Un aggiornamento da Dawn

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

La sonda Dawn si trova in un periodo di relativa inattivita', in preparazione di fasi piu' impegnative, ed il controllo missione ne ha approfittato per lanciare una serie di operazioni di manutenzione di routine.
Frattanto il veicolo continua placidamente il suo viaggio con l'antenna principale ben orientata verso di noi, e l'unico evento degno di menzione delle ultime settimane e', in realta', un non-evento.

Lo scorso 21 marzo, una particella cosmica altamente energetica ha impattato con Dawn, provocando un guasto ad un micro-componente di un circuito elettronico. In questi casi la procedura prevederebbe l'immediato passaggio in safe-mode di tutti i sistemi, ma cosi' non e' stato.

Nel gennaio 2008 si verifico' un guasto assolutamente identico. Le indagini successive portarono alla conclusione che il componente colpito era particolarmente sensibile alle radiazioni cosmiche; pur trattandosi di un elemento che, se ripetutamente danneggiato, avrebbe potuto comportare la fine della missione, si e' ritenuto che esso potesse assorbire qualche ulteriore impatto senza problemi. Inoltre vi e' da considerare che le collisioni con particelle vaganti sono eventi imprevedibili ma anche, nel lungo periodo, inevitabili, e poco si puo' fare da terra.
Per contro, l'attivazione di un safe-mode in una fase critica puo' avere ripercussioni catastrofiche per la raccolta dati, portando a laboriose e lunghe procedure di diagnosi e riattivazione.

Pertanto si decise di effettuare una modifica al software di Dawn per evitare l'automatismo impatto – safe mode su quel particolare elemento elettronico, e cosi' e' avvenuto.
La sonda si e' limitata ad aggiungere una riga di commento al suo rapporto periodico, con l'indicazione dell'accaduto, ma e' rimasta pienamente operativa.

Il veicolo al momento si trova a 327 milioni di Km dalla Terra  (ovvero 875 volte piu' distante della Luna), e quindi a circa 18 minuti luce da noi.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017