Trent’anni di Caronte.

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Il team della sonda New Horizons festeggia il trentesimo anniversario della scoperta di Caronte, satellite di Plutone.
Venne scoperto da James Christy e Robert Harrington astronomi all’U.S. Naval Observatory e l’annuncio ufficiale venne dato il 7 luglio 1978.
Caronte ha un diametro di circa 1200 km e orbita intorno a Plutone ad una distanza di 18'200 km. È il più grande satellite del Sistema Solare in proporzione al pianeta intorno cui orbita. La loro rotazione reciproca (che dura 6,39 giorni terrestri) fa sì che i due corpi celesti si mostrino sempre lo stesso emisfero.
La superficie di Caronte dovrebbe essere ricoperta di ghiaccio d’acqua e il suo interno dovrebbe essere composto da ghiaccio e roccia in parti uguali. A differenza di Plutone che possiede un leggero strato di metano gassoso, non ha nessuna atmosfera.
“La scoperta di Caronte ci ha spinti alla comprensione di Plutone come sistema planetario binario che nasce da una sostanziale collisione che permette di generare un satellite così grande. Cosa che è successa anche alla Terra”, ha detto Alan Stern, responsabile delle scoperte di New Horizons.
La famiglia di Plutone è cresciuta solo tre anni fa, quando il gruppo di New Horizons, comandato proprio da Stern e Hal Weaver, hanno scoperto altre due lune chiamate Notte (Nix) e Idra (Hydra), i due puntini che si vedono nella foto scattata da Hubble.

La sonda New Horizons è in rotta di intercettazione con il sistema Plutoniano, che raggiungerà nel 2015. Permetterà di trasformare questi puntini luminosi in un sistema ben conosciuto.

Foto: HST.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Luigi Morielli

Luigi ha collaborato con AstronautiNEWS fino al luglio 2010. Da allora si e' trasferito in pianta stabile sul suo blog personale Astrogation - http://astrogation.blogspot.com - e cura la rubrica di Astronautica sulla rivista Coelum.