Bigelow continua a sognare in grande

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Emergono sempre più dettagli sui progetti che la Bigelow Aerospace è fermamente convinta di portare a realizzazione.
Entro il 2015 la compagnia prevede di avere tre avamposti orbitali separati in grado di rispondere alle esigenze più diverse dei proprio clienti.
Sta nascendo nei pressi di Las Vegas il più grande centro al mondo per la costruzione di strutture gonfiabili orbitali, le previsioni dicono che le richieste dovrebbero essere circa 800 nei primi dieci anni di attività, con 12-14 lanci durante il primo anno, il 2012.
Il primo modulo sperimentale è già in orbita e il secondo è previsto venga lanciato nella tarda primavera.
Si discuterà questa settimana quali mezzi verranno utilizzati per il raggiungimento dei moduli orbitali, sembrano probabili arrivi dei mezzi che partecipano alla gara COTS della NASA, ovvero SpaceX e Rocketplane Kistler, ma potrebbero essere fortemente interessate anche le navette che partono dal poligono di Woomera in Australia. Potrebbe poi aggiungersi il mezzo di Blue Origins e successivamente anche qualche Sojuz o Shenzhou.
Bigelow vuole fortemente sottolineare che "Non stiamo costruendo un Hotel" e aggiunge "Ormai siamo stati identificati dalla stampa come i proprietari di hotel spaziali, ma non è proprio il nostro caso", "abbiamo sempre immaginato la costruzione di un complesso spaziale che possa assolvere a molte funzioni, quindi c’è un utilizzo principale e molti altri utilizzi che annunceremo presto e che non sono mai stati divulgati o discussi con altre aziende."
Contemporaneamente allo sviluppo di avamposti orbitali la stessa compagnia sta lavorando alla costruzione di piccoli complessi di moduli da inviare sulla Luna per una nuova sfida "turistica". I test per questa fase stanno per cominciare a Las Vegas utilizzando un metodo brevettato per ricoprire facilmente di regolite i moduli che verranno adagiati sulla superficie lunare.
Questa settimana al 23rd National Space Symposium (NSS) verrà presentato un business plan completo sullo sviluppo dell’attivita della Bigelow.
Per il 2016 la compagnia prevede di realizzare 3 lanci al mese verso i suoi avamposti in modo da abbattere il prezzo per sedile.
Questi saranno i prossimi passi:
– Lancio di Genesis II, un secondo modulo sperimentale di 4,5×2,5m con un doppio sistema di pannelli solari e una maggiore capacità di trasmissione dati. Saranno presenti in questo modulo, in scala 1:3 rispetto a quello finale, molti più sistemi che nel primo, una serie di serbatoi di sicurezza e uno strato in più nella copertura esterna gonfiabile.
Saranno a bordo 22 telecamere per riprendere tutto quello che avverrà. Dal punto di vista commerciale i moduli avranno poi la funzione pubblicitaria ideata molti anni fa dal famoso dirigibile Goodyear, sarà possibile infatti acquistare lo spazio esterno dei moduli per inserire l’immagine della propria azienda sulla loro superficie. Questo modulo sperimentale sarà firmato "Blair", il nome della nipote di Bigelow. A bordo oltre a centinaia di foto inviate da gente comune con il programma "Fly Your Stuff" saranno presenti anche uno "Space Bingo" inserito dallo stesso Bigelow non solo come divertimento ma anche come articolo educativo sulla robotica per i ragazzi e un piccolo laboratorio che analizzerà le condizioni ambientali all’interno del modulo.
– Galaxy, programmato per il 2008 avrà dimensioni doppie rispetto a Genesis e sarà in scala 1:2 rispetto al modulo definitivo. Servirà per testare altri sistemi e una struttura gonfiabile più complessa.
– Sundancer, verrà lanciato nel 2009 con un Falcon 9 oppure uno Zenit ucraino o un Atlas V e peserà 10ton, sarà il primo modulo in scala reale e con tutti i sistemi funzionanti compreso un proprio sistema propulsivo che permetterà una lunga permanenza in orbita, potrà eventualmente ospitare 3 astronauti in un secondo tempo. Avrà un volume di 175m3 e dimensioni di 8,7×6,3m. Il modulo avrà un sistema di attracco russo da un lato e americano dall’altro.
– BA 330, sarà il primo modulo commerciale con 330 m3 di volume e in grado di ospitare fino a 6 persone. Verrà collegato al modulo Sundancer attraverso un nodo rigido in modo da creare un unico avamposto orbitale. Il nodo più il sistema propulsivo verranno lanciati nel 2010 e due moduli BA 330 nel 2012 e 2013.
Un complesso simile verrà realizzato nel 2014 e un terzo nel 2015.
I tre complessi offriranno differenti opportunità, ad esempio uno potrebbe essere dedicato ai visitatori che non voglio realizzare attività in orbita i quali avranno più spazio disponibile, o ad esempio vorranno osservare particolari zone della Terra visto che i tre moduli avranno tre orbite con inclinazioni diverse.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.