Aggiornamenti dal sistema solare: gennaio 2014

La sonda cinese Chang’e 3 è stata la protagonista assoluta di questa fine del 2013, con immagini spettacolari dalla superficie della Luna, le prime da 37 anni a questa parte. A gennaio comincerà poi l’avventura finale di Rosetta, in una missione che ci terrà compagnia e con il fiato sospeso per tutto l’anno.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 0

Non sono previsti nuovi lanci di sonde di esplorazione del sistema solare nei prossimi mesi. La prossima missione sarà probabilmente Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), che dovrebbe partire a dicembre del 2014 alla volta di un asteroide per riportarne a terra un campione. Nel 2015 sono attualmente previsti i lanci di: Sunjammer, grande vela solare della NASA e, probabilmente, Chang’e 4, missione gemella dell’attuale Chang’e 3. Bepi-Colombo, la missione congiunta europea/giapponese diretta verso Mercurio, è invece slittata al 2016.

Missioni Operative: 18

La sonda WIND, di NASA, si trova attualmente in orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole; la sua missione di osservazione della nostra stella dura ormai dal 1994. A farle compagnia in L1 c’è l’orbiter americano ACE (Advanced Composition Explorer) e la missione congiunta ESA/NASA Solar and Heliospheric Observatory (SoHO), che nei mesi scorsi è stata impegnata nelle osservazioni del passaggio al perielio della cometa ISON.

La missione NASA STEREO (Solar and TErrestrial RElations Observatory) si compone, invece, di due sonde, Stereo A e Stereo B che condividono l’orbita della Terra intorno al Sole, rispettivamente, precedendo e seguendo il nostro pianeta, permettendo così osservazioni stereoscopiche. Le sonde si allontanano lentamente dalla Terra e fra di loro ad ogni orbita ed hanno sorpassato nel 2009 i punti lagrangiani L4 ed L5.

La sonda Messenger, di NASA, ha completato la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio lo scorso 17 marzo. NASA sta attualmente continuando ad utilizzare gli strumenti della sonda, anche se ufficialmente una nuova decisione formale su una eventuale seconda estensione di missione non è stata presa. In ogni caso la sonda verrà probabilmente deorbitata alla fine di marzo del 2015. A dicembre la sonda ha passato il traguardo dei 1000 giorni in orbita intorno al primo pianeta del sistema solare. Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2015.

È cominciata lo scorso 1 dicembre l’ambiziosa missione lunare cinese. Chang’e 3La missione è composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover, battezzato Yutu. Dopo alcuni giorni di avvicinamento la sonda è entrata in orbita  lunare il dicembre ed ha compiuto lo storico, e spettacolare, atterraggio sulla Luna il 14, chiudendo un periodo di assenza sulla superficie del nostro satellite che durava da 37 anni. Yutu è quindi sceso dal lander nelle ore successive, cominciando a muoversi sulla superficie. Dopo aver completato il collaudo dei propri strumenti, sia il lander che il rover sono stati messi in ibernazione lo scorso 25 dicembre, in previsione della notte lunare. La missione riprenderà nuovamente a metà gennaio, quando i raggi del sole torneranno ad affacciarsi nuovamente sul sito di atterraggio.

Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. La sonda si trova nella sua missione estesa, ed uno degli attuali obiettivi è la documentazione dei siti di atterraggio dei mezzi di esplorazione, grazie alla risoluzione elevata delle immagini che è in grado di riprendere. Nei giorni scorsi la sonda ha ripreso anche Chang’e 3 e Yutu. Grazie alle straordinarie immagini riprese dalla sonda, alla fine di dicembre il team di LRO ha rilasciato una straordinaria riscostruzione della ripresa dell’immagine dell’ “Earthrise” dall’orbita lunare compiuta dall’equipaggio dell’Apollo 8, nell’occasione del 45-imo anniversario.

La sonda americana LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer) ha cominciato ufficialmente la propria missione di studio dell’esosfera lunare alla fine di novembre. La missione durerà circa 100 giorni. Le osservazioni compiute dalla sonda dopo l’atterraggio di Chang’e 3 non hanno, sorprendentemente, rilevato nessun disturbo del fragile ambiente atmosferico lunare provocato dai propulsori della sonda o dalla polvere smossa durante l’atterraggio.

Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis, anch’essa di NASA, stanno silenziosamente studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.

Dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, la sonda cinese Chang’e 2 continua il suo allontanamento dalla Terra nella sua orbita eliocentrica. La sonda ha ormai passato il traguardo dei 60 milioni di km di distanza e punta verso i 100 milioni. Attualmente viene utilizzata dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 504 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL) ed il rover ha ormai superato i 4,5 km percorsi sul pianeta rosso. Dopo aver risolto alcuni problemi di software, il rover ha ripreso il lungo cammino che lo porterà alle pendici del monte Sharp. Gli straordinari risultati scientifici di MSL hanno permesso di riformulare nuovi obiettivi di missione e, nei prossimi mesi, Curiosity andrà alla ricerca di siti dove si siano preservati composti organici.

