuori dal pianeta per un po’”.

Molti amici sono riusciti ad arrivare fino a Bajkonur (voi ragazzi siete straordinari!): abbiamo avuto l’occasione di passare un po’ di tempo insieme, anche se nella situazione un po’ goffa di dover parlare attraverso una parete di vetro. Potrei avere contatti diretti con i miei familiari più vicini, che sono stati monitorati dal punto di vista medico. Si sbracceranno tutti per salutarci fra qualche ora mentre usciremo dal’edificio per salire sugli autobus per il cosmodromo.

In un giorno come questo (beh, ci sarà un altro giorno come questo?) sento che la cosa più importante da dire è ringraziarvi: ho avuto molte occasioni di ringraziare pubblicamente le organizzazioni che hanno reso possibile questo volo spaziale per me. Ma ora vorrei fare dei ringraziamenti più personali alla mia famiglia, ai miei amici, i miei insegnanti, tutte le numerose persone che mi hanno aiutata ad arrivare a questo giorno, sostenendomi o mettendomi alla prova, insegnandomi qualcosa o semplicemente essendo lì per me. Vado nello spazio con tutta me stessa, con tutto quello che sono e di cui ho fatto esperienza, e porto certamente con me ogni persona che ho incontrato.

Vorrei condividere una foto che il nostro backup, Oleg Kononenko, ha scattato venerdì mentre il nostro razzo veniva sollevato sulla rampa. Posso quasi vedere il mio posto lì sopra in cima!

Non dimenticate di ascoltare la #LaunchPadPlaylist insieme con noi questa notte intorno a 30-40 minuti prima del lancio.

Vi auguro ogni bene, e tornerò a parlarvi dallo spazio!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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Commenti

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Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.

3 Risposte

  1. Peter Pan ha detto:

    Third Stage dei Boston era d’obbligo. Ti guarderemo da sotto diventare una stellina lontana lontana. Un bacione da Firenze

  2. orsobubu ha detto:

    Samantha, ho scoperto adesso il tuo diario, veramente delle descrizioni fantastiche, grazie, adesso ne ho indietro da leggere per un bel po’, è anche meglio del film apollo 13, perchè la parte che mi era piaciuta di più era quella dell’addestramento dell’equipaggio, quindi adesso non vedo l’ora che passi questa spero noiosa missione e che tu torni in russia a descrivere il prossimo allenamento ahah

  3. laura colombo ha detto:

    questo post mi ha commosso.. lo leggo solo ora perchè solo ora ho scoperto il Suo blog.. però mi ha commosso tanto!!