Aggiornamenti dal sistema solare: agosto 2016

Il mese appena passato è stato denso di preparativi per le missioni pianificate per gli anni a venire, per quelle in procinto di cominciare e per quelle che stano giungendo alla conclusione.

Diversi annunci, infatti, riguardano le future missioni marziane con la collaborazione tra NASA e SpaceX per la missione Red Dragon del 2018, il rover NASA del 2020 e l’orbiter, sempre americano, pianificato per il 2022.

Mese molto impegnativo, per motivi diversi, sia per la missione OSIRIS-REx, che partirà a settembre, sia per Rosetta, che terminerà la propria alla fine dello stesso mese.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

A Terra in attesa di partire

Si avvicina la data di lancio per la missione OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer) della NASA. La sonda si trova attualmente al Kennedy Space Center, in Florida, ed i test pre-lancio sono in fase di completamento. L’obiettivo è l’asteroide Bennu per una missione di raccolta campioni. La finestra di lancio si apre l’8 settembre e si chiude il 12 ottobre.

Sulla Luna

Senza particolari aggiornamenti dal mese scorso, proseguono le missioni lunari di Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e ARTEMIS, di NASA.

Incertezza, invece, riguardo alle missioni cinesi. Non si conosce lo stato dell’orbiter Chang’e 5-T1, mentre notizie contrastanti sono arrivate riguardo al lander Chang’e 3 e il rover Yutu. Il lander è probabilmente in ibernazione per la notte lunare, ma ancora operativo con l’unico strumento funzionante. Si sono invece diffuse le notizie della fine delle attività per il rover, ormai fermo da anni. La missione di Yutu sarebbe comunque un gran successo, con 31 mesi di attività, seppur limitate dalla staticità, contro i 3 inizialmente previsti. La notizia della “morte”, però, pare sia un po’ prematura e derivante da un errore di traduzione e interpretazione delle fonti ufficiali cinesi.

Nei dintorni dell’orbita della Terra (NEO)

Nessun particolare aggiornamento per le numerose missioni in orbita eliocentrica nei pressi dell’orbita terrestre: Kepler e STEREO (NASA), che condividono l’orbita della Terra (ancora nulla di fatto riguardo al ripristino dei contatti con Stereo B, persi da molti mesi); WIND (NASA), ACE (NASA), SoHO (NASA/ESA) e LISA Pathfinder (ESA), in orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole; GAIA, in orbita intorno al punto lagrangiano L2 Terra-Sole.

L’unico aggiornamento degno di nota arriva dalla missione congiunta NASA/NOAA DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), in orbita intorno a L1, che ha rilasciato un bellissimo time-lapse del primo anno di immagini della Terra.

Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), è in viaggio verso l’asteroide Ryugu per riportarne a terra un campione. L’arrivo su Ryugu è previsto per il luglio del 2018, mentre il campione dovrebbe tornare a Terra nel dicembre del 2020.

Come per le altre missioni cinesi la cui fase principale è terminata da tempo, non si hanno notizie di Chang’e 2, che dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, è attualmente in orbita eliocentrica.

Nel sistema solare interno

La sonda giapponese Akatsuki continua la sua missione scientifica in orbita intorno a Venere. La sonda ha recentemente festeggiato il primo “compleanno” venusiano (un anno dura 225 giorni terrestri) di operazioni scientifiche, rilasciando numerose immagini del pianeta gemello.

Esplorando Marte

Trace Gas Orbiter, insieme al lander Schiaparelli, sono in viaggio verso il pianeta rosso, nell’ambito della missione ESA/Roscosmos Exomars 2016. Lo scorso 27 è stata effettuata con successo la più consistente delle manovre correttive per raggiungere Marte, mentre un’altra piccola accensione dei motori è avvenuta l’11 agosto. I prossimi aggiustamenti avverranno il 19 settembre e il 14 ottobre, prima del distacco di Schiaparelli (previsto per il 16) e l’inserzione in orbita di TGO (il 19 ottobre).

Murray Buttes riprese da Curiosity durante il sol 1414. Credit: NASA/JPL/James Sorenson

Murray Buttes riprese da Curiosity durante il sol 1414. Credit: NASA/JPL/James Sorenson

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1430 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover si è ripreso prontamente dal safe mode del mese precedente e sta percorrendo lunghe distanze verso sud, per arrivare al prossimo obiettivo, le Murray Buttes.

È invece il sol numero 4464 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha ormai concluso lo studio della Marathon Valley, nei pressi del cratere Endeavour, e se la lascerà presto alle spalle dirigendosi verso sud-est.

In attesa dell’arrivo di TGO, in orbita intorno a Marte continuano le missioni di Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), Mars Express (ESA), Mars Odyssey (NASA), MAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

Sulla fascia degli asteroidi

Mancano 47 giorni alla fine della missione della sonda europea Rosetta, da 739 giorni in orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (oltre due anni). La missione terminerà il prossimo 30 settembre con un tentativo di atterraggio soffice (per quanto possibile) sul nucleo della cometa. Proprio il mese scorso è stato selezionato il sito di atterraggio, la regione Ma’at. Il mese scorso è stato anche spento definitivamente lo strumento utilizzato per l’ascolto del lander Philae, a cui la missione ha quindi ufficialmente detto addio. Prima ancora del termine della missione, il team di Rosetta ha rilasciato le prime teorie sulla formazione delle comete derivanti dalle osservazioni della sonda.

La sonda americana Dawn è in orbita intorno al pianeta nano Cerere e ha concluso proprio lo scorso 30 giugno la sua missione primaria. La sonda continuerà la sua missione estesa sull’oggetto più grande della fascia degli asteroidi, mentre è stata scartata l’ipotesi di far visitare alla sonda un terzo asteroide, dopo aver orbitato Vesta e, appunto, Cerere.

Sui giganti gassosi

La sonda della NASA Juno è in orbita intorno a Giove dallo scorso 4 luglio. La sonda è ora in un’orbita polare fortemente ellittica intorno al gigante gassoso e ha passato l’apoastro (punto dell’orbita più lontano) lo scorso 31 luglio, dando ufficialmente inizio all’orbita numero 1. Juno tornerà al periastro intorno al 27 agosto quando sarà anche in grado di raccogliere dei dati scientifici preliminari. La missione scientifica vera e propria comincerà al passaggio successivo, previsto per il 19 ottobre.

La sonda NASA/ESA/ASI Cassini ha appena cominciato la sua orbita Rev 240 intorno a Saturno, nell’ambito dell’ultima fase “inclinata” della Solstice Mission. Durante la Rev 238, il 25 luglio, ha sorvolato Titano (T–121, quota 976 km), operazione ripetuta il 10 agosto (T–122, 1599 km). Quest’ultimo sorvolo ha portato l’inclinazione dell’orbita a 53,5 gradi, ed è anche l’ultimo assist gravitazionale della missione. La Rev 240 sarà dedicata principalmente all’osservazione dell’atmosfera di Saturno e dei suoi anelli, mentre il prossimo flyby di Titano (T–123) avverrà il 27 settembre durante l’orbita Rev 243.

Nel sistema solare esterno

La sonda americana New Horizons è in viaggio verso 2014 MU69 e sta continuando a trasmettere a Terra la grossa mole di dati accumulati durante la missione su Plutone; si prevede che la trasmissione dei dati sarà completa entro ottobre/novembre di quest’anno.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, lanciate nel 1977, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 136 UA dalla Terra (18 ore e 47 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 111 UA dalla Terra (15 ore e 25 minuti-luce).

Sommario missioni

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 1

Missioni operative nella fase principale o estesa: 27

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 3

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.