NASA programma i nuovi boosters per SLS

L’Agenzia americana ha selezionato sei proposte per migliorare l’affidabilità e le prestazioni di un sistema avanzato di boosters per il nascente Space Launch System. I vincitori del bando dovranno ora produrre dimostrazioni ingegneristiche e piani di riduzione del rischio per il vettore a grande capacità di prossima generazione.
William Gerstenmaier, co-direttore del Direttorato Missioni con Equipaggio, ha dichiarato: “Sebbene il team SLS stia facendo rapidi progressi a partire dalla configurazione iniziale e stia realizzando una solida base di partenza, stiamo anche pensando a futuri miglioramenti ed aggiornamenti del vettore ad alta capacità. Vogliamo costruire un sistema che sia aggiornabile ed utilizzabile per decenni.”

La configurazione iniziale di SLS prevede 2 boosters a carburante solido da 5 segmenti, molto simili a quelli impiegati dallo Shuttle. La versione evoluta del razzo, invece, richiederà boosters potenziati in modo significativo, superiori a qualunque altro sistema attualmente a disposizione degli Stati Uniti, sia a propellente liquido che solido.

L’investimento complessivo nella ricerca è di 200 milioni di dollari, ripartiti variamente fra le sei proposte selezionate:

– “Set di serbatoi in compositi in scala ridotta” – a cura di Northrop Grumman Systems Corporation Aerospace Systems
– “Dimostratore di stabilità di combustione in scala reale” – Aerojet General Corp
– “Riduzione del rischio sul motore F1″ – Dynetics Inc.
– “Riduzione del rischio sul sistema di propulsione principale” – Dynetics Inc.
– “Riduzione del rischio sulle strutture” – Dynetics Inc.
– “Test statico integrato del booster” – ATK Launch Systems Inc.

Ora le parti interessate dovranno formalizzare con un contratto gli esatti contenuti delle attività richieste; gli studi che seguiranno si protrarranno per circa 30 mesi. Le proposte al momento scartate da NASA rimarranno comunque valide per altri 12 mesi, se così decideranno gli offerenti, per beneficiare di eventuali ulteriori commesse di studio.
Va sottolineato che l’assegnazione di questi progetti di ricerca non impegna in alcun modo NASA sull’aggiudicazione delle future commesse per la realizzazione vera e propria del booster avanzato.
Il fine ultimo di queste pianificazioni è portare la capacità di SLS dalle 70 tonnellate della versione iniziale sino a 130 tonnellate.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017