Settimana di pad-test per Angara A5-1-LM

Il primo esemplare di quello che sarà il successore del vecchio Proton, diventando il lanciatore russo più potente attualmente in uso, è sottoposto da qualche giorno ad una serie di test sulla rampa di lancio 35/1 del cosmodromo di Plesetsk in vista del lancio inaugurale previsto per il 25 dicembre.

Dopo il successo dell’Angara 1.2PP, lanciato in un test suborbitale lo scorso 9 luglio in cui sono stati validati il primo stadio URM-1 ed il secondo stadio URM-2, i russi sono passati direttamente alla versione modulare con 4 boosters laterali, per un lancio che porterà un finto carico in orbita geostazionaria.

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L’Angara A5-1-LM è uscito dall’hangar di assemblaggio orizzontale lo scorso lunedi con i serbatoi ad alta pressione del Briz-M già carichi e, dopo una sosta presso la KZBND (stazione di rifornimento a bassa pressione) sempre per il Briz-M, è giunto alla rampa di lancio modulare dove è stato eretto in posizione verticale ed abbracciato dalla torre di servizio.

I test comprendono la verifica di tutte le connessioni strutturali ed elettriche, dati e rifornimento tra la torre ed il vettore ed una simulazione completa di countdown con carico dei serbatoi fino alla pressurizzazione, seguito da aborto del lancio con conseguente svuotamento e messa in sicurezza.
Se tutti i test avranno esito positivo verrà confermata la data del 25 dicembre per il debutto orbitale.

Angara A5-1-LM

Il vettore si compone di quattro booster URM-1 (Universal Rocket Module) agganciati ad un identico modulo centrale che funge da secondo stadio.
Ciascun URM-1 è lungo 25, 7 metri, largo 2,9 ed è propulso da un motore RD-191 a kerosene (RP-1) ed ossigeno liquido (LOX) che fornisce una spinta di 1920 kN.
Poco dopo il decollo la propulsione del modulo centrale viene ridotta al 30% della propria capacità per consentirne un utilizzo più lungo, infatti i 4 boosters si esauriscono e separano dopo 214 secondi mentre il secondo stadio continua la spinta per ulteriori 110 secondi.

Lo stadio superiore URM-2 è propulso da un motore a quattro camere di combustione RD-0124A, simile a quello utilizzato nel terzo stadio del vettore Sojuz 2-1B, anch’esso a RP-1 e LOX, capace di una spinta di 294 kN.
L’upper-stage è il già collaudato Briz-M (utilizzato sui vettori Proton e Rockot) che utilizza propellenti ipergolici (monometilidrazina/tetrossido di azoto).

Fonte: Spaceflight 101, Russian Space Web
Foto credits: Spetsstroy, Russian Ministry of Defense

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.