2013 – un anno nello spazio

Anche il 2013 volge alla conlcusione e si tirano le somme di un anno astronautico per noi particolarmente speciale: è stato infatti l’anno di Luca Parmitano che ha trascorso circa sei mesi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale per la missione Volare. Sono continuati inoltre i progressi cinesi in ambito astronautico, con una nuova missione con equipaggio sulla stazione spaziale Tiangong 1 e il ritorno di una sonda sulla superficie della Luna dopo 37 anni. Nonostante i problemi di finanziamento che sta affrontando la NASA, sono proseguiti anche nel 2013 i progressi sui futuri mezzi di trasporto (Orion e Space Launch System). Non sembra rallentare, invece, la corsa allo spazio “commerciale”, con progressi evidenti delle aziende “storiche”, come SpaceX, Orbital e Virgin Galactic, e l’ingresso di nuovi attori che fanno dello spazio la loro missione principale.

Luca Parmitano e la missione Volare

La missione Volare, dell’astronauta italiano Luca Parmitano, è cominciata il 28 maggio, con il lancio della Sojuz TMA-09M dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan. Nei successivi sei mesi l’astronauta siciliano ci ha resi partecipi della sua avventura in orbita come membro delle Expedition 36 e 37 sulla ISS, condividendo pensieri, sensazioni e fotografie spettacolari. Luca è anche passato alla storia come il primo astronauta italiano a compiere un’attività extraveicolare il 9 luglio. Ci ha tenuti, invece, con il fiato sospeso il 16 luglio, durante la sua seconda EVA. Una perdita al circuito di raffreddamento della tuta spaziale ha provocato il rientro anticipato degli astronauti e attimi di paura che Luca ha saputo affrontare con una calma non comune.

Il resto della missione, per fortuna, è proseguito senza grosse sorprese. A fine settembre Luca era ai comandi del braccio robotico della ISS, il Canadarm-2, quando arrivava la storica missione della navetta Cygnus nel suo volo dimostrativo. La missione dell’astronauta italiano si è conclusa poi l’11 novembre, con il rientro a terra nelle steppe del Kazakistan con i suoi compagni di viaggio, Fyodor Yurchikhin e Karen Nyberg.

La stazione spaziale internazionale (ISS)

Oltre alla missione di Luca Parmitano, l’avamposto orbitale internazionale ha visto, nel 2013, l’avvicendarsi di altri tre equipaggi. Come per l’anno precedente, la capsula Sojuz TMA-M è l’unica al momento utilizzabile per il trasporto di astronauti sulla ISS, e lo sarà ancora per qualche anno. Il primo avvicendamento si è avuto a marzo, con il rientro della Sojuz TMA-07M che ha concluso l’Expedition 34 e l’arrivo, qualche giorno dopo, della Sojuz TMA-08M. Quest’ultima ha utilizzato anche per la prima volta il profilo di avvicinamento alla stazione spaziale in sole sei ore, successivamente divenuto standard per tutte le missioni.

L’avvicendamento degli equipaggi è proseguito fino all’arrivo della Sojuz TMA-11M, Il 7 novembre, e l’avvio dell’Expedition 38. Al contrario della maggior parte dei cambi di equipaggio, in cui tre astronauti lasciano la ISS con qualche giorno di anticipo rispetto all’arrivo dell’equipaggio successivo lasciando temporaneamente sulla stazione solo tre astronauti, durante questo avvicendamento i tre nuovi astronauti sono arrivati prima del ritorno a terra della Sojuz di Luca Parmitano. Per un breve periodo di tempo quindi la ISS ha avuto 9 membri di equipaggio ed è stato possibile il passaggio simbolico di consegne della fiaccola olimpica per i giochi invernali di Sochi 2014 che è stata consegnata dall’equipaggio della Sojuz TMA-11M a quello della Sojuz TMA-09M dopo essere stata portata all’esterno durante una passeggiata spaziale.

Oltre agli astronauti, si sono avvicendati sulla ISS anche le navette cartgo. Quattro capsule Progress, da Progress 18-M a Progress 21-M, hanno visitato la ISS nell’anno appena trascorso. Le capsule russe sono state affiancate da una serie di veicoli cargo dei partner internazionali tra cui l’europeo ATV-4 “Albert Einstein” e il giapponese HTV-4. Sono proseguiti inoltre i voli della capsula commerciale Dragon, dell’azienda americana SpaceX, con la sua seconda missione. A SpaceX si è affiancata, come già accennato, anche la Orbital Sciences Corporation, con la sua capsula Cygnus, che ha compiuto il suo volo dimostrativo a settembre e presto vedrà l’entrata in servizio vera e propria.

