MAVEN effettua con successo la prima manovra di correzione di traiettoria

Rappresentazione artistica della sonda MAVEN in orbita attorno a Marte. Credits: NASA.

Lo scorso 3 dicembre 2013, la sonda Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN Mission (MAVEN) della NASA, ha effettuato la prima manovra di correzione della traiettoria (Trajectory Correction Maneuver – TCM) nel suo viaggio con destinazione Marte.

La manovra è stata necessaria per correggere l’errore di “protezione planetaria” della traiettoria iniziale di trasferimento della sonda nel viaggio verso il pianeta Rosso.

L’errore di “protezione planetaria” è una piccola deviazione, aggiunta deliberatamente rispetto alla traiettoria ideale, per evitare che lo stadio superiore del vettore Atlas V che ha immesso MAVEN in rotta verso Marte, e che percorre sostanzialmente la stessa traiettoria della sonda, possa accidentalmente colpire il Pianeta Rosso e così contribuire ad una sua contaminazione.

Questa manovra ha anche consentito al team di controllo della missione di verificare il corretto funzionamento dei motori dedicati alle correzioni di manovra e di quelli che serviranno per le fasi cruciali di immissione in orbita Marziana.

Al momento della prima correzione di traiettoria MAVEN si trovava a più di 4,6 milioni di km dalla Terra e si muoveva con una velocità circa 120.000 km/h.

Una seconda manovra di correzione della traiettoria di MAVEN (TCM-2) è in programma per il prossimo 26 febbraio 2014.

Nei giorni 4 e 5 dicembre il team che gestisce la missione di MAVEN ha effettuato le verifiche di due degli strumenti di cui la Sonda è dotata, il Neutral Gas and Ion Mass Spectrometer (NGIMS) e lo Imaging Ultraviolet Spectrograph (IUVS).

Per entrambi gli strumenti i test di accensione e di ricezione della telemetria sono stati effettuati con successo, confermando che si trovano in perfette condizioni nonostante lo stress delle fasi di lancio e le temperature estreme a cui sono sottoposti.

La sonda MAVEN per mezzo di NGIMS permetterà lo studio degli strati superiori dell’atmosfera di Marte, esaminandone  la composizione e determinando la velocità con cui i gas che la compongono sfuggono nello spazio durante il tempo.

Questo studio consentirà agli scienziati di comprendere lo stato attuale degli strati superiori della atmosfera Marziana, come si doveva presentare  miliardi di anni fa e quanta atmosfera è stata persa dal Pianeta Rosso nel tempo.

Lo strumento IUVS servirà invece ad analizzare a distanza le caratteristiche globali degli strati alti dell’atmosfera di Marte e della sua ionosfera.

In questo test preliminare IUVS ha scattato due serie di immagini nel campo della radiazione ultravioletta a diverse livelli di alto voltaggio per ottenere la lettura di base delle caratteristiche dello strumento in orbita e alla attuali condizioni di temperatura.

In questa rilevazione di test IUVS si è occupato di una misurazione iniziale dell’idrogeno presente nello spazio interplanetario.

Il team di controllo ha in programma di utilizzare IUVS durante la prossima settimana per analizzare quanto rimasto della Cometa ISON, della quale non sembra si sia conservato molto dopo il passaggio al perielio dello scorso 28 novembre, e ancora alcune altre volte durante il viaggio di MAVEN verso Marte dove giungerà nel prossimo settembre 2014.

Fonte: lasp.colorado.edu.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.