Partito l’addestramento CAVES 2013

Questa settimana vede l’inizio del corso ESA di addestramento sotterraneo per astronauti. Sei astronauti da tutto il mondo, con e senza esperienza di volo, lavoreranno insieme per superare le difficoltà che lavorare in un nuovo ambiente pone, portando avanti un programma scientifico completo ma con mezzi limitati – così come accade sulla Stazione Spaziale Internazionale.

All’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli si affiancheranno l’astronauta canadese Jeremy Hansen, il cosmonauta russo Aleksei Ovchinin, l’astronauta giapponese Satoshi Furukawa e gli astronauti della NASA Mike Barratt e Jack Fischer, per un’avventura “sotterranea” di sei giorni.

Il corso CAVES della durata di due settimane inizia con cinque giorni di studio dei nodi e con la preparazione all’esplorazione della sub-superficie della Terra. Agli astronauti verrà insegnato come esplorare le aree buie e inesplorate, come scalare le pareti in sicurezza e muoversi in tre dimensioni, come effettuare esperimenti scientifici e preparare le loro scorte per la missione.

Gli astronauti scenderanno dunque nella grotta Sa Grutta, in Sardegna, nella quale passeranno sei giorni senza tornare in superficie. Dal loro campo base, i “cavenauts”– questo il nome dato loro dall’unione di cave (grotta) e astronauts(astronauti) – esploreranno ed eseguiranno gli esperimenti in completa oscurità con soltanto le lampade sui loro caschi a far luce.

Vivere e lavorare in isolamento e in solitudine sono i fattori da combattere. Il lavoro di squadra è la chiave per una missione di successo, e gli esperti sono a portata di mano per offrire consigli e per controllare i progressi.

Per alcuni versi, i “cavenauts” lavoreranno in un ambiente ancora più remoto ed ostile che sulla Stazione Spaziale Internazionale. In caso di emergenza, gli astronauti nello spazio possono tornare sulla Terra più rapidamente di quanto possano impiegare i nostri “esploratori” a risalire in superficie.

Il corso si propone di migliorare le doti di leadership, lavoro di squadra, processo decisionale e di risoluzione dei problemi, il tutto in un ambiente multi culturale. I “cavenauts” cercheranno forme di vita, proveranno nuove tecnologie e studieranno le condizioni atmosferiche, la geologia e l’ambiente nel sottosuolo, comprese delle misurazioni dei livelli di radiazione e di anidride carbonica.

Durante la missione dello scorso anno, i “cavenauts” sono tornati portando con se una specie sconosciuta. Il crostaceo trovato assomiglia all’onisco, o porcellino di terra, e vive in acqua, una scoperta unica per la scienza. Gli scolari possono unirsi alla missione e cercare le loro bestioline striscianti con il programma di formazione “Cattura l’insetto”.

Fonte: ESA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.