Contratto produzione di acqua sulla ISS

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' stato firmato un nuovo contratto per la fornitura di acqua alla ISS, a seguito di una gara resasi necessaria per l'abbandono della flotta shuttle anzitempo alla chiusura della ISS.
Fino ad ora l'85% dei rifornimenti di acqua alla ISS sarebbero stati forniti dai voli shuttle, in quanto l'acqua di bordo prodotta dalle celle a combustibile, come "scarto" dalla produzione elettrica, anzichè venir espulsa viene trasferita alla stazione negli ultimi giorni di missione rifornendole le scorte.
Con il termine dei voli shuttle e soprattutto in vista dell'aumento di equipaggio a 6 persone, è stato necessario ricercare una nuova "fonte" per l'acqua di bordo e per questo è stato firmato un contratto con Hamilton Sundstrand, per la produzione di un sistema che attraverso la reazione di Sabatier producesse acqua a bordo.
La reazione è quella "classica" per lo sfruttamento di risorse "in situ" anche in vista delle future missioni al di fuori della LEO e permette di produrre acqua partendo dall'anidride carbonica prodotta a bordo dagli astronauti e dall'idrogeno. I prodotti sono acqua e metano, la prima verrà utilizzata pompata, una volta prodotta, al "waste water system" il quale la purificherà potendola quindi utilizzare per bere, alimentarsi, lavarsi, raffreddamento e produzione di ossigeno, mentre il metano verrà espulso all'esterno.
Il contratto ha valore di 65 milioni di dollari fino al 30 settembre 2014 ed è abbastanza anomalo in quanto il macchinario non verrà pagato dalla NASA, l'azienda produttrice verrà invece pagata per quantità di acqua prodotta (circa 900l all'anno) prendendosi però tutti i rischi tecnologici, solitamente, in questi casi, sobbargati dalla NASA.
Il sistema pesa 200-250Kg a terra e occupa il volume di 1/4 di rack standard, verrà alloggiato in Destiny nelle vicinanze del Oxygen Generation System cui sarà collegato.
Il lancio è previsto con STS-130 e l'inizio della fase di utilizzo nel Maggio 2010.
Con questo sistema si arriverà all'85% del fabbisogno di bordo della ISS con 6 membri di equipaggio, il rimanente verrà trasportato utilizzando i voli ATV; se non si fosse optato per l'installazione di questo sistema tutta la rimanente acqua doveva essere trasportata con ATV mentre in questo modo tutto il peso risparmiato verrà occupato da payload aggiuntivi.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.