Il 2013 sull’avamposto orbitale ha visto l’esecuzione di ben 11 attività extraveicolari, sei eseguite da altrettanti equipaggi russi (Vinogradov e Romanenko ad aprile, Yurchikhin e Misurkin a giugno e altre due ad agosto, Kotov e Ryazansky a novembre e l’ultima in corso di svolgimento in queste ore) e cinque eseguite da equipaggi internazionali: oltre alle due, pianificate, eseguite da Chris Cassidy e Luca Parmitano, sono state necessarie nel corso dell’anno ben tre EVA non pianificate per riparare alcuni guasti al circuito di raffreddamento della ISS: Cassidy e Mashburn a maggio e le ultime due eseguite nei giorni scorsi da Mastracchio e Hopkins.

Ritorno sulla luna e altri progressi cinesi

Il 14 dicembre, il lander Chang’e 3 e il rover Yutu sono atterrati sulla superficie del nostro satellite, ponendo fine ad un’assenza durata 37 anni. Le spettacolari immagini provenienti dalla sonda cinese in avvicinamento alla Luna hanno fatto emozionare non poco, ripescando memorie ormai sbiadite degli storici atterraggi delle missioni Apollo. La Cina diventa quindi il terzo paese, dopo USA e URSS a far atterrare con successo un proprio mezzo sulla Luna.

Sono proseguite inoltre le attività con equipaggio in orbita bassa, con la missione Shenzhou-10, l’ultima a visitare la stazione spaziale Tiangong-1. La missione ha visto i tre taikonauti, tra cui anche stavolta una donna, trascorrere due settimane nella piccola stazione orbitante.

Esplorazione del Sistema Solare e oltre

Il 2013 verrà ricordato anche come l’anno in cui una nostra sonda, Voyager 1, entra nello spazio interstellare, lasciando per sempre l’eliosfera. Molto più vicino a noi, sono continuate con dati scientifici sempre più preziosi le missioni di esplorazione di Marte, in particolare i due rover ancora attivi, Curiosity e Opportunity e i tre orbiter Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter e Mars Express. Sono partite tra ottobre e novembre, inoltre, altre due missioni verso il pianeta rosso: l’orbiter indiano Mars Orbiter Mission e quello americano MAVEN, che raggiungeranno Marte l’anno prossimo.

Per quel che riguarda l’esplorazione lunare, oltre a Chang’e 3, un’altra missione americana ha raggiunto il nostro satellite nel 2013: LADEE sta studiando la tenue esosfera lunare. Mentre missioni di enorme successo, come Cassini su Saturno e Messenger su Mercurio, continuano a mandare dati, diverse sonde si stanno avvicinando al loro obiettivo finale. Juno, ad esempio, sonda americana diretta verso Giove, ha effettuato ad ottobre un flyby con assist gravitazionale  della Terra che l’ha immessa nel tratto finale del suo viaggio verso il gigante del sistema solare, che raggiungerà nel 2016.

Compagnie private

Nel 2013 sono proseguiti i successi e i nuovi progetti delle compagnie private in questa nuova corsa allo spazio. Oltre alle già citate SpaceX e Orbital, sono infatti proseguiti i lavori per il programma della NASA Commercial Crew, con passi importanti anche per Sierra Nevada e Boing nello sviluppo delle loro navette, Dream Chaser e CST-100. Proseguono inoltre i progetti di Golden Spike, Moon Express, Mars One, Inspiration Mars, Planetary Resources e Deep Space Industries. In ambito suborbitale ci sono stati finalmente i primi voli propulsi di SpaceShipTwo per Virgin Galactic, ed ora l’inizio dei voli nello spazio sembra veramente vicino.

Numeri e statistiche

Il 2013 ha visto il lancio finora di 80 missioni orbitali, di cui 77 con successo, mentre l’ultimo lancio (russo) è previsto per domani. La maggior parte, ben 31, sono stati eseguiti dalla Russia, contando anche il lancio dalla rampa galleggiante della società Sea Launch e i due lanci di un vettore Sojuz dalla Guyana Francese. Al secondo posto gli Stati Uniti, con 19 lanci tutti coronati da successo, mentre i cinesi sono al terzo posto con 14 lanci. 5 lanci sono stati effettuati dall’ESA, 3 dal Giappone e dall’India ed 1 dalla Corea del Sud (con assistenza russa).

Ben tre i nuovi vettori all’esordio nel 2013: il lanciatore Antares, utilizzato dalla Orbital per il lancio di Cygnus verso la ISS, ed i piccoli lanciatori Epsilon (Giappone) e Kuaizhou (Cina).

Per quel che riguarda le missioni con equipaggio ci sono stati 5 lanci orbitali, 4 su una capsula Sojuz TMA-M verso la ISS e 1 su una Shenzhou verso la Tiangong 1, per un totale di 15 astronauti.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.

Una risposta

  1. Marco Zambianchi ha detto:

    Ottimo resoconto, come sempre.

    Questa la top ten secondo RosKosmos…