Quasi conclusa la fase AIV per Solar Dynamics Observatory

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Nelle ultime settimane gli ingegneri del centro NASA Goddard a Greenbelt (Maryland) hanno determinato le proprietà inerziali della sonda SDO, destinata allo studio dell'atmosfera della nostra stella, a partire dalla fine di quest'anno.

A partire dal 31 marzo, il modello di volo è stato sottoposto ai consueti test di spin nella clean room all'interno della Spacecraft Checkout and Integration Area presso il Goddard Space Flight Center. Attraverso questi test è stato possibile rilevare la massa della sonda, il centro di massa ed i vari momenti di inerzia: tutto ciò è necessario sia per verificare il comportamento all'interfaccia con il lanciatore e per prevedere il moto autonomo e di assetto, sia per verificare la correttezza delle procedure di costruzione del modello di volo.

I test di spin costituiscono la parte finale della fase di AIV della missione SDO,  e saranno utilizzati come solida base di partenza per gli ultimi checkout con il lanciatore. SDO ha una massa totale al lancio di 3100 kg, dei quali 290 kg di strumentazione scientifica e 1400 kg di propellente. Il suo inviluppo dimensionale, esclusi i pannelli solari, è di 2 x 2 x 4.5 metri.

Il Solar Dynamics Observatory sarà la prima missione del programma Living With a Star (LWS) di NASA ad essere lanciata: questo programma si propone lo sviluppo di missioni scientifiche per lo studio di particolari aspetti del Sole e degli effetti di questi sull'ambiente circostante, in particolare rispetto alla Terra.

Nello specifico, la missione SDO si propone di determinare la fenomenologia della generazione del campo magnetico solare, la sua struttura e la correlazione tra quest'ultimo e i violenti effetti solari come i venti, i flares e le eiezioni di masse dalla Corona Solare. Il carico pagante è costituito da tre strumenti principali: [url=http://aia.lmsal.com/]Atmospheric Imaging Assembly[/url], [url=http://lasp.colorado.edu/eve/]ExtremeUV Variability Experiment[/url] e [url=http://hmi.stanford.edu/]Helioseismic and Magnetic Imager[/url].

Il lancio è previsto NET 14 ottobre 2009, attraverso un Atlas V dalla Cape Canaveral Air Force Station in Florida. Il lanciatore lascerà SDO ad un perigeo di circa 2500 km. L'orbita definitiva, una GSO parzialmente inclinata, sarà raggiunta con il sistema di propulsione autonomo della sonda. La vita utile di questa missione è prevista inizialmente in 5 anni.

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