Aggiornamenti dal sistema solare: giugno 2014

Sempre più intensi i preparativi della sonda Rosetta nel suo avvicinamento alla cometa Churyumov-Gerasimenko. Completate diverse manovre propulsive con successo, che proseguiranno anche nelle prossime settimane. Sale quindi l’attesa per questa straordinaria missione. Tra le protagoniste del mese scorso, inoltre, due sonde che ormai hanno completato la loro missione da diverso tempo: ICE/ISEE-3 e IKAROS. Particolarmente appassionanti i tentativi da parte di un gruppo di appassionati di riprendere i contatti con la prima.

Le sonde dell’agenzia spaziale europea saranno protagoniste anche nel mese di giugno, con il proseguimento delle manovre di avvicinamento alla cometa per Rosetta e l’ultima appassionante, e pericolosa, missione di Venus Express.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 0

Non sono previsti nuovi lanci di sonde di esplorazione del sistema solare nei prossimi mesi. La prossima missione sarà probabilmente Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), che dovrebbe partire a dicembre del 2014 alla volta di un asteroide per riportarne a terra un campione. Nel 2015 sono attualmente previsti i lanci di: Sunjammer, grande vela solare della NASA e, probabilmente, Chang’e 4, missione gemella dell’attuale Chang’e 3.

Missioni Operative: 17

La sonda WIND, di NASA, si trova attualmente in orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole; la sua missione di osservazione della nostra stella dura ormai dal 1994. A farle compagnia in L1 c’è l’orbiter americano ACE (Advanced Composition Explorer) e la missione congiunta ESA/NASA Solar and Heliospheric Observatory (SoHO).

La missione NASA STEREO (Solar and TErrestrial RElations Observatory) si compone, invece, di due sonde, Stereo A e Stereo B che condividono l’orbita della Terra intorno al Sole, rispettivamente, precedendo e seguendo il nostro pianeta, permettendo così osservazioni stereoscopiche. Le sonde si allontanano lentamente dalla Terra e fra di loro ad ogni orbita ed hanno sorpassato nel 2009 i punti lagrangiani L4 ed L5.

La sonda Messenger, di NASA, sta gradualmente riducendo la quota della propria orbita intorno a Mercurio e continuerà fino alla metà del mese, quando comincerà la campagna di osservazione in orbita bassa. Al momento il massimo avvicinamento di Messenger alla superficie è inferiore ai 199 km di quota, il punto più vicino a Mercurio mai raggiunto da una sonda. Il punto di avvicinamento massimo al primo pianeta  continuerà poi a diminuire nel tempo, contrastato solo da alcune manovre correttive che verranno eseguite, rispettivamente, a settembre 2014, ottobre 2014 e gennaio 2015. A quel punto la sonda avrà esaurito il propellente.

Dopo otto anni in orbita intorno a Venere, la sonda europea Venus Express sta per cominciare l’ultima fase della propria missione. Il 18 giugno comincerà infatti la campagna di “aerobraking” che porterà la sonda a tuffarsi negli strati superiori dell’atmosfera venusiana. Se Venus Express riuscirà a sopravvivere alle proibitive condizioni dell’atmosfera di Venere, l’11 luglio verrà nuovamente alzata la sua orbita. Il propellente a disposizione dovrebbe comunque esaurirsi entro il 2015.

Sono progressivamente diminuite le notizie provenienti dal lander Chang’e 3 e dal rover Yutu, che sono sulla superficie lunare dallo scorso dicembre. Le osservazioni scientifiche continuano nonostante il rover sia ormai immobile per un problema al sistema di controllo. Dopo cinque mesi sulla Luna Yutu è ancora in contatto con il centro di controllo cinese, anche se il segnale è ormai molto debole.

Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. La sonda si trova nella sua missione estesa, e recentemente ha catturato delle straordinarie immagini della Terra riprese dalla Luna. Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis, anch’essa di NASA, stanno silenziosamente studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.

Dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, la sonda cinese Chang’e 2 continua il suo allontanamento dalla Terra nella sua orbita eliocentrica. La sonda ha ormai passato il traguardo degli 80 milioni di km di distanza e punta verso i 100 milioni. Attualmente viene utilizzata dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 652 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover, dopo aver passato diverse settimane a compiere osservazioni scientifiche presso il sito denominato The Kimberley, ha ripreso il lungo cammino verso le pendici del Monte Sharp. Curiosity ha ora superato i 7,2 km percorsi sulla superficie di Marte.

È invece il sol numero 3686 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha ormai superato i 39 km percorsi sulla superficie di Marte e sta esplorando il terreno nei pressi del cratere Endeavour. Opportunity è uscito alla grande dall’inverno marziano nell’emisfero sud ed è più in forma che mai, grazie anche al vento marziano che ha recentemente pulito dalla polvere i pannelli solari. Il rover sta esplorando, in particolare, l’area denominata “Murray ridge”.

