Aggiornamenti dal sistema solare: dicembre 2012

Finalmente ci avviciniamo nuovamente verso l’inizio di una nuova missione di esplorazione del sistema solare: LADEE entra nella fase finale di preparazione per il lancio che avverrà nell’agosto del prossimo anno. Continuano frenetiche le attività dei rover marziani, con Curiosity che ha completando i test su tutta la sua strumentazione e ha raggiunto l’area denominata Glenelg. Si attendono novità anche dalla sonda cinese Chang’e 2 che il prossimo 13 dicembre dovrebbe avvicinarsi ad un asteroide. Nel mese scorso sono inoltre arrivate importanti novità dalla sonda Messenger da Mercurio.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio:

La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, è ormai assemblata e tutti i suoi strumenti sono stati integrati. Attualmente i tecnici NASA stanno sottoponendo il satellite a numerosi test, in previsione del lancio da Wallops Island su un vettore Minotaur nell’agosto del 2013. La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria.

Un’altra missione lunare, stavolta cinese, è prevista per la seconda metà del 2013. Chang’E 3 sarà composta da un lander e da un piccolo rover. Verso la fine del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono attualmente previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN e quello indiano Mangalyaan.

Esplorando il sistema solare interno:

Messenger, di NASA, ha superato la metà della prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. È recente la notizia della scoperta, grazie ai dati inviati dalla sonda, di ghiaccio di acqua ed altre sostanze volatili nei crateri polari. Inoltre è sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica image gallery che ha ormai superato le 125000 immagini.

Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014.

Non è ancora finita la missione della sonda cinese Chang’E 2. Dopo aver esplorato la Luna e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole, lo scorso aprile Chang’E 2 ha cambiato nuovamente orbita e si sta ora avvicinando all’asteroide 4179-Toutatis. Il flyby è previsto per questo mese, probabilmente il 13 dicembre.

Sulla Luna:

Le cinque sonde americane in orbita intorno alla Luna sono nel vivo della loro missione scientifica: Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione; le sonde gemelle Ebb e Flow, della missione GRAIL, sono praticamente al termine della loro missione estesa dedicata allo studio del campo gravitazionale lunare; infine, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.

Esplorando Marte:

Mentre sulla Terra si svolgerà oggi, 3 dicembre, la conferenza stampa sugli aggiornamenti della missione Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL), sulla superficie di Marte è il sol numero 116 per il rover. Curiosity ha passato diverse settimane nell’area denominata “Rocknest” ed ha finalmente completato i test di funzionamento di quasi tutti i suoi strumenti, tra cui l’analizzatore di campioni SAM (Sample Analysis at Mars), il più grosso payload scientifico della missione, regalandoci anche un altro dei suoi magnifici autoritratti. A partire dal sol 100 Curiosity ha cominciato nuovamente a muoversi, raggiungendo finalmente l’area denominata “Glenelg”, da tempo selezionata come primo vero obiettivo scientifico. È qui che il rover utilizzerà per la prima volta la sua piccola trivella per studiare il terreno. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum. Sul sito della Planetary Society è disponibile inoltre una tabella riassuntiva delle attività di Curiosity giorno per giorno, o meglio, sol per sol.

È invece il sol numero 3149 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite continua la sua esplorazione del versante nord di Cape York, sul bordo del cratere Endeavour. In particolare sta studiando l’area denominata “Matijevic Hill”.

La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a studiare la meteorologia di Marte dall’orbita tramite lo strumento HiRISE, come ad esempio questa tempesta di polvere nell’emisfero sud marziano. HiRISE viene utilizzato anche per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity.

Anche la sonda ESA Mars Express continua la sua missione intorno al pianeta rosso. In un bell’esempio di cooperazione scientifica internazionale, lo scorso 26 novembre la sonda europea ha anche funzionato per la prima volta da ripetitore per la trasmissione dei dati provenienti dal rover Curiosity.

Mars Odyssey, di NASA, è attualmente la missione marziana operativa da più tempo. La sonda ha recentemente trasferito le attività sul computer dell’unità di backup, dopo i problemi che periodicamente hanno interessato il set di attrezzature principale negli ultimi mesi.

Nel sistema di Saturno:

La sonda NASA/ESA/ASI Cassini ha appena completato l’orbita Rev 175 intorno a Saturno, durante la quale ci ha regalato, tra le altre, queste splendide immagini del ciclone al centro dell’area esagonale sul polo nord del gigante gassoso. Nel mese scorso la sonda ha effettuato due flyby programmati di Titano. La lunga permanenza della sonda nel sistema di Saturno ha permesso di osservare alcune variazioni stagionali dell’atmosfera di Titano. Nel mese di dicembre, durante le orbite Rev 176 e 177 Cassini raggiungerà un’inclinazione di 53°, ed effettuerà alcuni flyby “non-targeted” a distanza di Titano e Rhea. Sul sito ufficiale di Cassini è presente una bella timeline interattiva della missione, dal lancio fino alla fine prevista nel 2017.

In viaggio:

La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.

La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 0,38 UA. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.

New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 7,6 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano ancora 953 giorni all’incontro ravvicinato e la sonda ha superato la metà strada tra le orbite di Urano e Nettuno. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.

La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.

La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno, per effettuare un flyby della Terra nell’agosto del 2013. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016. L’agenzia spaziale americana ha recentemente colto l’occasione per riconoscere il contributo italiano alla missione.

L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.

Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 123 UA dalla Terra (17 ore e 7 minuti-luce), nei pressi dei confini dell’eliosfera, mentre Voyager 2 è a circa 101 UA (13 ore e 59 minuti-luce). Ancora non si hanno conferme ufficiali, ma recenti misurazioni della radiazione cosmica provenienti da Voyager 1 portano a pensare che la sonda sia ormai uscita dall’eliosfera entrando nello spazio interstellare.

Questa serie di articoli è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog di Emily Lakdawalla della Planetary Society.

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.