Nuove opportunità sulla Luna, un enorme telescopio a specchio liquido

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Potrebbe avere prestazioni eccezionali se venisse realizzato, è una nuova generazione di telescopi che potranno portare enormi contributi alla conoscenza dell'universo.
L'apertura possibile varia fra i 20 e i 100m, un'enormità se pensiamo ai più grandi telescopi ottici disponibili oggi sulla Terra e nello spazio.
Gli oggetti osservabili potranno essere dalle 100 alle 1000 volte più deboli di quelli osservabili con il futuro James Webb Space Telescope.
La pubblicazione è apparsa su Nature del 21 Giugno e apre le porte ad una classe di telescopi tutta da scoprire e da approfondire.
I telescopi a specchio liquido trovano come base naturale la Luna, si potrà quindi adagiare un enorme contenitore rotante in cui inserire il liquido riflettente, e quando sarà necessario pulirlo basterà svuotarli e riempirli nuovamente, la stessa cosa se venissero scoperte nuove formule più riflettenti per il liquido, basterà svuotarlo e sostituirli con il nuovo.
L'enorme vantaggio è nella compattezza per il lancio e nei piccoli ingombri prima dell'allestimento.
In laboratorio i ricercatori hanno usato dei sali particolari come liquido, in grado di restare appunto liquidi anche a bassissime temperature, rivestiti da un finissimo strato di cromo e da un'ulteriore di argento. Attualmente la riflettività non è ancora quella adeguata, ma i limiti sono semplicemente tecnologici e in molti confidano di trovare presto una formula adeguata.
Il primo telescopio liquido lunare potrebbe nascere dopo il 2020.
L'idea è tutta incentrata sulla Vision e si candida come a uno dei più importanti apporti che l'esplorazione umana spaziale possa portare alla conoscenza scientifica, in particolare con le future basi lunari sarà possibile attrezzare un'area totalmente dedicata alla ricerca ottica del cosmo.
Lo studio è supportato dal NASA Institute for Advanced Concepts e diretto da Ermanno Borra, Laval University, Quebec, Canada e da Pete Worden del NASA Ames Research Center.
 

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.