La capsula CTS-100 della Boeing supera l’Integrated System Review

Nell'immagine artistica, la capsula CST-100 sgancia il modulo di servizio prima di rientrare nell'atmosfera. (C) Boeing.
Nell'immagine artistica, la capsula CST-100 sgancia il modulo di servizio prima di rientrare nell'atmosfera. (C) Boeing.

La Boeing Company ha raggiunto, lo scorso 23 Agosto, il suo primo obiettivo nell’ambito del programma Commercial Crew Integrated Capability (CCiCap) della NASA, volto a creare la disponibilità di servizi di trasporto spaziale umano per clienti governativi e commerciali.

Nella sua Integrated Systems Review (ISR), Boeing ha presentato gli ultimi progetti relativi al proprio veicolo CST-100, al razzo Atlas V dell’United Launch Alliance, all’avionica, al software, all’integrazione con l’International Space Station e alle operazioni al suolo e di missione. Questi progetti, serviranno come base per gli ulteriori lavori di sviluppo da completarsi durante il CCiCap. La multinazionale statunitense ha anche discusso dei propri piani relativi alla sicurezza e alla garanzia della missione, che, in ultima analisi, contribuiranno all’ottenimento della certificazione dell’intero sistema, per il volo spaziale umano.

John Mulholland, vice presidente della società e program manager per i Commercial Programs, spera che la qualità del lavoro dei teams coinvolti e dei fornitori, possa far sì che il CST-100 (Crew Space Transportation – 100) diventi uno dei veicoli per il trasporto di equipaggi verso la Stazione Spaziale e le altre destinazioni in orbita bassa.

Anche i tecnici esperti dell’ente spaziale statunitense per quanto riguarda il Commercial Crew Program (CCP) hanno partecipato alla riunione di revisione di Houston; essi forniranno commenti e suggerimenti sulla base di oltre 50 anni di esperienza di con il volo spaziale umano.

A tale proposito, Ed Mango, program manager del CCP ritiene che tutti i partners industriali della NASA coinvolti nel programma, potrebbero dare all’America un proprio sistema di trasporto spaziale abitato entro la metà di questa decade. “Questa Integrated Systems Review è stata solamente la prima di molte altre tappe importanti ed eccitanti, che si prevede la Boeing riuscirà a completare durante questa collaborazione finanziata dalla NASA.” Ha concluso Mango.

Alla revisione, Boeing ha anche presentato i risultati di numerosi tests che sono stati svolti nell’ambito del precedente Commercial Crew Developement Round Two Space Act Agreement con la NASA. Essi hanno incluso i tests sui paracadute, sugli air bag, le accensioni dei propulsori del sistema di abort e le prove nella galleria del vento.

I nuovi accordi CCiCap della NASA seguono due precedenti sforzi commerciali messi in campo dall’agenzia spaziale per spronare lo sviluppo dei sistemi per il trasporto dell’equipaggio, con i relativi sottosistemi. Il lavoro dei partners industriali della NASA nell’ambito del CCiCap, porterà ad una missione orbitale dimostrativa abitata, nella metà di questa decade.

L’obiettivo principale dell’impegno per lo spazio commerciale di NASA, è quello di rendere l’orbita bassa terrestre maggiormente accessibile ed aperta alle esigenze proprie e degli altri clienti governativi e commerciali.

La capsula CST-100 della Boeing è progettata per ospitare 7 astronauti o una combinazione di astronauti e cargo. (C) Boeing.

La Boeing Defense, Space & Security è una branca della Boeing Company ed è una delle più grandi aziende del settore difesa, spazio e sicurezza nonché la più grande e versatile firma costruttrice di velivoli militari al mondo.

Sul sito Beyond Earth è possibile avere ulteriori informazioni sul futuro dell’esplorazione spaziale umana secondo Boeing.

 

Fonti: NASA, Boeing

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)