I due rover marziani sono accompagnati da tre orbiter del pianeta rosso:  Mars Odyssey, della NASA, su Marte dal 2001, l’europea Mars Express, in orbita intorno a Marte dal 2003 e l’altra sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), arrivata nel 2005.

La missione NASA/ESA/ASI Cassini ha appena cominciato la sua orbita Rev 205 intorno a Saturno, in una fase definita “inclinata” della Solstice Mission. Tra gli highlight della missione ci sono, come sempre, i sorvoli ravvicinati del satellite Titano. Il 17 maggio è stato effettuato il flyby T101, mentre il prossimo 18 giugno sarà la volta del T102. Nel frattempo, la NASA ha indetto un concorso per denominare la prossima fase della missione della sonda, che comincerà nel 2016.

Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Lo scorso settembre gli scenziati al lavoro sui dati provenienti da Voyager 1 hanno annunciato che la sonda ha lasciato l’eliosfera ed è il primo oggetto creato dall’uomo a raggiungere lo spazio interstellare. La sonda si trova attualmente a circa 127 UA dalla Terra (17 ore e 38 minuti-luce dal Sole), mentre Voyager 2 è a circa 104 UA dalla Terra e 14 ore e 28 minuti-luce dal Sole.

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 7

La sonda ESA Rosetta, dopo aver effettuato diversi flyby della Terra e di Marte, e aver sorvolato due asteroidi (Lutetia e Šteins) è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko. La sonda europea ha ormai terminato la fase di commissioning degli strumenti scientifici, insieme a quelli del piccolo lander Philae, che a novembre si poserà sulla superficie della cometa. Adesso è nel pieno delle manovre di avvicinamento. Le accensioni dei propulsori per sincronizzare la propria orbita con quella di Churyumov-Gerasimenko sono cominciate il 7 maggio. Le due accensioni più lunghe sono state effettuate con successo, rispettivamente, il 21 maggio (delta-V 291 m/s) e il 4 giugno (delta-V 271 m/s). Sono previste altre 5 manovre propulsive da qui al 23 luglio. La sonda è adesso a meno di 375000 km dalla cometa. I preparativi per l’avvicinamento saranno completati ad agosto, quando la sonda europea sarà nell’orbita prevista intorno al corpo celeste.

L’orbiter americano MAVEN è attualmente in viaggio verso Marte, di cui studierà l’alta atmosfera, e su cui arriverà a settembre del 2014. Il 26 febbraio la sonda ha effettuato con successo la seconda delle cinque manovre correttive previste per l’avvicinamento al pianeta rosso. Anche la storica missione indiana Mars Orbiter Mission (MOM) è in viaggio verso Marte e arriverà in orbita marziana a settembre del 2014. L’11 giugno effettuerà la sua prossima manovra correttiva.

La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 11,6 milioni di km (0,08 UA). L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.

New Horizons, anch’essa di NASA, è ormai a 3,2 UA dal pianeta nano Plutone. Adesso mancano 401 giorni alla fase culminante dell’incontro ravvicinato, previsto per giugno del 2015. La sonda è attualmente nell’ultima fase di ibernazione prima di cominciare l’approccio finale al pianeta nano, anche se lo stato di salute dei sistemi di New Horizons viene monitorato settimanalmente. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper anche se, purtroppo, le prima campagna di identificazione di possibili obiettivi ha permesso la scoperta di 51 nuovi oggetti, ma nessuno dei quali a distanza raggiungibile dalla sonda. La ricerca continua ed è stata fatta domanda per utilizzare il telescopio Hubble per accelerare la selezione dell’eventuale obiettivo secondario.

La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.

La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. L’arrivo a destinazione è previsto per il luglio del 2016.

Sonde operative senza una missione: 2

L’International Cometary Explorer (ICE), lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3 (ISEE-3), rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nell’agosto del 2014. Pur ricevendo segnali dalla sonda, la NASA non possiede più la strumentazione per poter comunicare con la sonda veterana ed è quindi possibile che non ci saranno nuove missioni. Grazie da una campagna di crowdfunding completata con successo, è stato possibile ricostruire privatamente la strumentazione necessaria e installarla presso il radiotelescopio di Arecibo. I responsabili di questo progetto hanno recentemente riportato il successo dei tentativi di contatto, ricevendo correttamente la telemetria da parte della sonda, che sembra godere di ottima salute nonostante gli anni.

I tecnici dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA) hanno ricevuto una bella sorpresa lo scorso 22 maggio quando sono riusciti a mettersi nuovamente in contatto con IKAROS, la vela solare che era in modalità di ibernazione ormai da molti mesi. La sonda sembre essere uscita dall’ibernazione a metà aprile e ha energia sufficiente per circa tre mesi, dopo di che tornerà nuovamente in ibernazione. La missione di IKAROS è terminata a dicembre del 2010.

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.