Incerto il futuro per gli astronauti Canadesi dopo il 2012

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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La recente notizia del primo comandante canadese della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta Chris Hadfield, che passerà sei mesi a bordo dell’avamposto orbitale a partire dal novembre 2012, ha acceso una riflessione nei media canadesi riguardo al futuro del programma spaziale umano dello stato nordamericano.

L’Agenzia Spaziale Canadese infatti, pur avendo un budget limitato rispetto alle più grandi agenzie spaziali mondiali, intorno ai 325 M$ annui, ha tuttavia goduto di numerosi voli per i suoi astronauti a bordo dello Space Shuttle, grazie ad accordi bilaterali con la NASA.

Proprio a causa dell’incapacità di accesso autonomo allo spazio e dato il certo pensionamento, seppure probabilmente rinviato di alcuni mesi, della navetta americana, alcuni media online hanno espresso la preoccupazione sul futuro dell’accesso allo spazio degli astronauti canadesi, notando il grande impatto del costo di un seggiolino Sojuz, superiore ai 50 M$, rispetto al budget dell’agenzia, di cui non sono previsti aumenti.

La stessa CSA, pur non avendo commentato apertamente tali riflessioni, ha implicitamente risposto con il recente bando per due soli astronauti, destinati a volare nelle prossime decadi, assottigliando per il futuro le fila dei propri astronauti.

Fonte: SpaceRef Canada.

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