La Sojuz TMA-14M attracca alla ISS nonostante un problema al pannello solare

Butch Wilmore, Alexander Samokutyaev ed Elena Serova si sono uniti ai compagni dell’Expedition 41 dopo l’apertura dei portelli tra la capsula Sojuz TMA-14M e la stazione spaziale internazionale (ISS) avvenuta alle 7:06 CEST di venerdì 26 settembre. I nuovi membri dell’equipaggio della ISS sono stati accolti dall’attuale comandante della stazione, Max Suraev, dell’agenzia spaziale russa (Roscomos), Reid Wiseman della NASA e il tedesco Alexander Gerst, dell’ESA.

I membri dell’equipaggio della Sojuz TMA-14M poco prima del lancio (NASA/Aubrey Gemignani))

L’attracco è avvenuto regolarmente, nonostante il mancato dispiegamento di uno dei due pannelli solari della Sojuz. Il pannello si è poi aperto subito dopo l’attracco alla ISS. Sia NASA che Roscomos hanno comunque confermato che il mancato dispiegamento del pannello non costituiva un problema per il funzionamento a lungo termine della missione per le Expedition 41 e 42, o per l’atterraggio della Sojuz TMA-14M previsto per marzo 2015.

In questo momento ci sono cinque veicoli spaziali sulla ISS, occupando tutti i portelli di attracco per ora disponibili. Ci sono due Sojuz, il veicolo cargo russo Progress M-24M, quello europeo ATV-5 “Georges Lamaître” e l’ultima arrivata, la capsula commerciale Dragon di SpaceX, sulla ISS da martedì scorso.

Wilmore è alla sua seconda visita sulla ISS. Nel novembre del 2009 fu il pilota dello shuttle Atlantis che ha portato sulla stazione due degli EXPRESS Logistic Carriers montati all’esterno della ISS, e riportato a terra un membro dell’Expedition 20/21, Nicole Stott. Anche per Samokutyaev si tratta della seconda missione, dopo essere stato parte dell’Expedition 23/24. Elena Serova è invece al suo primo volo ed è la prima cosmonauta russa ad entrare nella stazione spaziale internazionale.

La Sojuz TMA-14M tornerà sulla Terra l’11 marzo del 2015, lasciando sulla ISS gli altri tre membri dell’Expedition 42/43, Anton Shkaplerov, Terry Virts e Samantha Cristoforetti.

Fonte: NASA

Immagine in evidenza: NASA/Joel Kowsky

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.