Il Giappone inizia lo sviluppo del futuro lanciatore H-3

Credit www.spaceflightnow.com/

Con 7 miliardi di Yen ($70 milioni) stanziati per il 2014, parte di 190 miliardi di Yen ($1,9 miliardi) da spalmare nei prossimi 8 anni, il governo giapponese ha approvato lo sviluppo del nuovo razzo H-3 che dovrà sostituire i due modelli della serie H-2 a partire dal 2020.

L’agenzia spaziale giapponese JAXA già da qualche mese ha iniziato le consultazioni con diverse aziende private nazionali con cui intende sviluppare il progetto H-3.
L’esito dell’appalto verrà probabilmente reso noto già a fine del mese in corso ma Mitsubishi Heavy Industries Ltd., l’attuale contractor dei razzi H-2A e H-2B, è naturalmente la grande favorita.

Una raccomandazione governativa molto simile all’attuale politica spaziale statunitense impone che il settore privato venga coinvolto pienamente nel programma per rilanciare la competitività commerciale nazionale.

Il nuovo vettore sarà un due-stadi di 60m di altezza e dovrà garantire il lancio di payloads sia governativi che privati ad un prezzo che si aggirerà tra i $50/65 milioni, quindi inferiore agli attuali $100 milioni degli H-2.

Il primo stadio avrà una coppia di nuovi propulsori LE-X ad idrogeno ed ossigeno liquidi che svilupperanno una spinta di 135t, con la possibilità di avere fino a 6 boosters a combustibile solido di supporto.
La versione senza boosters avrà la capacità di portare 3t in orbita geostazionaria, mentre la versione con 6 boosters ne porterà 6,5.

Il nuovo motore LE-X sarà a ciclo di espansione aperto in cui l’idrogeno, prima di arrivare alla camera di combustione, raffredderà la stessa, l’ugello ed alimenterà le turbine.
Fino ad ora questo tipo di motori, che ha un disegno semplice, riduce le pressioni e le temperature e quindi risulta più robusto ed affidabile, è comunenmente usato come propulsore degli stadi superiori.
Il compromesso però risulterà in un incremento del peso .

L’attuale H-2A, con 22 lanci riusciti su 23 dal debutto nell’agosto 2001, ha trovato poco sucesso in ambito commerciale internazionale sopratutto a causa dei costi di produzione elevati ed uno Yen molto forte sul mercato.
L’H-2B, la versione più potente che porta verso la ISS la capsula cargo HTV, ha effettuato fin’ora 4 lanci con il 100% di successi.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.