NASA valuta una missione di riserva per il telescopio Kepler

Dopo alcuni mesi di analisi e verifiche NASA ha deciso di concludere i tentativi di recupero della piena capacità di manovra del Telescopio Spaziale Kepler.
Al momento è in fase di valutazione una nuova missione scientifica ridimensionata che potrebbe essere portata avanti nelle attuali condizioni del satellite.

Due delle quattro ruote di reazione del telescopio, utilizzate per gestire precisamente l’assetto e il puntamento, si sono danneggiate nel corso della permanenza nello spazio: la prima è stata persa nel luglio 2012 e la seconda nel maggio scorso. Fino ad ora tutti gli sforzi fatti per recuperare le funzionalità di almeno una delle due ruote sono stati vani. Affinché Kepler possa proseguire nella “caccia” di esopianeti abitabili simili alla Terra sono necessarie almeno tre ruote di reazione pienamente funzionanti.

Nel novembre 2012 Kepler aveva ultimato la sua missione primaria e aveva iniziato una missione aggiuntiva di quattro anni.
Mentre prosegue l’analisi dei dati raccolti fino ad ora, si sta comunque valutando l’ipotesi di ridimensionare la missione scientifica del satellite, sempre nell’ambito della ricerca di esopianeti, scegliendo nuovi obiettivi e utilizzando solo le due ruote di reazione e i thruster.

Lo scorso 8 agosto i tecnici e gli ingegneri hanno condotto un test di misura delle prestazioni dei sistemi (system-level performance test) per valutare con precisione le attuali capacità del telescopio. Dal test è emerso che le due ruote di reazione guaste non sono effettivamente più recuperabili per l’attuale missione scientifica di ricerca.
Kepler ora si trova in uno stato di “riposo forzato”, una configurazione stabile in cui vengono utilizzati solo i thruster per il controllo e il puntamento cercando di minimizzare il consumo di propellente.

Per attivare il nuovo profilo di missione dovranno essere condotti ancora alcuni accertamenti e dovranno essere pianificate con cura le modifiche alle procedure e alle operazioni per proseguire nella ricerca scientifica utilizzando la nuova combinazione per il controllo dell’assetto e del puntamento.
La nuova missione di Kepler verrà scelta a partire da una serie di proposte della comunità scientifica entro la fine dell’anno.

Dai dati raccolti nella prima parte della missione è emerso che Kepler ha individuato 135 esopianeti e circa 3500 candidati.
Il team scientifico della missione è ancora la lavoro su quanto raccolto nei primi quattro anni ed è fiducioso che molte nuove scoperte siano alle porte visti i risultati ottenuti fino ad ora.

Fonte: NASA.

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Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.