Lanciata la nuova stazione spaziale cinese Tiangong-2

Il 15 settembre è stato lanciato dal Jiuquan Satellite Launch Center con un Long March 2F il modulo principale della nuova stazione spaziale cinese Tiangong-2.36ec9fa45916931bbe6e530e95eb1534
La nuova stazione spaziale, formata dal modulo costruito come backup della Tiangong-1 e ad esso quasi identico, avrà una vita operativa di un paio d’anni e potrà ospitare equipaggi di due persone per circa 30 giorni.
La Tiangong-2 è il passo intermedio nel programma spaziale umano della Cina per arrivare a partire dal 2018 al primo vero avamposto permanente del Paese, la stazione Tianhe-1.

Nei mesi scorsi era avvenuto l’assemblaggio del lanciatore al cosmodromo di Jiuquan, dove i vari segmenti sono stati trasportati da Pechino, sito di costruzione, in treno in un viaggio di 3 giorni e lì uniti per formare il Long March 2F.
Qui di seguito un breve video di presentazione della stazione.

La Tiangong-2, dopo il successo della Tiangong-1 come dimostratore tecnologico principalmente, permetterà per la prima volta di concentrare parte delle attività a bordo nella ricerca scientifica effettuando esperimenti in diversi campi, ben 14, fra cui la ricerca sui materiali e nelle scienze della vita.
A bordo, per la prima volta è stato installato un braccio robotico e l’intera stazione sarà accompagnata da un piccolo satellite che permetterà di realizzare dettagliate fotografie al modulo abitativo da una distanza piuttosto ravvicinata.
A bordo sono inoltre installati un rilevatore di raggi gamma, un sistema di comunicazione laser e un sistema di generazione di chiavi quantistiche destinato al satellite a crittografia quantistica lanciato nelle scorse settimane.
Sempre a bordo sono presenti un altimetro a microonde, un esperimento per la crescita di piante nello spazio e una serie di spettrografi.

Un modello del Tiangong-2

Un modello del Tiangong-2

In particolare l’esperimento POLAR, il rilevatore di raggi gamma, è stato sviluppato dal National Space Science Centre (NSSC), parte della Chinese Academy of Sciences (CAS) in collaborazione con l’università di Ginevra.
L’esperimento permetterà di misurare la polarizzazione dei fotoni catturati, senza però rilevarne la provenienza nel cielo (come ad esempio fa il satellite SWIFT), capacità che ne ha semplificato di molto la costruzione e permesso l’installazione nel modulo.

Insieme al modulo Tiangong-2, come anticipato è stato lanciato il piccolo satellite Banxing-2, dal peso di 40kg circa. Permetterà di osservare il modulo cinese fino a 500km e monitorare i detriti spaziali con una camera ad altissima definizione da 25 Mpixel e una serie di camere “fisheye” a largo campo.

Un'immagine dall'interno del modulo Tiangong-2 dopo il lancio

Un’immagine dall’interno del modulo Tiangong-2 dopo il lancio

Un'immagine dall'interno del modulo Tiangong-2 dopo il lancio

Un’immagine dall’interno del modulo Tiangong-2 dopo il lancio

Il nuovo avamposto cinese ospiterà durante la sua vita operativa almeno due missioni umane, la Shenzhou-11 e la Shenzhou-12.
La prima è previsto verrà lanciata il prossimo Ottobre con un equipaggio di due astronauti che punterà a battere il record cinese di permanenza nello spazio, arrivando a 30 giorni di missione.
Successivamente, il prossimo Aprile 2017 sarà necessario lanciare il nuovo cargo Tianzhou-1, che si aggancerà autonomamente alla Tiangong-2 e avrà a bordo i rifornimenti necessari alla permanenza umana della missione successiva, lanciata nella seconda metà del 2017.
La missione Shenzhou-12 sarà probabilmente più breve della precedente ma vedrà impegnati gli astronauti in almeno una EVA, necessaria al programma cinese per accumulare ore e esperienza nelle attività extraveicolari, le quali saranno critiche nella costruzione dell’avamposto più grande previsto negli anni successivi.

Qui di seguito alcuni video del lancio:

Una curiosità, come spesso avviene per i lanci cinesi, il fairing che serviva a proteggere il carico durante il lancio è ricaduto su un territorio abitato del paese nella città di Yulin, provincia di Shaanxi, probabilmente evacuato in previsione del lancio. Nelle foto seguenti si possono vedere i danni provocati ad una abitazione e le operazioni di messa in sicurezza.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.