NASA rifinanzia altre otto missioni

Nei giorni passati abbiamo dato conto della decisione da parte dell’agenzia americana di proseguire la missione del telescopio Kepler. Lo scorso 3 aprile sul sito ufficiale di NASA è comparsa una nota che porta altre buone notizie per la ricerca astrofisica. Sono infatti complessivamente 9 i progetti che hanno beneficiato di un rifinanziamento, sulla base delle raccomandazioni di un panel di esperti indipendenti che individuano quelle attività che, se estese oltre il loro termine iniziale, potrebbero generare il miglior rapporto “scienza per dollaro”. Nella revisione del 2010, le 5 missioni posizionate agli ultimi posti della graduatoria di merito vennero ritenute non degne di prosecuzione.
Questa volta, sulle decisioni ha pesato invece lo stallo che le iniziative di ricerca astrofisica della NASA hanno subito in seguito all’approvazione e finanziamento del colossale programma del telescopio spaziale Webb, che ha monopolizzato gli investimenti. È diventato quindi imperativo trarre il meglio dalle missioni già in atto, visto che non ve ne sono altre in previsione nell’immediato futuro.

Oltre a Kepler, hanno avuto il via libera:

– Chandra (osservazione nei raggi X)
– il telescopio a raggi gamma Fermi, lanciato nel 2008
– il telescopio spaziale Hubble
– la sonda europea Planck
– il satellite astronomico a raggi X Suzaku
– la missione Swift Gamma-ray Burst Mission, del 2004
– il telescopio spaziale Spitzer, che da 3 anni funziona senza il refrigerante per i suoi strumenti all’infrarosso
– l’osservatorio a raggi X XMM-Newton, missione europea del 1999

Il comitato ha respinto una richiesta di aumentare i finanziamenti di Hubble oltre i 95 milioni di dollari l’anno ed ha spronato NASA a ridurne i costi, anche a rischio di perdere qualcosa in capacità osservativa; questo per salvaguardare l’equilibrio generale del budget scientifico. La missione di Fermi proseguirà sino al 2016, ma con una riduzione del 10% annuo dei fondi, a partire dal 2014. Suzaku e XMM sono state definite “sottofinanziate in modo critico”, mentre Swift è stata giudicata “scarsamente finanziata”. La risposta dell’agenzia spaziale USA è stata di proseguire il supporto di Suzaku sino al 2015, per permettere una sovrapposizione di un anno con le attività della nuova missione giapponese Astro-H. Anche i fondi USA per XMM sono assicurati fino al 2015, mentre Swift è confermata sino al 2016. Spitzer avrà termine nel 2015.

Naturalmente, le attività del 2015 e oltre verranno riviste in occasione della prossima revisione del 2014.

Fonte: NASA.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017