È invece il sol numero 3538 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha ormai superato i 38 km percorsi sulla superficie di Marte ed ha cominciato a scalare il promontorio chiamato Solander Point dove, su un pendio esposto a nord, passerà l’inverno appena cominciato nell’emisfero sud marziano. Il prossimo 25 gennaio Opportunity festeggerà i 10 anni sul pianeta rosso. Il 4 gennaio è stato invece il 10-imo anniversario dell’atterraggio di Spirit, il rover gemello di Opportunity, ormai in silenzio da alcuni anni. Sul blog di Emily Lakdawalla potete trovare una splendida rassegna di immagini prodotte dai due MER in questi 10 anni.

La sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) continua la sua missione di osservazione del pianeta rosso, ed ha recentemente passato il traguardo ragguardevole dei 200 terabit di dati inviati a terra dal 2006, anno in cui è cominciata la sua missione scientifica in orbita intorno a Marte. Recenti immagini da MRO hanno messo nuovamente in evidenza alcuni fenomeni stagionali effimeri in alcune regioni di Marte in cui, per breve tempo, sembra esserci un flusso di acqua salata nei pressi della superficie.

A farle compagnia in orbita intorno a Marte ci sono, inoltre, la sonda americana Mars Odyssey, in orbita dal 2001, e quella europea Mars Express, intorno al pianeta rosso dal 2003. La sonda europea ha compiuto, alcuni giorni fa, il flyby di Phobos più ravvicinato di sempre – solo 45 km dalla superficie. Il sorvolo sarà troppo veloce da permettere riprese, ma i dati misurati permetteranno di avere la più accurata osservazione fino ad ora del campo gravitazionale e della struttura interna della luna più grande di Marte.

La missione NASA/ESA/ASI Cassini sta compiendo la sua orbita Rev 200 intorno a Saturno, in una fase definita “inclinata” della Solstice Mission. L’alta inclinazione dell’orbita ha permesso alla sonda di riprendere immagini spettacolari del pianeta gigante. Cassini ha appena effettuato il flyby T97 di Titano. I risultati dei passaggi ravvicinati sul satellite più grande di Saturno hanno permesso di incrementare enormemente le nostre conoscenze di questo mondo molto complesso, ed in particolare dei suoi laghi e mari di idrocarburi. A gennaio Cassini comincerà la Rev 201 che prevede un altro flyby di Titano (T98) il 2 febbraio.

Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Dopo aver atteso circa un anno, gli scenziati al lavoro sui dati provenienti da Voyager 1 hanno finalmente annunciato che la sonda ha lasciato l’eliosfera ed è il primo oggetto creato dall’uomo a raggiungere lo spazio interstellare. La sonda si trova attualmente a circa 127 UA dalla Terra (17 ore e 38 minuti-luce dal Sole), mentre Voyager 2 è a circa 105 UA dalla Terra e 14 ore e 29 minuti-luce dal Sole.

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 7

La sonda ESA Rosetta, dopo aver effettuato diversi flyby della Terra e di Marte, e aver sorvolato due asteroidi (Lutetia e Šteins) è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko. Il prossimo 20 gennaio verrà risvegliata dalla fase di ibernazione che durava dal giugno del 2011. Subito dopo cominceranno i preparativi per l’avvicinamento alla cometa, che saranno completati ad agosto, quando la sonda europea sarà nell’orbita prevista intorno al corpo celeste. A novembre Rosetta rilascerà il piccolo lander, Philae, che si poserà sulla superficie della cometa.

L’orbiter americano MAVEN, diretto verso Marte, è stato lanciato con successo lo scorso 18 novembre. La missione di studio dell’alta atmosfera marziana comincerà con l’arrivo sul pianeta rosso, previsto per settembre del 2014. A dicembre la sonda ha compiuto la prima delle 5 manovre correttive previste nel suo viaggio verso Marte.

Anche la storica missione indiana Mars Orbiter Mission (MOM) è in viaggio verso Marte. Il 30 novembre scorso MOM ha compiuto la manovra finale che le ha permesso di lasciare l’orbita terrestre e inserirsi in orbita di trasferimento marziana. Prima di andarsene, la sonda ha inviato una bella immagine del nostro pianeta. Anche la sonda indiana ha compiuto con successo a dicembre la sua prima manovra correttiva che le permetterà di arrivare in orbita marziana a settembre del 2014.

La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 30 milioni di km (0,20 UA). Dal mese scorso, Dawn è più vicino a Cerere che a Vesta. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.

New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 4,4 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 554 giorni all’incontro ravvicinato. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper. La sonda è stata appena risvegliata da uno dei frequenti periodi di ibernazione (durato alcuni mesi). Verrà rimessa in ibernazione per l’ultima volta nelle prossime settimane per essere risvegliata qualche mese prima dell’approccio finale.

La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.

La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Il 9 ottobre ha effettuato il sorvolo della Terra che ha permesso alla sonda di sfruttare l’effetto catapulta della gravità del nostro pianeta per accelerare alla velocità necessaria per raggiungere Giove. L’arrivo a destinazione è previsto per il luglio del 2016.

Sonde operative senza una missione: 1

L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nell’agosto del 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.

 

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.