Blue Origin simula una missione sub-orbitale con il nuovo motore BE-3

Il motore BE-3 di Blue Origin durante il test di accensione. Credit: Blue Origin.

Il nuovo propulsore BE-3, destinato ad equipaggiare il sistema per portare astronauti in orbita terrestre bassa sviluppato da Blue Origin, è stato testato lo scorso 20 novembre 2013 presso il sito di prova di proprietà della compagnia spaziale Americana nei pressi di Van Horn nel Texas Occidentale.

Il propulsore, che utilizza come propellenti ossigeno ed idrogeno liquidi (LOx/LH2), è stato acceso a piena potenza per circa 2 minuti e mezzo, sviluppando una spinta di circa 490.000 N, e dopo una pausa di alcuni minuti è stato riacceso per ancora un minuto, riducendo la spinta a circa 111.200 N.

Questa particolare sequenza di utilizzazione del motore BE-3 è servita ai tecnici di Blue Origin per simulare le condizioni di un lancio sub-orbitale, con susseguente fase di atterraggio controllato per mezzo della spinta dei motori, del razzo Reusable Booster System sviluppato da Blue Origin per il Commercial Crew Program (CCP) della NASA, all’interno della fase del programma di sviluppo Commercial Crew Development Round 2 (CCDev2).

Il Reusable Booster System di Blue Origin. Credit: Blue Origin.

Il Reusable Booster System di Blue Origin. Credit: Blue Origin.

Il motore BE-3 in corso di sviluppo è il primo nuovo propulsore che utilizza ossigeno e idrogeno liquido sviluppato da più di una decade dopo lo RS-60 progettato per il razzo vettore Delta IV e la camera di combustione era stata precedentemente sottoposta a test nell’ottobre del 2012,  come tappa fondamentale parte del programma CCDev2, negli accordi stipulati fra Blue Origin e la NASA.

Nonostante non sia stata selezionata dalla NASA per partecipare alla fase di sviluppo attuale del programma CCP,che vede competere SpaceX, Boeing e Sierra Nevada Corp. per la realizzazione del prossimo sistema con cui inviare astronauti Americani verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), Blue Origin ha sottoscritto lo scorso febbraio 2013 un accordo di estensione del programma CCDev2, non remunerato, con l’Agenzia Spaziale Americana.

In questa estensione dell’accordo di collaborazione, che dovrebbe concludersi a metà del 2014, i tecnici della NASA collaboreranno nello sviluppo dei capsula bi-conica sviluppata da Blue Origin per il trasporto di astronauti in orbita terrestre bassa, della propulsione nello spazio, della avionica e della meccanica del volo.

Blue Origin ha inoltre continuato lo sviluppo dei sistemi di guida, di navigazione e di controllo della capsula spaziale.

Fonte: Nasa, Blue Origin.

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.