Premiati i radioamatori dell’ISS

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Per gli astronauti a bordo della stazione spaziale una piccola radio multibanda rappresenta un modo rilassante e diretto per mantenere i contatti con la Terra, oltre a costituire un valido mezzo educativo.

L’Associazione Italiana Radioascolto ha deciso di conferire per il 2010 il prestigioso premio Boselli al Progetto Radio Amatoriale della Stazione Spaziale Internazionale (ARISS), in riconoscimento dell’importanza dei collegamenti effettuati con centinaia di studenti in Europa e nel mondo. Il premio verra’ consegnato l’8 maggio prossimo a Faenza.

La maggior parte degli astronauti e cosmonauti ospitati dalla ISS e’ in possesso di una licenza radio amatoriale, ed i contatti vengono effettuati normalmente durante il tempo libero. Nel corso dei dieci minuti circa a disposizione (tanto dura un transito della stazione da un orizzonte all’altro), essi rispondono alle domande poste dagli allievi di scuole preselezionate. Se la scuola non e’ dotata delle attrezzature necessarie, gruppi di esperti volontari provvedono a realizzare una postazione provvisoria, eventualmente facendo ricorso ad opportuni ponti radio e telefonici.
Oltre a questi collegamenti didattici, i membri dell’equipaggio dell’avamposto orbitale realizzano collegamenti piu’ casuali con radioamatori in tutto il globo. Il sito ufficiale dell’ARISS (http://www.ariss-eu.org/) elenca tutti gli elementi necessari per tentare la conversazione.

Al momento la postazione radio amatoriale dell’ISS e’ ospitata nel modulo russo Zvesda, ma verra’ trasferita nel modulo Columbus nella prossima estate.

Il progetto ARISS raccoglie volontari con delegazioni da nove paesi, europei e non, ed opera a stretto contatto con le agenzie spaziali nazionali. Le sue attivita’ verranno presentate dall’ESA al parlamento europeo a Bruxelles in una mostra speciale a partire dal prossimo 26 aprile.

fonte: ESA

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017