STS-122 FD4 Giornata di attesa

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Si sta per concludere anche il quarto giorno di missione che ha visto lo spostamente della EVA prevista per oggi a domani per il malore accusato dall'astronauta tedesco dell'ESA, Hans Schlegel.
La causa del problema sembra possa essere il classico mal di spazio, che è estremamente pericoloso se si manifestasse in episodi di vomito durante appunto una EVA, ma ovviamente non sono state rilasciate ulteriori informazioni sullo stato di salute dell'astronauta, non specificando il tipo di problemi avuti.
Facendo però rassicurare tutti, dallo stesso Schlegel, attraverso alcune battute alla radio, dicendo di essere quasi tornato in forma e probabilmente in grado di affrontare la seconda EVA a lui assegnata.
Il resto della giornata è trascorso abbastanza tranquillo con pochi task da effettuare dall'equipaggio, fra questi un tour d'ambientamento per Léopold Eyharts, accompagnato da Dan Tani sulla ISS, come nuovo membro dell'Exp.16 e primo astronauta Europeo ad avere l'opportunità di sfruttare gli slot dell'ESA per le Expedition di lungo periodo sbloccatisi con l'arrivo del Columbus.
Eyharts è da oggi membro della Exp.16 sulla ISS e il suo predecessore Tani, entra ufficialmente a far parte dell'equipaggio di STS-122.
Ci sono poi state 4 ore messe a disposizione a Love con la disponibilità di Schlegel per prepararsi alla sua EVA, non prevista, di domani, con i due che hanno rivisto insieme tutte le attività esterne da preparare.
Si è poi deciso di concentrare nella giornata odierna una parte del lavoro di trasferimento materiale dalla ISS allo Shuttle e viceversa, e di effettuare le ispezioni aggiuntive richieste al TPS non al giorno 5 di missione, come solitamente previsto in caso di necessità, ma direttamente oggi.
Per quanto riguarda la questione dei danni allo scudo termico, in pratica rimane in questione solo l'angolo di blanket sollevato sul pod OMS destro che potrebbe richiedere un intervento diretto in una delle prossime EVA.
In serata è stato anche comunicato il raggiungimento della quota necessaria di ossigeno per allungare di un ulteriore giorno la permanenza sulla ISS, ora di 2 giorni aggiuntivi per 13 totali di missione.
Per riuscire ad avere abbastanza energia è stato messo in atto un piano per eliminare ogni spreco e riuscire a mantenere agganciato l'orbiter alla Stazione ancora per un giorno, giorno che sarebbe stato più semplicemente disponibile se l'Atlantis non fosse l'unico Shuttle a non avere ancora ricevuto il sistema di trasferimento energetico con la ISS.
Nella conferenza serale di fine giornata, è stato dichiarato lo scudo termico inferiore dello shuttle pulito e pronto per il rientro.
L'estensione a 13 giorni di missione non comporterà ritardi per STS-123, prossima missione e per la questione del blanket si deciderà nelle prossime ore.
In serata si sposterà ancora il braccio e si riposizionerà l'OBSS preparando il tutto in previsione della passeggiata di domani, con i due spacewalker che dormiranno nel Quest per il periodo di decompressione previsto prima delle uscite, e che avranno lo storico compito di agganciare il Columbus alla ISS.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.